S e t t e

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La neve si sciolse e ogni cosa tornò normale, meno noi.

L'umido che quella sera si percepiva passeggiando per le strade di Seoul, era talmente intenso da calare sulle spalle dei poveri passanti come una gelida coperta che si divertiva ad avvolgerli con la sua fredda stretta

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L'umido che quella sera si percepiva passeggiando per le strade di Seoul, era talmente intenso da calare sulle spalle dei poveri passanti come una gelida coperta che si divertiva ad avvolgerli con la sua fredda stretta.

Felix sospirò nervosamente, osservando con la coda dell'occhio la figura silenziosa e apparentemente tranquilla, che camminava poco lontana da lui.

Forse dovrei dire qualcosa – pensò, leggermente a disagio notando come Changbin non sembrava intenzionato a rivolgergli la parola.

Perché ha deciso di accompagnarmi nuovamente a casa, se così poco apprezza la mia compagnia? - si domandò con un po' di stizza, cacciandola via poco dopo.

Non era capace di provare a lungo emozioni tanto negative, senza poi sentirsi irreparabilmente in colpa.

Non era poi qualcosa di tanto grave infondo, erano passati solo pochi minuti da quando si erano allontanati dal parcheggio – fianco a fianco – e forse Changbin apprezzava più il silenzio delle chiacchiere rumorose che solitamente avvolgevano la figura di Felix.

Il minore fece una piccola smorfia, piegando appena le labbra tumefatte.

Pur essendo passati solo pochi minuti però – da quando si erano allontanati dall'Università – il complesso di appartamenti in cui il minore viveva era ormai a pochi passi da loro; e Felix – senza alcun problema ad ammetterlo – desiderava enormemente parlare un po' con il maggiore.

Strinse con forza le mani infreddolite tra loro – si era scordato i guanti a casa quella mattina, talmente tanta era stata la foga di raggiungere Changbin nel parcheggio – decidendo in quell'istante che avrebbe messo definitivamente fine a quella quiete tra loro.

Lo metteva a disagio il silenzio, era così da sempre.

Felix schiuse tempestivamente le labbra, pronto a tirar fuori la prima cosa che gli fosse passata per la mente in quel momento; era il suo più grande talento.

Ma Changbin inaspettatamente lo precedette, sorprendendolo.

«Ti ringrazio davvero per il tuo regalo Felix» mormorò con voce bassa e calma, accennando appena un sorriso che rivolse al marciapiede innevato, senza mai voltarsi verso il minore.

Il cuore di Felix iniziò a battere forte, e le mani precedentemente infreddolite iniziarono a riscaldarsi e diventare umidicce di sudore.

Il suo regalo.

Il suo regalo, gli era piaciuto.

Il suo sguardo corse inconsciamente al collo poco visibile del maggiore, e lì – leggermente nascosta dal cappuccio dell'ampia felpa – poteva intravedere con facilità la lana calda che aveva appositamente scelto per realizzare quel morbido oggetto.

Under the snow » ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora