Prologo

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(Derek)

"Barman! Un altro giro!" urlo al ragazzo del bancone, seguito dal grido di approvazione dei miei amici. Finalmente oggi io, Derek Palmer, ho ottenuto la promozione che aspettavo da cinque anni! Essere nominato amministratore delegato di una gran società non è male a quasi trentatré anni! Certo, ho dovuto leccare parecchi culi con il sorriso in faccia, ma ne è valsa la pena.
"Congratulazioni Derek!"
"Sapevamo che ce l'avresti fatta!"
"Ragazzi..." dico, abbracciando due a caso, ormai non riconosco più nessuna delle persone che ho vicino "...stasera voglio ubriacarmi come mai in vita mia!" e ricomincio a bere qualunque cosa mi offrano.
Domani mattina sarò a pezzi, ma non m'importa nulla! In questo momento voglio solo divertirmi. Dopo tutto il lavoro che ho fatto merito un po' di svago!
Sento della musica provenire dalla pista e delle mani che mi portano in mezzo ala folla. Ballo come un matto, sono scatenato. Dopo poco mi passa di fronte una delle più belle donne che abbia mia visto: capelli biondi, abbronzata e fisico mozza-fiato. Mi avvicino ed inizio a ballarle intorno. Lei, per tutta risposta, mi getta le braccia al collo ad avvicina il suo corpo al mio. È fatta! Penso in quel momento. Anzi, non penso proprio a nulla e inizio a baciarla, lei mi risponde con foga.
Ci allontaniamo dalla pista in cerca di un luogo un po' più appartato. Entriamo in uno stanzino e lì diamo sfogo ai nostri istinti più primordiali... ci diamo dentro per mezz'ora. Ne avevo proprio bisogno! Dopo lei se ne va ed io torno dagli altri.
"Derek!" inizia uno di questo, credo sia Mark "Ma dove sei stato? Ti stiamo cercando da un pezzo!"
Non c'è nemmeno bisogno che risponda, capisce tutto solo guardando in che stato si trova la mia camicia bianca: stropicciata e con evidenti macchie di rossetto.
"Ah... capito!" e mi fa, credo, l'occhiolino.
Continuiamo a bere e ballare fino alle quattro di notte. Ormai non mi reggo più in piedi e non capisco più nulla.
Riprendo a ballare come un forsennato. Ho sempre il bicchiere in mano. Ormai è più quello che verso a terra che quello che bevo, il pavimento è tutto bagnato e con cubetti di ghiaccio. Ballo senza sosta e senza guardare dove metto i piedi. Siamo vicino a dei tavoli. Metto un piede avanti per fare un passo. Sfortunatamente lo metto sopra un pezzo di ghiaccio e scivolo. Non sarebbe nulla di male se non fosse che cado all'indietro e colpisco con il collo lo spigolo di un tavolino. Inizio vedere tutto bianco... che sta succedendo?

A fatica riapro gli occhi. Sono disteso su qualcosa di soffice e bianco, non sembra i locale dove sono svenuto. Mi guardo intorno ed è proprio tutto bianco! Senza dubbio non sono più nel locale. Mi alzo di scatto. Dove mi trovo?
"Ben svegliato Derek." Sento una voce alle mie spalle. Non la riconosco. Mi volto per vedere chi mi sta parlando. È un ragazzo, sempre avere all'incirca la mia età-
"Benvenuto nell'anti-Paradiso!" dice.
Sgrano gli occhi. Che ha detto: anti-Paradiso!? Devo essere svenuto ed ora sto sognando!
"Chi sei tu??" Chiedo, spaventato più che mai.
"Mi chiamo Nick, il responsabile di questo settore." Mi risponde.
"Che cosa sta succedendo?"
"Nulla di che...." Inizia Nick, guardando poi una lista "... Derek Palmer, giusto?"
Annuisco.
"Nato a New York il 27 agosto 1979?"
Annuisco nuovamente. Come fa ad avere tutte queste informazioni?
"Mi dici cosa diavolo sta succedendo qui?" inizio a stufarmi.
"Non pronunciare quelle parole in questo luogo ragazzo!" mi urla contro il giovane.
"Non ti preoccupare Nick. Il ragazzo è appena arrivato qua, si deve ancora ambientare." Disse un'altra voce. Mi volto e vedo un altro uomo, con una lunga barba bianca.
"Frank che ci fai qui? Non dovresti essere allo smistamento?"
Il vecchio lo guarda, ma poi parla a me "Figliolo, sei semplicemente passato a miglior vita."
Non posso aver sentito bene... "S-sono morto?" chiedo, con un filo di voce.
I due annuiscono. "Esattamente..." riprende Nick, guardando di nuovo quella lista "... l' 8 aprile 2012 alle ore 4, 39 minuti e.... 12 secondi. Sei scivolato su del ghiaccio e hai sbattuto la testa contro lo spigolo di un tavolo.." Scuote leggermente la testa verso di me "Dovevi aver bevuto parecchio ragazzo mio. Male, molto male."
Rimango a bocca aperta... sono morto... finalmente ero riuscito ad ottenere la tanto agognata promozione e muoio miseramente... tutto per colpa di una serata tra amici.
Mi accascio a terra... o meglio sulle nuvole! Tutto è finito: ho sprecato gli ultimi sette anni che mi rimanevano gettandomi a capofitto nel lavoro per nulla...
"Tirati su ragazzo!" mi ordina Frank "Pier ti deve parlare di una cosa impostante!"
E che ci può essere i più importante del fatto che sono appena morto!?
"Non essere così egocentrico! Ci sono questioni più importanti di quella." Dice Nick. Balzo in piedi... mi ha letto nel pensiero! Resto per alcuni secondi, che sembrano interminabili, a bocca aperta.
"Ragazzo..." ricomincia Nick "... è vero che abbiamo l'eternità, ma non sprechiamo altro tempo." E, accompagnato da Frank, si dirige verso una strana porta dorata e mi fa cenno di seguirli. Sono un po' titubante... tutto ciò che vedo è reale o è solo frutto della sbronza che ho preso?
Provo a darmi un pizzicotto... trattengo un urlo! Solo ora mi accorgo di non avere più i miei abiti. Che fine hanno patto i miei pantaloni firmati e le scarpe!? Sono vestito tutto di bianco!
"Derek vieni con noi per favore." Ripete Nick. Ho l'impressione di non andargli proprio a genio... e questi sarebbero gli angeli del Paradiso? Comunque li seguo, ormai non ho altra scelta.
"Perché sono vestito tutto di bianco?" chiedo durante il breve tragitto.
Nick si volta seccato verso di me. "Diciamo che i tuoi abito non erano adatti ad un luogo come questo. Poi si erano un po' sporcati di sangue e..."
"S-sangue!?" esclamo. Se non fosse che sono già morto sverrei al solo sentir nominare quella parola.
"Fortunatamente sei morto sul colpo, non hai sentito nulla. Se fossi scivolato appena più in avanti non ti saresti fatto nulla."
"Non è che mi dia molta consolazione..."
Il resto del cammino lo passiamo in silenzio.
Dopo poco entriamo in una stanza... bianca. All'interno c'è un uomo anziano seduto ad una scrivania. Sulla targhetta, che sembra in oro, c'è inciso il nome Pier.
"Ben arrivato Derek. Ti stavo aspettando. Prego, accomodati pure." Dal nulla appare un latra sedia e mi fa cenno di sedermi.
"Dunque..." inizia Pier "...caro ragazzo, solitamente le anime come la tua vengono mandate direttamente all'Inferno..." deglutisco rumorosamente. Inferno! Sapevo di non essere mai stato un santo, ma addirittura meritare l'Inferno..."Ma con te abbiamo deciso di fare un'eccezione." continua. Lo guardo incuriosito, ed un po' onorato e, devo ammetterlo, sollevato.
"Abbiamo deciso di sottoporti ad una prova. Se la supererai potrai accedere al Paradiso, ma se fallirai..." non completa la frase, ma il senso lo capisco benissimo.
"Se vuole il mio parere Pier è inutile fargliela affrontare, non sarà mai in grado di affrontarla." Dice Nick, incrociando le braccia. Lo guardo di sbieco. Solo ora noto che Frank è sparito... chissà dov'è andato.
"Di cosa si tratta?" chiedo all'istante. In questo momento sono doppiamente motivato ad ascoltare: non voglio assolutamente andare all'Inferno e voglio invece far tacere quel pennuto riccioluto!
Pier sorride. "Bene. Tu hai sempre messo il successo di fronte ad ogni cosa."
Appare uno schermo con delle fotografie che mi ritraggono nei momenti raccontati da Pier.
"A dieci anni hai distrutto il progetto di scienze di un tuo compagno di classe perché era migliore del tuo... al liceo hai spinto giù per le scale il capitano della squadra di football avversaria per poter avere una vittoria facile..."
Mi copro gli occhi dalla vergogna... davvero ho fatto tutte queste cose?
"... hai lasciato Elisabeth, la tua fidanzata con cui volevi sposarti perché ti avrebbe rallentato l'avanzamento di carriera... screditato un collega che stava per ottenere la promozione al tuo posto... sedotto la tua responsabile." Alzò gli occhi dall'elenco. "Dovrebbe essere tutto. O sbaglio?"
"La prego, dica che è così..." lo supplicai. Probabilmente sono rosso come un pomodoro, sempre ammesso che le anime possono arrossire.
"Visto, che le dicevo. Non merita altro che l'Inferno!" ricomincia Nick. In quel momento avrebbe potuto aggiungere tentato omicidio di un angelo chiacchierone.
"Lo devo aggiungere sul serio ragazzo?" mi chiese Pier.
Accidenti! Mi ero dimenticato che potevano leggermi nella mente. Dovrò stare più attento in futuro...
"In ogni modo..." riprese il più anziano. "...dovrai riuscire a dimostrarmi che gli esseri umano sono ancora in grado di credere all'amore, e sono disposti a rinunciare alla carriera e al successo pur di averlo."
Sento la testa che gira... meno male che sono seduto, altrimenti sarei caduto. "In pratica dovrei, nel XXI° secolo, trovare ancora delle persone che preferiscono essere povere, ma con l'amore, piuttosto che con una bella carriera e felici anche se sole?!"
"Assolutamente no!" ride Pier "Sarebbe da pazzi."
Tiro un sospiro di sollievo. "Devi semplicemente far tornare a credere nell'amore una persona che ti assegneremo."
Sospiro di sollievo ritirato all'istante. Di male in peggio... forse qualche idealista romantico ancora lo potevo trovare, ma far cambiare le priorità ad una persona che non posso scegliere io... questo è davvero da pazzi! Ci rifletto bene per qualche istante. Probabilmente è la scelta più difficile che dovrò affrontare.
Nick mi guarda e poi si rivolge a Pier "Signore mandiamolo da Lucifero. Non sarà mai in grado di affrontare un impegno simile."
Vorrei poterlo uccidere, giuro! Com'è possibile che un tipo con un tale caratteraccio sia un angelo, per lo più responsabile dell'anti-Paradiso o come lo chiamano loro.
"Accetto!" dico senza esitazioni. Pier mi guarda compiaciuto, mentre l'altro incrocia le braccia e si volta. Forse sono riuscito a farlo tacere.
"Molto bene ragazzo." Esulta Pier. "Sarai affidato ad un ragazzo che sta per commettere il tuo stesso errore..."
"Bere come un matto, far cadere del ghiaccio e scivolarvi sopra cadendo ed uccidendosi??" dico, ridendo. Entrambi i presenti mi fulminano con lo sguardo. "Come non detto..."
"La persona di cui ti dovrai occupare è..." sullo schermo appare l'immagine di un ragazzo al cellulare e vestito da ufficio. "... William Harrison. Nato a Boston il 25
giugno 1984. Ora risiede a New York. Lavora come impiegato presso la Mitchelson Industry & Co." Resto basito... quella è una delle più importanti ditte della città! Come ha fatto un pivellino ad essere assunto lì? Io stesso ci avevo provato per degli anni! "Ed è fidanzato da circa un anno con Nathalie Mitchelson." Ah, ecco il perché. Facile così: ti metti con la figlia del capo e...
Appare l'immagine della ragazza sullo schermo. Rimango inorridito... sapevo che la figlia del direttore della società non era una bellezza... ma così brutta non me l'aspettavo proprio! Era palese che fosse rifatta da capo a piedi. La natura non poteva essere così crudele!
Una cosa non mi quadra: lui è già fidanzato, quindi l'amore l'ha trovato. Il mio intervento sarebbe del tutto inutile!
Pier mi sta guardando. In effetti, è una fortuna che mi legga nella mente: sa già quello che gli vorrei chiedere. "Lui non è innamorato di lei."
"Nemmeno lei di lui se è per questo!" aggiunge il sapientone.
"William la vuole sposare perché così un giorno erediterà l'intera società, mentre lei perché il ragazzo si comporta come un cagnolino nei suoi confronti." Pier scuote la testa "Che fine hanno fatto i sentimenti che il Padre ha dato agli uomini!"
"Perciò..." azzardo io "... devo scagliare delle frecce per farli innamorare o cosa?"
I due mi guardano come se avessi appena bestemmiato. Cosa avrò mai detto di così blasfemo?
"Ora vuoi sostituirti ad un angelo di livello superiore?" mi chiede, secco, Nick.
"Scusate, credevo che Cupido esistesse solo nella mitologia..."
"E invece i Cherubini sono degli angeli superiori, lavorano a stretto contatto con il Padre!" continua il saccente. In vita ho avuto a che fare con gente odiosa... ma così e troppo!
"Allora cosa devo fare?" chiedo nuovamente. Sto iniziando a seccarmi.
"Devi impedirgli di commettere gli stessi errori che hai fatto tu: imbrogliare, distruggere, ferire e perdere l'anima gemella."
"Credevo che la storia dell'anima gemella fosse una cosa inventata da quei ciarlatani alla tv per fregare i soldi ai creduloni che chiamano una chiromante."
"Niente affatto" indovinate un po' chi è che mi ha risposto? Se avete detto Nick avete indovinato! "Il Padre ha assegnato ad ogni persona sulla Terra un'altra in cui trovare il proprio corrispettivo. Colui, o colei, senza il quale la vita è inutile."
Che parole profonde... dette da un pennuto saccente! Lui mi guarda male in questo momento... di sicuro mi ha sentito. Cerco di trattenere una risata sotto i baffi, di sicuro sentirebbe.
"Derek, per favore non deconcentrarti! Ti ricordo che dall'esito di quest'incarico dipende la tua prossima e definitiva dimora."
Le parole di Pier mi fanno tornare serio. Ha ragione: è una questione della massima importanza. Non voglio passare il resto dell'eternità all'Inferno!
"Scusi." Bisbiglio, imbarazzato. Mi stavo comportando come un bambino, ma in fondo è lui che mi stuzzica.
"Dicevo..." riprende Pier "...tu lo guiderai alla ricerca dell'anima gemella. Tornerai sulla Terra, ma solo ed esclusivamente William potrà vederti."
"Perfetto. Quando comincio?"
"Direi..." guarda una clessidra apparsa dal nulla nella stanza "...Ora!"
Sento le nuvole mancarmi sotto i piedi. Sta precipitando al suolo.
"Aaaaahhhhh!!!!"
"Quasi dimenticavo. Il tuo incarico terminerà il 20 maggio alle 4, 39 minuti e 12 secondi!"
E non potevano dirmelo prima!!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 28 ⏰

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