Il primo giorno di scuola

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<<Alyssa svegliati o farai tardi>> ecco mia madre, la mia sveglia personale colei che disturba i miei sogni più profondi, si avvicina alle tende di camera mia e le apre <<No mamma fai pure eh, magari hai nostri vicini gli facciamo anche uno spettacolino>> le dico io guardandola male da sotto le coperte, decide di non rispondermi per non creare una lite di prima mattina, dopo cinque minuti mi alzo e vado a farmi una doccia calda. Passano trenta minuti e io esco dalla doccia, vado in camera mia a scegliere i vestiti e prendo una felpa nera della Nike, dei jeans a zampa di elefante grigi e un top bianco sotto. Vado ad asciugarmi i capelli in bagno e solo dio sa quanto io ci metta ad asciugarmi i capelli, accidenti a me che non scelgo mai di tagliarmeli, dopo aver asciugato i capelli e averli pettinati torno in camera per vestirmi, mi metto le mie amate Nike bianche, prendo lo zaino e scendo a fare colazione <<Mamma mi puoi passare il caffè per favore>> le chiedo gentilmente <<Certo, ecco a te tesoro>> mi passa il caffè e io riempio la tazza <<Ascolta stasera faccio anche il turno di notte quindi non ci sarò, sarai da sola a casa>> mi dice lei, ultimamente resta a lavoro anche la sera, io la guardo e dico <<Tranquilla mamma, so badare a me stessa ormai dovresti saperlo>> la rassicuro e lei mi fa un cenno di approvazione, dopo aver finito la mia tazza di caffè e aver salutato mamma prendo il mio zaino ed esco di casa per dirigermi alla fermata del bus, casa mia è lontana dalla mia scuola e quindi mi tocca prendere il bus perché ancora non ho il patentino, cinque minuti dopo arriva il bus e salgo prendo le cuffiette e le indosso per ascoltare la musica, mi siedo in un posto vicino alla finestra.    

                                                               *venti minuti dopo*  

Sono davanti scuola, con una carcaglia di studenti che aspettano di entrare, dopo un po' vedo le mie due migliori amiche Abigail e Aria, vado verso di loro e le saluto <<Hey Aly>> dicono in coro, ci abbracciamo e iniziamo a parlare delle lezioni che avremo questa mattina e aria si lamenta che avrà filosofia di prima mattina, poveretta da quel che so la professoressa morgana l'ha presa di mira dal primo giorno di scuola e ogni scusa ormai è per rimproverarla. Suona la campanella e io sono costretta a dividermi dalle mie migliori amiche, cosi mi avvio nell'aula di scienze la mia materia preferita, entro in aula e mi siedo in ultima fila anche se mi piace la materia si sa che gli ultimi posti sono sempre i migliori, per mia sfortuna accanto a me si siede l'unico ragazzo che non vorrei avere accanto ne ora ne mai Aaron Parker . Lo scruto senza farmi vedere ed indossa dei pantaloni di tuta grigi, una maglietta attillata nera con le maniche corte, non si può dire che non sia un bel ragazzo, però é un fottuto stronzo ho sentito tanto su di lui ed è meglio stargli alla larga da quelli come Aaron Parker, combinano soltanto guai. Arriva la prof in classe e tutti le danno il buongiorno, tranne lo sbruffone qui accanto a me. E' già iniziata la lezione da cinque minuti e ad un certo punto sento la presenza di qualcuno che mi fissa, mi giro verso al mio compagno di banco e lo trovo a fissarmi e sputo <<Che cazzo hai da fissare?>> lui smette di fissarmi e mi dice <<Nulla, soltanto non capisco come fai>> ma è stupido o cosa? <<A fare che cosa scusa?>> lo guardo e dopo un po' sbuffando mi dice <<A seguire questa palla di lezione e a scrivere tutto quello che scrive quella macchina chiamata "professoressa">> lo fisso perplessa <<Fissami un altro po' e ti scenderà la mascella dalla bava>> fa un sorrisino e io smetto di fissarlo <<Razza di idiota>> sussurro ma lui si gira verso di me e mi dice <<Sarò anche un idiota, ma tu sei una vera e propria secchiona e se non ti dispiace ora vorrei fare la foto al tuo quaderno degli appunti>> ma come si permette! non solo non segue la lezione e mi dice che sono una secchiona, ma vuole anche i miei appunti, no non ci sto <<No, se volevi seguivi la lezione non ti darò i miei appunti e tanto meno te gli farò fotografare quindi ora stai zitto e fai quel che ti pare senza darmi fastidio, ti è chiaro?>> Aaron avvicina la sua faccia alla mia e dice <<E se non mi fosse chiaro? cosa mi faresti?>> siamo cosi vicini che riesco a sentire il suo profumo che sa di cocco ma è cosi forte che mi invade le narici mi sembra di non respirare, ad un certo punto lo sento ridere <<Che cazzo hai da ridere?>> sputo acida <<Nulla, mi ha fatto morire la tua faccia>> mi a preso per una pagliaccia per caso? ma che problemi gli affliggono a questo essere chiamato uomo? decido di ignorarlo e proseguire a scrivere dato che mi ero persa in "chiacchiere" finita la lezione prendo il mio zaino e quando sto per uscire dalla classe cado a terra come un imbranata, <<cazzo che dolore>> impreco e poi vedo qualcuno che mi porge una mano e vedo... Aaron? o no ancora lui dio mio, afferro la sua mano e mi tira su in un batti baleno <<G-grazie..>> lui mi guarda e poi dice <<Non c'è di che, principessa>> raccolgo il mio zaino e corro via per l'imbarazzo, poco dopo vado in mensa dove trovo le mie amiche a parlare e a scherzare mi unisco a loro <<Hey ragazze>> sorrido ad entrambe e mi metto a sedere, iniziamo a mangiare e loro mi raccontano tutto quello che è successo in queste due lunghissime ore e io faccio altrettanto raccontando di Aaron mi fanno entrambe un sorrisino complice e io le rimprovero. Oh no.. proprio in questo momento entra in mensa Aaron mi guarda e mi fa l'occhiolino è con due sue amici uno mi sembra si chiami Brian Hood è alto a i capelli ricci e sono biondi ed è tatuato invece l'altro penso si chiami Cole Ross l'anno scorso era in classe mia che seguiva un corso di letteratura, lui è moro e anche costui a dei tatuaggi, si siedono ad un tavolo un po' più lontano del nostro e io non smetto di fissare Aaron finche le mie amiche non richiamano la mia attenzione e decidiamo di andare in cortile il "nostro posto tranquillo" che poi tranquillo non è mai dato che c'è un sacco di gente ma a noi non importa. 

                                                                   *venti minuti dopo*

io e le mie amiche ci siamo avviate in palestra perché oggi la preside ci farà un discorso lungo 2 ore a tutte le classi, facendoci una balla più lunga del previsto, ci mettiamo in ultima fila e subito dopo si siedono dietro tre ragazzi e io riconosco il profumo, mi giro e lo vedo.. ma che fa? mi perseguita? ci fissiamo per una manciata di secondi poi mi giro e sussurro ad Abigail e Aria <<Non vi girate, ci sta Aaron e i suoi amici dietro di noi, vi prego non fatelo.>> ovviamente loro mi fanno un ghigno e subito dopo si girano verso di loro, sono impazzite. Vogliono morire è chiaro, non c'è dubbio. Passate le due ore ci avviamo tutti all'uscita della scuola, non vedo l'ora di arrivare a casa mangiare e andare a dormire nel mio letto e dormire finche non sono stanca di farlo. Saluto le mie amiche e vado a prendere il bus <<Ma quando cazzo arriva è già cinque minuti che aspetto>> dopo poco lo vedo arrivare salgo, prendo un libro che avevo nel mio zaino in titolato "Twilight" La mia serie e libro preferito in assoluto. Dopo venti minuti che sono sul bus arrivo alla mia fermata, scendo e mi affretto ad entrare in casa, mi levo le scarpe il giubbotto e lo zaino lo lancio sul divano come se fosse un sacco di patate, vado verso il frigo e prendo la pasta con le polpette che mamma aveva cucinato per me; perché io non so cucinare la metto a riscaldare e dopo due minuti la prendo e inizio a mangiarla. Finita la pasta metto il piatto in lavastoviglie e mi corico in camera,  metto il mio amato pigiama e mi infilo sotto le coperte. Abbraccio il mio peluche che si chiama Cinzia, è una coniglietta bianca e l'ho chiamata cosi perché avevo sei anni. Dopo un po' mi addormento abbracciando cinzia.  

                                                                               *la sera* 

Cavolo! sono le otto e io ho dormito tutto questo tempo, ma che c'era in quella pasta il sonnifero? lasciamo stare, decido di alzarmi per andarmi a fare un sandwich e poi andare in camera mia a studiare. Dopo aver "cenato" torno in camera mia e mi metto a studiare. 

                                                      *passano due ore e finisce di studiare* 

Ho appena finito di studiare, e anche se ho dormito fino a due ore fa ho sonno, quindi decido di mettermi a letto e leggere un po' dopo dieci minuti mi addormento con il libro sulla pancia. 



-hey girls and boys siamo arrivati al termine di questa prima parte o almeno per me che sono stanca morta hahaha buonanotte a tutti ❤️ spero vi piaccia- 

Così stronzi da farsi maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora