➸𝑪apitolo due

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Grace Martinez💋

Merde, merde, merde.

Come mi sono ritrovata a maledirmi mentalmente? Ecco, facciamo un piccolo passo indietro di qualche ora.

Sedicesimi di finale dell'wta di Montecarlo, ho incontrato una di quelle ragazze che sta infondo alla classifica mondiale. Doveva essere ipoteticamente una passeggiata, viste le sue ultime prestazioni abbastanza deludenti.

E invece no, la ragazza si è svegliata con un fuoco dentro facendo le giocate più impossibili pur di mettermi in difficoltà.

Sono stata presa alla sprovvista, non capendo subito come contrastare la sua imprevedibilità.

Se le forzo una traiettoria, lei riesce comunque a fare quello che vuole giocando ad esempio una palla corta. Sono due ore che sto correndo come una matta, riuscendo comunque ad accaparrarmi il primo set.

Non si scoraggia, ma anzi sembra più convinta che mai di poter vincere. Nel cambio campo mi avvicino quindi alla mia panchina dove Alex e Chase, il mio fisioterapista, mi guardano attentamente.

Sanno che potrei dare di matto perché nulla va secondo i miei piani, ma sono pronta a dar loro una dimostrazione di maturità.

"Eyes on me baby, i will win"

Dedico loro questa frase, con tanto di occhiolino. Non voglio essere sbattuta fuori adesso, sono troppo lontana dalla coppa per uscire in questo momento.

Sistemo meglio la mia gonna a pantaloncino nera, pronta a ricevere la sua battuta.

Mi basta spegnere il cervello per avere la meglio. Il tennis è stato il mio primo amore e la mia prima grande delusione. Tu gli dai tutto quello che hai e lui non è mai soddisfatto.

Per lui devi essere pronto a reinventarti e a migliorarti in qualsiasi modo. Puoi fare bene una volta ed essere deludente la volta dopo.

Devi saper accettare i tuoi limiti nel momento in cui li sfiori, per poi allungarli appena ne hai la possibilità.

"Si! Si! E si!"

Due ore e dieci minuti ci sono voluti per assicurarmi l'ottavo di finale, sono contenta ma altamente esausta.

Dopo aver salutato la ragazza, che non l'ha presa per nulla bene, mi avvio verso la panchina pronta a ricevere i complimenti dai miei due uomini preferiti.

"All eyes on you, princess"

Alex ricambia la mia provocazione di prima, sporgendosi dagli spalti per darmi un bacio sulla fronte.

Mi porta lui il borsone, rendendosi conto di quanto i miei muscoli siano tesi dopo questa partita, ma sembra essere sospetto.

Sì guarda intorno, pronto a dirmi qualcosa ma Chase lo anticipa.

"Dobbiamo aspettare qui"

"Chi dobbiamo aspettare?"

"Benny mi ha detto che dovete salutarvi tu e Charles davanti alle telecamere. Sta iniziando la propaganda monegasca."

In che senso la propaganda monegasca? Odio quando non mi avvertono di interviste o cose che hanno a che fare con le pubbliche relazioni. È la parte che più odio del mio lavoro, io sono qui per fare tennis non gossip.

Dedico spesso tempo alle interviste o agli shooting e mi piace anche molto al dire il vero. Sono stata felice da morire quando Dior mi ha chiesto di essere il suo volto per la collezione make-up, ma quando sono ad un torneo sono soltanto una tennista e quindi non voglio rompi capi.

Il pilota si avvicina, bello come il sole, a noi. I suoi tratti sono veramente affascinanti, quasi appartenenti ad un principe o ad un angelo, ma c'è qualcosa che proprio non me lo fa digerire.

Con lui ovviamente ci sono la troupe di videocamere pronte ad immortalare questo momento.

"Ehi bella partita! Sei stata fortissima"

Sorriso standard il suo, quasi di circostanza. Ci siamo visti già molte volte e so distinguere le sue espressioni da videocamera da quelle reali. Infondo anche io devo mantenere un atteggiamento formale e cordiale, quindi non lo biasimo.

"Grazie mille, è stato difficile ma penso che capita anche a te di voler vincere a tutti i costi"

"Si, peccato che per me non è così semplice come per te"

Eh? Ma questo è serio? Io mo lo prendo a schiaffi.

"Ora dobbiamo proprio andare, ci vediamo stasera Charles"

Alex capisce l'antifona e mi trascina via quasi a forza, sa che gli sto per urlare addosso nel modo meno galante possibile.

Arrivati in camera quasi tiro al muro il codino che teneva fermi i miei capelli scuri. Come si permette di sminuirmi così? Con tanta facilità.

Dopo una doccia rilassante e una bella sessione di massaggi con Chase, Alex fa il suo ritorno con un'espressione che è un tutto dire.

"Allora Graceuccia mia, io ti voglio tanto bene e spero che anche tu me ne vuoi. L'altra settimana io e Benny abbiamo avuto una bella discussione che ho rimandato di fare anche con te perché so che avresti dato di matto"

Benedetta è la mia manager a livello pubblico. Lei sceglie le collaborazioni, le interviste, i post e gli eventi che devo fare o a cui devo partecipare.

Se ancora la gente non sa quale pazza squilibrata sono è solo grazie al suo ottimo lavoro, anche se spesso accade che con i cinque minuti posto le peggio cagate sul mio account instagram.

Come quella volta che Jannik perse una partita e postai una foto per prenderlo in giro, ricambiata sul suo profilo instagram da una mia dove mi ero appena svegliata e sembravo un mostro.

Ho pur sempre vent'anni Benny, non odiarmi.

"Ci è stato proposto dall'ufficio relazioni del principe in persona di iniziare una sorta di propaganda monegasca sportiva. Tu e Charles siete quelli del principato che il mondo più ama e quindi è stato spontaneo chiedere a voi due di fare fronte comune. Con questo ovviamente che te ne fai? Nulla quindi ora ti spiego in cosa realmente consiste. Dovrete partecipare ai reciproci eventi quando è possibile, fare delle uscite quando sarete entrambi a Monaco e mostrarvi supporto pubblico ogni qual volta uno dei due ottiene un bel traguardo. Non odiarmi, ma sai meglio di me che non si può dire di no ad una proposta così affascinante che viene da Alberto II in persona!"

Parole, parole e ancora parole. Nulla di ciò che mi dice mi rende felice, però so che è necessario farlo. Mi devo mettere l'animo in pace e far spazio nella mia quotidianità a Charles principino di Monaco Leclerc.

"Ti odio, da morire sappilo"

➸ Tie Break || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora