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-Mi porti a casa per favore?-
-Va bene-
Daniel mi portò in macchina e mi accompagnò a casa.

Arrivati entrammo. Andai in bagno per mettermi il pigiama ma non riuscivo a tirare giù la zip del vestito.

-Daniel!-
-Dimmi- disse lui fuori dalla porta.
-Puoi entrare? Non riesco a togliere il vestito-
-Sei sicura?-
-Entra-

Aprì la porta e così mi aiutò anche a mettere su il pigiama, ero ubriaca e non capivo più nulla, mi girava la testa.

-Tutto bene?- mi chiese
-Hmm-
-Dai vieni a letto che devi dormire-

Vado in camera da letto e mi accomodo sotto le lenzuola.

-Dormi con me?- domandai
-Non posso Madeline, che penserà Simone?-
-Simone passa la notte fuori, me l'ha detto lui, dai per favore-
-Va bene, ma solo stanotte.-

Si mise vicino a me sul letto e io mi addormentai.

La mattina dopo mi faceva ancora male la testa, mi svegliai. Simone aprì la porta.

-Buongiorno dormigliona. Pecchè si' voluta durmì con Daniel ieri sera?-
-Daniel?!-
-Si-
-Io? Con Daniel? Ma mme stai piglianno pe 'o culo?-
-No, me l'ha detto lui-

Oh mio dio.

-Non me ricordo nient'ero sbronza ier' sera-

Si mise a ridere.

-Non è divertente. Ma perché ha accettato non poteva andare a casa sua e basta?-
-Vabbe lascia sta stai tranquilla-

Ma io non stavo tranquilla. Avevo dormito con la persona di cui forse sono innamorata e non me lo ricordavo..

Presi il telefono e vidi un messaggio da Riccardo.

R: Tutto bene? Dadda mi ha detto che eri ubriaca ieri sera. Se stai bene oggi ti va di esplorare una scuola abbandonata con noi?

Tutto apposto mi fa solo un po' male la testa, comunque si

*Skip time*

Alle 5 arrivò Riccardo sotto casa. Entrai in macchina e c'era anche Daniel che non disse nulla.
-Ciao ragazzi-
-Ciao Maddie, come va?- chiese Riccardo
-Bene, meglio di stamattina sicuramente-

La presenza di Daniel non si sentiva affatto, è stato zitto per tutto il viaggio.

Arrivammo alla scuola abbandonata e aveva due piani da esplorare.

-Maddie va bene se io esploro sotto e tu con Dadda esplorate sopra? Così facciamo prima.-
-Va bene-

Magari così potevo anche parlare con lui.

Entrammo e io e Dadda salimmo su. Facemmo molto in fretta perché non c'era molto, solo delle aule distrutte e dei banchi per terra, i muri erano vandalizzati.

-Non dici niente oggi?- chiesi
-hm-
-So che ieri sera ti ho chiesto di dormire con me, ma ero ubriaca non dargli peso-

Beh... un peso ce l'aveva a dire la verità.

-Senti, io provo qualcosa per te, ma non posso, sei troppo piccola per me.-

Sentii una fitta allo stomaco.
'Troppo piccola'?
Non risposi. Cercai di non mostrare il mio dispiacere ma credo se ne sia accorto.

-Non c'è niente da esplorare qui, io vado giù con Riccardo-
dissi.
Scesi giù e Daniel mi seguì.

-Richi sopra non c'è nulla di interessante. Tu hai trovato qualcosa?
-Non chissà che, solo rifiuti e vestiti. Torniamo a casa.

Che bello.

Arrivati a casa li salutai ed entrai.
Andai in camera mia e iniziai a piangere.
Perché non mi voleva? Non era perché sono troppo piccola. L'amore non ha età. C'era qualcosa che non andava in me? Il mio fisico forse? Sono troppo grassa?

Qualcuno aprì la porta, tempismo perfetto direi!

Mi asciugai subito le lacrime ma Simone ormai mi aveva visto.
-Oh che è succieso perché piangi?-
-Niente-
-So che non è niente. Ma se veramente non me lo vuoi di, va bene-

Uscì dalla camera.

Il mio primo amore è anche la mia prima delusione d'amore.
Benissimo.

Decisi di vestirmi e andare in un bar qua vicino.
Quando arrivai presi una birra. Giusto per smaltire le lacrime.

Mi girai e chi vidi? Quante probabilità c'erano? Vado in un bar per non vederlo e me lo trovo davanti. Ma che palle.

Lo guardai per un po' e quando mi guardò a sua volta distolsi lo sguardo. Avevo delle borse sotto agli occhi incredibili.

-Possiamo parlare?- mi chiese.

My First Love - Daniel D'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora