13.

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"Calum, ho bisogno del tuo aiuto." Ammisi.

"Dimmi." Disse sedendosi comodamente sul suo letto.

"Allora, ora i 'Weke'" Pronunciai quel nomignolo con un po di fastidio e alzai gli occhi al cielo. "Sono diventati tendenza e Luke,ieri mi ha scritto che i Weke sono reali. Non so più cosa pensare e cosa fare."

"Tu gli piaci."

"A chi?"

Mi guardò con un'espressione tipo: 'Oh, ma ci sei o ci fai?!'.

"Luke, rimbambita." Rispose.

"Scherzi?"

"No, ormai lo hanno capito tutti. Anche quelli/e che stanno leggendo questa storia."

"Chi, scusa? Storia? Ma cosa stai dicendo?!" Non capivo proprio cosa stesse dicendo.

"Lascia perdere." Detto questo guardò fuori dalla finestra e disse: "Vi amo tutte, voi che state leggendo."

"Calum tu stai fuori."

"No, io voglio stare dentro, fuori fa troppo caldo." Rispose sarcastico. "Ma poi dico, perché quasi tutte le storie sono basate sull'Estate? Non voglio dire che non mi piaccia ma quando descrivono gli abbigliamenti di una ragazza sanno solo scrivere: pantaloncini, magliette a maniche corte e blu bla bla. Perché l'autrice non poteva farci stare in inverno?"

"TU.STAI.MALE. Ma a cosa pensi?"

"Secondo me, anche la storia dell'autrice è stata scritta. E anche quella di tutte le altre ragazze che stanno leggendo questa. Facciamo così, l'autrice sceglierà 2 ragazze da aggiungere nella storia, che però dovranno avere qualcosa a che fare con me. Tipo..una bella scopata.."

"Calum!" Lo sgridai.

"Fammi finire! Allora,come dicevo..nei commenti chi vuole fare parte di questa storia, dovrà commentare con 'Io voglio fare parte della storia' con scritto come gli piacerebbe essere fisicamente, così se a loro non va bene farsi una scopata con me, sarà l'autrice a decidere cosa fare ;)"

"Stai bene?"

"Si."

"Non credo, ciao." E detto ciò, uscii dalla sua camera e andai da Luke.

"Luke, posso?" Chiesi bussando alla sua porta.

"Certo, entra." Entrai e chiusi la porta alle mie spalle.

"A che ora ho la partenza?" Domandai sedendomi vicino a lui.

"Alle due del mattino, perché?"

"Così."

"Mi manchi già." Pensai.

"Ti dispiace?" Chiesi guardandolo.

"Di cosa?"

"Che io me ne vada.."

"Perché dovrebbe?"

"Lascia stare." Risposi guardando altrove, scocciata.

"Sì." Disse ad un tratto, sorprendendomi.

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