«Quel bambino è figlio dell'oscurità profonda, dell'oltretomba, ed è giusto che le tenebre eterne lo avvolgano.»Agente del Caos
Nel silenzio, attorniata dalle tenebre, il fruscio del vento che mascherava l'odore di morte mi penetrò nelle ossa.
C'era qualcosa di inspiegabilmente sinistro in quella quiete, una sensazione, un incubo da cui non riuscivo a liberarmi.
Un senso di spasmodica attesa.
«Perdonami, padre, perché ho peccato.»
Una lacrima salata percorse i lineamenti morbidi del mio viso sino alle labbra.
Assopita la raccolsi con la punta della lingua. Una piccola goccia per calmare il tormento che consumava la mia anima.
Una lacrima come estrema unzione per assolvere i miei peccati.
«Perdonami, padre, perché ho peccato. Ho visto il male in quegli occhi dorati e non mi sono allontanata. Ho avvertito le grida di dolore soffocate delle vittime e me ne sono nutrita proprio come lui: Kyan Isador Cooper, il seducente figlio del male, una spirale sanguinaria. Giro dopo giro fino all'inferno senza via d'uscita.»
Lui era tenebra, così come il buio era assenza di luce, lui era la conseguenza di un legame distruttivo e, dopo averlo incontrato, ero arrivata a un'unica inesorabile consapevolezza: con dolore avrei continuato tutti i giorni della mia vita.
Mandai giù il groppo che avevo in gola. «Perdonami, padre, perché ho peccato desiderando il diavolo.»
Perdona le anime che leggeranno questa storia, padre, perché entreranno in una spirale oscura e ne saranno dannatamente attratte.
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IL FIGLIO DEL MALE
Roman d'amour𝘌 𝘴𝘦 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘢̀ 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘦𝘳𝘦𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘧𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘨𝘨𝘦𝘳𝘵𝘪. 𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘪 𝘢𝘭𝘭'𝘦𝘵𝘦𝘳𝘯𝘪𝘵𝘢̀. 𝘚...