Capitolo 3

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Erano 4 giorni che non rivedevo più quel ragazzo, 4 giorni che cercavo il suo nome e Lucas, che a differenza mia aveva più contatti di me in giro per il Campus, non riusciva a capire di chi stessi parlando, la fortuna - o sfortuna, in questo caso - era che alla UCLA, non c'erano solo americani, ma anche studenti provenienti da tutto il mondo, asiatici compresi. Era effettivamente difficile capire chi fosse. 

Cercavo di non pensarci e di concentrarmi sui libri, ma la rabbia mi crebbe in corpo, maledizione io volevo quel ragazzo nella mia lista. Ero arrivata al punto di fare ogni giorno quella strada nella speranza di incrociarlo di nuovo, ma era tutto inutile, cercai di aguzzare la vista in mensa ma di lui non c'era traccia. Pensai di essermelo sognato, di aver parlato con un fantasma e di dover fare una visita dallo psichiatra, magari ho sbattuto la testa durante il sonno e non me n'ero accorta oppure era la mia ossessione per il sesso che mi giocava brutti scherzi. Addirittura, non lo vidi neanche alla festa, o meglio, forse c'era, ma ero troppo occupata a farmela leccare.

Mi presi a schiaffi le guance, letteralmente, e mi imposi di mettere da parte quel bel faccino per rimettermi con la testa sui libri, ma quelle labbra... troppo belle per non immaginarmele sul mio clitoride a succhiarlo. Anche se, tra tutti i ragazzi a cui diedi l'opportunità di farlo, Dawson era quello che ricopriva ancora il primo posto.

«Cazzo Eris quanto sei sfacciata», mi dissi dandomi una spinta afferrando il bordo della scrivania per allontanarmi da essa e appoggiarne i piedi sulla superficie. Non volevo chiedere aiuto anche ad altri ragazzi con cui avevo scopato e con cui mi tenevo ancora in contatto per altro divertimento occasionale, l'unica persona che doveva e poteva venirlo a sapere era solo e unicamente Lucas, ma il suo aiuto si stava dimostrando vano. 

Chiusi gli occhi continuando a pensare sul da farsi, ma il suo viso, i suoi occhi e le sue mani che - maledizione - erano le mani più belle che avessi mai visto, la pelle sembrava così liscia da far invidia a quella di un bambino, vene in rilievo e qualche anello in argento sulle dita. Mani grandi, eleganti, pulite e ben curate, viso altrettanto bello dallo sguardo duro e misterioso, non credevo di avere un debole per i tratti asiatici, ma lui mi stava facendo ricredere e poi... quelle dannate labbra. Al sol pensiero mi uscì un gemito di eccitazione. 

Ero fottuta.

Per ovviare a questo problema che non voleva abbandonarmi la testa, presi il cellulare e lasciai definitivamente lo studio, quando lo sbloccai, notai l'icona della posta di twitter, segno che qualcuno mi aveva scritto nei messaggi privati, era lì in attesa da 10 minuti circa. Quando la aprii ad attendermi non c'era un semplice "Hey" o la foto di un pene scoperto, ma una frase:


"«...Premi più forte le labbra contro le mie. Riempimi con la Tua lingua. Aprì la bocca, e le dita le toccarono i capelli, fecero scorrere in lei una sensazione inaspettata, un lieve formicolio. Il miracolo era quello: la mescolanza di sensazioni, come di colori tenui e vivaci che si frammischiavano, i brividi che scorrevano sulla schiena e sulle braccia nude e la vampata che le martellava fra le gambe...»"

"L'ora delle streghe - Anne Rice"


Non seppi come reagire, tutto ciò poteva sembrare banale, una perdita di tempo, eppure rilessi più e più volte quel messaggio, quel breve pezzo di testo tratto da quel romanzo che neanche conoscevo e che per un momento mi fece venire voglia di leggerlo e interessarmi alla trama. Lessi il nome del suo profilo: _Adon1sxx_

Adonis = Adone: Simboleggia la giovanile bellezza maschile ma anche la morte ed il rinnovamento della natura. Giovane di grande bellezza, nel volto e nelle forme del corpo. 

«Bhe, vedo che non sono stata l'unica ad aver preso spunto da miti e leggende», andai a guardare il profilo di questo ragazzo, la sua biografia non diceva niente di troppo essenziale se non un "19" e il simbolo dello scorpione, poi mi imbattei in una sfilza - anche molto aesthetic - di frasi legate al sesso, erotiche e sdolcinate - o comunque citazioni prese dalla letteratura - e foto del suo corpo a petto nudo ricoperto di tatuaggi, braccia e pettorali, su sfondi viola o rossi molto scuri, lasciando quell'effetto di mistero e vedo non vedo che oggettivamente, eccitava parecchio. Il viso veniva sempre tagliato o comunque coperto e le foto non risultavano mai volgati ma sensuali in un modo quasi monotono, di certo non richiamavano i contenuti che postavo io nel mio account, però risultava comunque un profilo pulito e ordinato, non lo seguivano tante persone e i suoi post erano alternati tra frasi e foto. Seguiva poche persone e tra questi c'ero anche io, nella sezione dei "mi piace" capii subito che mi seguiva già da un po' di tempo, ma fino a quel momento, non mi aveva mai lasciato un commento sotto nessuno dei miei contenuti, solo Like. 

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