Prima di scendere per cenare mi guardo un attimo allo specchio nascosto dentro l'anta dell'armadio, indosso dei semplici jeans e una felpa bianca, i miei lunghi capelli castani sono legati in una treccia con dei ciuffetti che escono, sono struccata, e non ho intenzione di truccarmi, mi annuso un attimo la felpa per rendermi conto che ho addosso l'odore di benzina, sbuffo, nonostante io ami quell'odore non credo che agli altri possa piacere escludendo mio fratello, scendo al piano di sotto e trovo il bancone della cucina occupato da tre persone e un'altra persona intenta a cucinare <Daisy sei arrivata in tempo prima che quei tre leoni potessero iniziare a mangiare tutto il pollo> mi disse Will o almeno credo che sia lui, prendo un piatto e faccio cenno che mi servo da sola, prendo una misera porzione di pollo che non potrebbe saziare nemmeno la persona con lo stomaco più piccolo al mondo, poi agguanto una forchetta da un cassetto e da una credenza un bicchiere, vedo già una brocca piena di acqua, mi siedo a uno dei due posti liberi e inizio a mangiare in silenzio, sotto gli occhi di tutti, non credo siano abituati ad avere una quinta persona in giro, cerco solo di dare meno fastidio, ho già finito il cibo nel mio piatto ma ho ancora fame, ignoro il mio stomaco, mi alzo e inizio a lavare ciò che ho utilizzato, <sorellina potresti prendere altra acqua dal frigo per favore> faccio un cenno di sorriso a mio fratello e apro uno sportello del frigo ma l'unica cosa che vedo è birra su birra, cerco di scovare almeno una bottiglia d'acqua ma ci rinuncio, chiudo lo sportello e mi volto verso mio fratello <c'è solo birra> <avete intenzione di dare una festa?> chiede Will, inizio a pensare che lui non sapeva niente <certo dobbiamo inaugurare la fine delle vacanze estive> rispondono Mattew e Andrew <io passo> annuncia Will <ah bene allora potrai fare compagnia a mia sorella mentre va a fare il suo giro notturno> apro la bocca per contraddirlo ma appena vedo Will girarsi sorridente la richiudo, <vai in moto?> chiedo <tutto qui andiamo in moto, non ti sei accorta delle moto in garage?> no in realtà non me ne sono proprio accorta e la mia espressione confusa lo fa capire agli altri, <io vado di sopra> dico con l'intento di informare solo mio fratello ma giustamente anche gli altri sentono le mie parole.
Appena arrivo al piano di sopra mi infilo nel bagno e mi lavo i denti, appena finisco mi guardo allo specchio e inizio a pensare che dovrei farmi una sistemata, almeno un po' di correttore, ma l'idea non mi convince e ci rinuncio, mi sistemo al treccia, tolgo la felpa rimanendo un attimo con il top sportivo e mi allaccio il corpetto per proteggere la schiena nella speranza che faccia il suo lavoro se cado in moto, mi rimetto la felpa, non sembra faccia freddo quindi la giacca rimarrà appesa agli appendini sulla porta, mi infilo gli anfibi , allaccio alla coscia il borsello dove tengo il telefono, prendo il casco appoggiato sulla scrivania e scendo al piano di sotto e dalla porta interna accedo al garage, solo ora mi accorgo che ci sono altre tre moto tutte e tre da cross, una rossa, una blu e una arancione, rimango incantata sulla prima di queste, metto le cuffiette bluetooth poi mi infilo il passamontagna e lo scalda collo entrambi di colore nero come il casco, apro il portellone del box e tiro fuori la moto, poi lo richiudo, salgo in sella e accendo la moto e inizio a girare per la California non sapendo dove precisamente sto andando ringrazio solo di avere il telefono con me così che se nel caso mi perdo posso usare il navigatore e che posso anche usarlo per mettere la musica, i lampioni come i fanali mi fanno luce e penso di non conoscere un modo migliore per smettere di pensare, arrivo vicino ad una spiaggia, spengo la moto ma non scendo, alzo la visiera e guardo le stelle che si vedono divinamente.
Dopo esser stata per un pò a guardare le stelle ritorno in sella a girovagare ancora un pò per le strade da sola o almeno fino a quando non mi sono accorta di un'altra moto dietro di me, appena mi volto capisco di chi si tratta, William, inizio ad accelerare cercando di seminarlo ma mi sembra uno sforzo inutile visto che riesce a raggiungermi e mi chiede di rallentare con un gesto della mano e di seguirlo, arrivati ad un parcheggio di un supermercato e appena vedo che spegne la moto capisco che vuole fermarsi proprio qui, faccio lo stesso, tolgo il casco spengo la musica e infine tolgo il passamontagna insieme allo scalda collo e infine le cuffie, la mia treccia non è durata molto e i miei capelli ora sono liberi, scendo dalla moto e poggio sopra il serbatoio il casco, vedo che anche lui ha tolto il casco ed è in piedi accanto alla sua moto, il ciuffo ricciolo di capelli è un pò scombinato, la termica nera che indossa fa esaltare le sue braccia e il suo petto muscoloso, indossa anche i pantaloni della tuta grigi ma nonostante il suo corpo muscoloso io rimango concentrata sui suoi occhi, sono marroni, ma mi sembrano diversi da tutti gli altri occhi marroni, hanno un qualcosa di speciale. anche lui sembra molto concentrato sui miei occhi nonostante i jeans che indosso mi fasciano perfettamente le gambe e tutta la palestra che faccio mi ha migliorato molto il corpo quindi non ho problemi ad avere dei pantaloni così stretti, ma lui si è incantato sui miei occhi.
<non dovevi seguirmi> le uniche parole che la mia bocca riuscì a pronunciare, <non mi piaceva l'idea che tuo fratello si preoccupasse>, <mio fratello sa che so cavarmela da sola> <vuoi stare ancora qui a discutere o vuoi risalire sulla sella e tornarcene a casa?> alzai gli occhi al cielo, mi rimisi il casco, riaccesi la moto e partì, non badai alla velocità perché poco mi importava, al primo semaforo rosso mi fermai attendendo il verde e appena rividi Will ricomparire al mio fianco facendomi segno di rallentare sospirai, appena lo guardai negli occhi capì che era anche incazzato, il mio brutto vizio era provocare se qualcuno era arrabbiato con me, e questa occasione non era un'eccezione, appena il semaforo diventò verde diedi gas ed andai alla massima velocità, dallo specchietto vidi che lui stava cercando di starmi dietro ma non riusciva a raggiungermi, risi da sotto il casco, appena arrivai davanti casa, spensi la moto e vidi dalle finestre le persone nel nostro appartamento che facevano festa, aprì lo sportello del box e mentre mettevo dentro la mia bimba vidi arrivare anche Will.
Appena entrai in casa mi mancò l'aria, c'era troppa gente, mi sentivo soffocare, corsi al piano di sopra e mi chiusi in camera, poggia il casco sulla scrivania e mi fiondai in bagno per farmi una doccia lavando anche i capelli, l'odore di cocco e vaniglia mi invase le narici, mi avvolsi nell'accappatoio e i capelli li raccolsi in un asciugamano, mi spalmai la crema al cocco su tutto il corpo e poi indossai il pigiama, un pantalone a quadri rossi e neri e una maglia nera, poi passai alla mia faccia e ai capelli, tolsi l'asciugamano e iniziai a tamponarli con esso, poi con una molletta li legai e passai al mio viso, misi una crema e poi del burro cacao, asciugai i capelli con il phone e finalmente mi buttai nel letto, l'orologio del telefono segnava che era mezzanotte e mezza, non avevo sonno, presi un libro ed iniziai a leggere, quando sentii gli occhi chiudersi poggiai il libro, mi misi sotto le coperte, spensi la luce e infine caddi nel sonno.
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Right boy at the wrong time
ChickLitDaisy si prepara a partire per il college insieme a suo fratello maggiore che ormai è al secondo anno, all'inizio cerca di starsene per i fatti suoi e passa tutto il giorno dopo le lezioni chiusa in camera, ma grazie al gruppo di amici del fratello...