Capitolo 3

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Un rompicapo, un urlo nel bel mezzo di un'opera lirica.
Una giornata uggiosa specchiata in un limpido lago dimenticato.
Una corda che dall'altro capo si stringe a cappio.
L'indizio che scopre il dubbio.
Con gli occhi chiusi, questi pensieri. 
Guarda ciò che la vittima guardò per l'ultima volta. 
Tocca la terra, la mastica con le dita.
Porta al naso il maciullato, ne sente la storia. 
Alza gli occhi, li sgrana. 
Qui non è successo niente, pensa. 
S'incammina per la strada sterrata adiacente la zona recintata dai nastri familiari.
Il vestito sartoriale di colore grigio forse di qualche taglia in più s'impregna di fango nel mentre, ma Damiani  non se ne cura. 
Il labbro inferiore viene stropicciato dalle falangi, la fronte strofinata fino a renderla rossa. 
L'uomo ha dimenticato che le sue mani sono sporche di terra e di chissà che cosa.
La collina che a strapiombo affonda nel lago non pare così lontana, ma di fatti lo è.
S'accende una sigaretta e perdendo cenere rimugina congetture già designate. 

"Damiani cosa ha fatto al viso?", urla da lontano la giornalista Viscardi.
La cicca terminata e dimenticata lascia la bocca dell'ispettore che nei pensieri prima delle urla stava. "Dottoressa, qui non c'è nulla da vedere, vada via", risponde stizzito e s'allontana.
"Se c'è qualcosa da vedere qui è il suo viso sporco", dice avvicinandosi all'uomo con un fazzoletto rincorrendolo.

L'offerta non è gradita, Damiani s'allontana dalla donna pulendosi il viso con le mani.
"Vada via!" urla.
La giornalista che della sua tenacia è conosciuta rincorre per raggiungere.
"Si pulisca o dovrò scrivere un articolo su quanto sia rozzo l'ispettore di questa città!"dice con voce spezzata per la fatica della corsa.
Damiani si gira fulminando con lo sguardo la donna, la quale interrompe la tempesta pulendo il viso dell'uomo velocemente. " Ma cosa sta facendo ?", indispettito s'agita allontanando la testa ad ogni tocco di fazzoletto. "Stia zitto, è tutto sporco in viso", e l'ultima parola termina con uno sbuffo di lei.
L'ispettore è totalmente scioccato dall'azione appena compiuta della donna che non riesce neanche a proferir parola.

"Cosa c'è Damiani?" interrompe il silenzio la giornalista.
"Come si è permessa?", irrigidito dice.

La Viscardi lo precede nel passo e cambia discorso forse comprendendo l'azione inappropriata. 
"M-mi scusi, ci sono novità ?", l'ispettore sconcertato nello sguardo non comprende.
"Sul caso, intendo." definisce l'argomento la giornalista. 
"Pensavo volesse domandarmi di questioni personali, visto che si è presa così tante libertà oggi", dice l'ispettore un po' per deviare ma soprattutto per ferire. 
"Lei ha già visto il corpo della ragazza?", domanda la giornalista.
Non lascia tempo per la risposta che già formula un'altra domanda, "è stato un omicidio?", nel mentre spulcia nella borsa per trovare l'agenda e la penna.
Damiani lancia una piccola risata prima di rispondere " Cosa c'è, Conti non si è fatto vivo oggi?", la giornalista si blocca al click della penna pronta a scrivere.



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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20 ⏰

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