🍰Taehyung🌻

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Non busso. Di solito non lo faccio, perché cambiare.
Sono le sei e trenta e non sono mai stato più sveglio di così.
Digito velocemente il codice ed entro, mi chiudo la porta alle spalle sperando di fare piano; il bianco totale in questo attico quasi mi infastidice gli occhi.
L'uomo biondo è appoggiato mollemente al bancone della cucina e, solo con i boxer addosso, sorseggia il suo americano dalla mia tazza preferita.

Come osa?

Vorrei poter dire di non avere un macigno sullo stomaco, ma non è così.
È il fotografo.
Quello che ha scattato tutta la campagna pubblicitaria di Calvin Klein.
Sono ancora sconvolto dalla bellezza di quelle foto e la stupidità del mio migliore amico che invece ha dei gusti di merda se si parla di partner.
Saranno anche dei geni indiscussi al lavoro, ma nella vita privata fanno davvero pena.
Cosa ci trovi in questo tizio allampanato, me lo chiedo tutti i giorni da qualche settimana a questa parte.

"Quando la finirai di piombare qui ad orari improbabili?"

Ed eccolo lì infatti.
Cosa vuole?
È più di un mese che io e Jungkookie tutte le mattine ci alziamo presto per andare ad allenarci in palestra.
Il servizio militare mio malgrado inizierà a breve e se davvero voglio far parte dei corpi speciali, devo rendere altrettanto forte, il mio di corpo.
E Jungkook mi sta aiutando. Tanto.

"Jungkook è sveglio?"

"Non sono affari tuoi..
Comunque ti ho fatto una domanda..
Hai finito di fare lo stalker innamorato venendo quì tutte le mattine?
Kook è troppo buono con te, immagino che tu gli faccia troppa pena.. sennò non si spiega.."

Stringo le chiavi del mio suv in pugno, e se vado avanti così penso che gliele spaccherò in faccia ma, facendo un sospiro profondo, molto profondo, conto fino a cento e non gli rispondo nemmeno.
Sistemo il caffè e le ciambelle sul ripiano del tavolo pensando alla prima volta che ho visto Jungkook.
Quegl'occhioni da cerbiatto spaurito che ancora oggi mi fanno stringere il cuore.
Aveva quattordici anni ed io sedici, siamo entrati a far parte del gruppo quasi nello stesso periodo, anche se mi hanno tenuto nascosto fino al duemilaquattordici.
Devo essermi innamorato di lui proprio in quel momento anche se non lo sapevo, la voglia di stringerlo forte, per i primi anni l'ho scambiata per fratellanza, amicizia, non sò se mi spiego. Era voglia di proteggerlo da tutto quel marasma di avvenimenti che ci facevano crollare insieme sul divano, stravolti.
Da qualche anno a questa parte invece le cose sono cambiate. Per me almeno.
Non riesco più a guardarlo come un semplice fratello o un amico.
Sopratutto da quando non disdegna il sesso maschile.
E mi sento tremendamente in colpa.
Faccio il possibile per far finta di niente e per adesso a parte sentirmi un maniaco sessuale quando lo vedo sudato a fare le flessioni, con quei muscoli scintillanti sotto i neon della palestra di Hibe o di casa sua, reggo bene il colpo.
O almeno lo pensavo prima di questa uscita infelice del coglione che è pronto a dire altro, a quanto pare.

"Quindi V, hai capito che devi stare lontano dal mio ragazzo oppure no?"

..Oh cazzo. Ora si che mi girano le palle..

"Il tuo ragazzo" mimo le virgolette per farmi capire meglio "è il mio migliore amico da più di dieci anni, non sarai di certo tu a dirmi come devo comportarmi con lui.."

Alza le spalle con noncuranza mentre appoggia la tazza nel lavandino senza nemmeno lavarla e si avvicina per continuare la sua inutile crociata contro di me.
Ovviamente lui non sà che è Jungkook che tiene pulita e in ordine casa, sennò non oserebbe. Jungkookie non ha la donna delle pulizie, sopratutto adesso che siamo in pausa per i nostri progetti solisti e il militare imminente.

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