Capitolo 3

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"Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare." Paulo Coelho

Amber

Mi sono fottuta il cervello, ripeto a me stessa.

Da quando questa storia con Ethan è iniziata, così per un semplice gioco, mi sento viva come non mai. I miei genitori pensano che sia sbagliato ma io credo di esserne innamorata e non posso più reprimere i miei sentimenti. So per certo che anche lui prova le stesse cose. Non so dargli ancora un nome, non so se sia attrazione, voglia di trasgredire o vero amore, ma i suoi baci, i suoi abbracci, sono pieni di passione, sento quanto mi desidera e ogni volta che mi guarda mi fa sentire come se avesse visto la cosa più bella al mondo. Tutto è diventato meraviglioso. Come questo istante: io, distesa sul letto, completamente nuda, con accanto il ragazzo più sexy che abbia mai conosciuto, sembra un modello da copertina di GQ. È qui con me, per me, ed è stato mio tutta la notte! Oggi non c'è scuola e abbiamo deciso di rimanere a letto fino a tardi. Non so dove mi porterà questa storia ma voglio viverla appieno, null'altro importa se non poter ammirare all'infinito questi occhi meravigliosi.

«Buongiorno, amore» dice lasciandomi un bacio a fior di labbra. «Perché mi fissi? Qualcosa non va?»

Non posso farne a meno, questi muscoli ben definiti mi mandano in pappa il cervello. E il suo sguardo da cattivo ragazzo mi eccita da morire. Ogni volta che mi chiama in quel modo rischio un infarto.

«Perché sei bellissimo» esclamo arrossendo come un peperone.

Credo che i miei occhi in questo momento siano a forma di cuoricini.

«Tu sei bellissima» ribatte con un sorriso che potrebbe appiccare un incendio.

Le sue iridi scrutano ogni centimetro del mio corpo, ormai suo. Come una parola d'ordine, l'eccitazione scatta a mille. Gli salto addosso mettendomi a cavalcioni su di lui e inizio a baciarlo. La voglia che ho di queste labbra non avrà mai fine, le desidero sempre di più. Voglio eccitarlo, scatenargli una libido che solo io posso soddisfare.

«Così ti metti nei guai lo sai?» Ribatte rispondendo al mio ardore in egual modo. Mi posiziono meglio sul suo corpo fino a strusciare il mio sesso contro la sua erezione.

«Amo il pericolo» sussurro mordicchiando e succhiandogli il collo. Credo di aver raggiunto il mio intento, perché i suoi occhi bramano improvvisamente sesso, la fame lo assale. È tutto così veloce, con un gesto repentino mi trovo sdraiata a pancia in giù, con il sedere in bella mostra.

«Mmm, piccola, non sai che voglia che ho di esplorare ogni parte di te» sussurra strofinando la sua erezione contro di me, mentre le sue mani arrivano al seno, lo strizzano e lo massaggiano facendomi perdere la testa.

«L'hai già fatto prima?» Chiede mentre accarezza con un dito la mia piccola fessura.

«Solo una volta. Mi ha fatto troppo male e non l'ho più permesso» rispondo secca ricordando l'anno scorso con Peter, il ragazzo del quarto anno con cui ho avuto una semplice storiella di sesso. Diceva che ero troppo piccola per presentarmi come la sua ragazza, eppure quando mi usava per i suoi piaceri andavo più che bene! Al solo pensiero mi sale la rabbia. Ma adesso c'è Ethan nella mia vita, nessuno può competere con lui.

«Non dirmi che è stato quel coglione di Peter, perché giuro su Dio che lo massacro di botte e...»

Lo interrompo sollevandomi per appoggiare la mia guancia alla sua.

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