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La sveglia suona, allungo il braccio per spegnerla, con la mano iniziai a cercarla, dopo quattro tentativi a vuoto, la beccai
SILENZIO, PARADISO.
«Luke alzati.»
Come non detto
«Vattene, voglio dormire.» Mi misi il cuscino in faccia visto che ha avuto la brillante idea di aprire le persiane.
«No, ora ti alzi, ti alzi, ti vesti, porti tua sorella e poi fili a scuola.» Disse togliendomi il cuscino dopodiché uscì dalla stanza ed io chiusi gli occhi a causa del sonno.
Altri cinque minuti posso permettermeli.
«LUKE MUOVI Il CULO!»
Come non detto p.2.
Decisi di alzarmi così mia madre non mi avrebbe rotto, indossai le prime cose che trovai nell'armadio e scesi in cucina, presi una tazza e ci versai del caffè poi, mi andai a sedere.
«Non dormire sugli allori, farai tardi» esordì lei entrando in cucina. Il rumore dei suoi tacchi mi fece venire mal di testa.
«Fammi capire? In questa casa esisto solo io? Perché non vai a rompere le palle a Olivia?» Perché doveva stressare me? Non ha me solo come figlio, ha anche una figlia.
«A differenza tua, lei è già pronta che ti aspetta.»
«Posso prendere il caffè in santa pace?» chiesi
«Lo puoi prendere purché tu ti muova, non farle fare tardi.»
«Bevo il caffè e vado» detto questo, Prese le ultime cose che le servivano e uscì ricordandomi che avrei dovuto dare da bere all'orchidea che ancora doveva sbocciare sul davanzale quando tornavo da scuola e andò al lavoro, io finì il caffè e poi salì in camera, presi il telefono e indossai la giacca, scesi le scale e mi diressi verso la chioma bionda seduta sul divano.
«Ehi bionda, andiamo» mi sorella si alzò dal divano e mi seguì.
Salimmo nella mia Dodge Charger e la prima cosa che feci fu quella di mettere The Weeknd a tutto volume.
«Allora, hai dormito bene? Hai ancora gli incubi?» Chiesi alla mia sorellina mentre mettevo in moto.
«Si, ho dormito bene, senza incubi o cose varie, te hai dormito bene?» Chiese lei.
«Come al solito».
«Mhh, la mamma mi ha detto che ieri hai iniziato ad andare da uno psicologo, com'è andata?» Le chiesi titubante. Far agitare Liv era l'ultima cosa che avrei voluto fare.
