Le altre lezioni con il prof Caneva erano state tranquille rispetto alle prime, non entrava più negli spogliatoi e ci faceva bere quando volevamo. Non ho ancora capito cosa significavano quei sogni, anche perchè era "normale" adesso. Era il fato che mi voleva mandare un messaggio? Non credo. Adesso non avevo più paura di lui, quando entrava in classe era come se entrasse un prof comune, quando lo incontravo in giro, facevo finta di niente comunque ma non scappavo e quando lo sognavo, era perchè immaginavo la scuola.
Non avevo più incubi e di questo ne ero felice, però un giorno mi capitò di sognarlo, ma questa volta in un sogno romantico, eravamo su una gondola a Venezia, non sapevo neanche come ci fossimo trovati sospesi su un fiume, sull'acqua galleggiavano fiori rosa, c'erano candele appoggiate sui lati della barca e poi davanti a me, c'era lui, in camicia e cravatta che mi disse con la sua voce roca: <<L'età è solo un numero, e l'amore non ha età>> dopo mi prese per la schiena mi portò verso di lui e mi diede un bacio sulla guancia <<Se vuoi>> altro bacio <<possiamo.....>>. E lì mi svegliai, come volevo che quella frase fosse finita, ma la sveglia l'aveva interrotta....
Mi alzai, andai verso la cucina e feci colazione ancora mezza addormentata; mi truccai; mi vestì e andai a scuola. Il martedì è il giorno più stressante, sopprattutto per arte, con il prof Guerra era noiosissima, continuava a lamentarsi. Menomale che ormai le sue due ore erano finite, non lo sopporto più...
Finita la scuola andai a casa, mangiai e mi misi a fare i compiti, per fortuna ne avevo pochi. DIN messaggio da Alessia C. : Ehi come va? Domenica stiamo insieme per la festa del paese?
Dafhne: Si si va bene, c'è qualcun'altro?
Alessia C. : Si c'è il mio miglire amico Leonardo
Dafhne: Ok a domenica! <3
Tornai a fare i compiti e dopo mi misi nel letto a leggere... Dopo ben 2 ore di lettura ero stanca, quindi decisi di andare a fare una passeggiata con Johnny, il mio cane. Presi pettorina e guinzaglio, glieli mettei e uscimmo di casa. Mentre passeggiavo pensavo a come potesse finire quella frase, se vuoi possiamo uscire insieme? NAH, se vuoi possiamo cenare insieme? NAH, se vuoi possiamo fidanzarci in segreto? Non me lo chiederebbe mai....
Arrivati a casa mi precipitai in cucina per bere, aprì il frigo, presi la bottiglia d'acqua frizzante e la portai in camera.
Mi resi conto che erano le 19:00 e quindi dovevo andare a preparare la cena visto che i miei arrivavano con mio fratello Diego alle 19:30 e volevano pronta la cena sul tavolo...
Preparai della pasta con il tonno, una cosa semplice, non perchè io non sappia cucinare ma per il semplice fatto che non avevo voglia di fare niente...Mercoledì e giovedì furono tranquilli anche nell'ambito: sogni. Era giovedì sera e speravo di sognare l'ultimo pezzo di frase, quindi, andai a letto presto, verso le 21.30.
Mi prese per la schiena mi portò verso di lui e mi diede un bacio sulla guancia <<Se vuoi>> altro bacio <<possiamo.....>> altro bacio <<fidanzarci in segereto>> altro bacio. Io diventai rosso fuoco e non sapevo che dire <<Devi solo dirmi si o no, principessa...>> <<Io....io dico...io dico di si>>.
Mi svegliai, con un sorriso stampato sulla faccia e incredula. Anche se era un sogno, non mi importava, se il fato avesse voluto sarebbe arrivato anche a lui un messaggio.
La mattina ero impaziente di vedere il prof Caneva. Finalmente arrivarono le 12.00 e lui entrò in classe con il suo solito stile attezzoso <<Oggi prima di andare in palestra vi spiego cosa faremo>> tutti in coro rispondemmo <<Ok>> e lui inziò a spiegare il salto in alto e in lungo, mentre parlava lo osservavo con le mani che mi tenevano il mento e gli occhi a cuoricino. <<Adesso possiamo andare in palestra>> preparai lo zaino e andai in palestra, sempre in compagnia di Nicole, Isabella e Alessia. Dopo aver cambiato le scarpe iniziammo a correre mentre lui disponeva i materassi. Dopo che i 3 minuti più faticosi di tutte le 2 ore iniziammo con i salti, ogni volta che ne facevo uno mi diceva: Brava! Giusto! Esatto!, quando agli altri non diceva niente anche se lo facevano giusto. Al terzo esercizio mi mise le sue grandi mani sulle mie piccole spalle e lì sentì un brivido passare dalla testa ai piedi, madonna quanto era alto rispetto a me che sono 1.49...
Dopo ci fece fare degli esercizi sul salto in lungo e io saltai un pò dopo i cinesi e allora lui scherzoso disse <<Hai fatto 2.90m ma devo toglierti quei 10cm visto che non ti sei fermata, quindi...2.80m>> facendo quel sorriso da malessere che ti fa venire le farfalle nello stomaco.Dopo lezione andai a casa tutta felice sperando di sognarlo un'altra volta...
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Don't forget me
ChickLitIl loro primo incontro è stato da professore e studentessa ma non avrebbero mai potuto funzionare. Ma il destino è imprevedibile e cosa succederà quando anni dopo si rivedranno...