Capitolo 1: La Conoscenza

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Ammetto che quando so di dover conoscere qualcuno di nuovo ho paura, ho paura che non mi possano accettare, ho paura che mi giudicheranno, insomma ho paura di conoscere una persona che sia diverso da me, però fortunatamente esiste qualcuno che non giudica e accetta ed ecco perché racconterò l'esperienza di Dafne.

Dafne era una ragazza di 16 anni con una vita molto sfortunata per la sua giovane età, l'anno prima venne violentata dal suo migliore amico con la quale condivideva tutta la sua vita.
Da quel momento in poi la ragazza non uscì più di casa per mancanza di fiducia anche contro se stessa.
Lei al suo migliore amico (Mirko) diede tutta se stessa.
Dafne non aveva più amici, andava a scuola tutta coperta, non usciva di casa e non si fidava più neanche dei suoi genitori (Enrico e Maria) che erano disperati per la situazione della figlia per questo cercarono al lungo un modo per rimediare a tutto quello che stava succedendo alla figlia.

Un giorno i genitori di Dafne stavano passeggiando per strada finché non incontrarono un cucciolo di Golden Retriever per strada, non aveva neanche 2 mesi.
Maria: Enrico guarda, un cucciolo. Sembra affamato, diamogli qualcosa da mangiare.
Enrico diede un po' di pane a quell'anima innocente e se lo portarono con sé.
Dopo diverso tempo che stavano cercando una soluzione. Enrico e Maria l'avevano travata e così dopo aver vaccinato e sverminato il cucciolo fecero un regalo a Dafne.
Maria:Dafne, tesoro vieni un secondo, io e tuo padre dobbiamo parlarti.
Dafne: Cosa c'è? Cos' è questa scatola?
Enrico: È un regalo.
Dafne quando aprì la scatola si ritrovò davanti un musetto umido di un cagnolino la quale non sapeva se fosse maschio o femmina.
Dafne: Cos'è?
Maria: Un cane tesoro
Dafne: Lo so, lo vedo. Intendo perché?
Enrico: Io e tua madre abbiamo pensato che un cucciolo ti farà bene, è una femmina.
Dafne: E adesso che fine farà questo cucciolo? Perché prendete sempre decisioni affrettate? Non sapete parlarmene? Io questo cane non lo voglio.
Dafne se ne andò e sbattette la porta di camera sua.
Una settimana dopo
Dafne ormai si era abituata alla presenza di un cane in casa sua anche se ancora doveva toccarla per scoprire la morbidezza del suo pelo, finché una sera non lo fece.
In giardino
Dafne si trovava in giardino che stava ammirando le stelle e la luna quando improvvisamente non si sentì tirare i pantaloni, quando si giró scoprì che era la cucciola e che voleva giocare con la pallina.
Dafne: Chi è che mi- Cosa c'è piccolina? Vuoi la pallina? Vai a riprenderla.
Dafne le lanció la pallina e si sedette sulla panchina che poi venne accompagnata dalla cucciola che stava ammirando anche lei la luna.
Dafne: Mi segui ovunque? Ti piace la luna vero? Ti chiameró così, Luna, ti piace?
Luna abbaiò per annuire.

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