Capitolo 1 - Who is he?

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"The only reason why there is change
is because of chaos."
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M A R I K A𝒹𝓊𝑒 𝒶𝓃𝓃𝒾 𝒹𝑜𝓅𝑜

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M A R I K A
𝒹𝓊𝑒 𝒶𝓃𝓃𝒾 𝒹𝑜𝓅𝑜

«Lasciami stare!» urlai, cercando di dimenarmi dalla sua stretta ferrea e possente. «Levati di dosso!» continuai, ma il dolore della sua mano stretta sulla mia nuca era così forte da farmi mancare il fiato.

Debole.

Ero debole, come sempre.

Non sarei riuscita a scappare nemmeno questa volta.

Caddi all'indietro quando lui mi tirò un pugno in faccia, facendomi sbattere il fondoschiena contro il tavolino costoso del soggiorno.

Sentii i pezzi di vetro conficcarsi nelle mie braccia, e mi trattenni dall'urlare dal dolore. Se lo avessi fatto, lui avrebbe solamente aumentato la dose.

Ed io non ero sicura che sarei riuscita a sopravvivere anche questa volta. Non reggevo quasi più.

«Quando pensavi di dirmelo, eh?» mi strinse il collo tra le mani, portando i nostri visi a pochi centimetri di distanza. «Allora? Ti hanno morso la lingua?»

L'odore di alcol che riuscivo a percepire dal suo alito mi fece rabbrividire. Ma quanto aveva bevuto?

«Ti prego, stai fraintendendo.»

Non mi resi nemmeno conto di star sanguinando fino a quando non me lo fece notare lui. «Guardati, una stupida ragazzina debole ed insignificante, adesso sanguini pure? Ti ho appena sfiorata.»

Mi "sfiori" da quando avevo cinque anni,
ed ho sanguinato ogni dannata volta.

Piegai leggermente la testa, cercando di far smettere il dolore lancinante che mi colpiva la nuca, ma in risposta ottenni solo lo scrocchio delle mie ossa.

Serrò la mascella. «Sei patetica, una cagna da compagnia, ecco quello che sei per lui! Scommetto che dopo essersi scopato una di quelle troie viziate che frequenta viene da te per pietà.»

La mia testa si girò verso destra, la guancia bruciava a causa dello schiaffo che mi aveva appena dato.

Il mio cuore si spezzò. Di nuovo.

«Ti prego papà, basta» implorai, mentre lacrime iniziavano a scorrere lungo le mie guance, prima di cadere sul pavimento.

Sei debole, Marika. Lo sei sempre stata.

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