Capitolo 2 - Grief

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"Marika and Blake were two very different
people who fell deeply in love. Too deep.
So deep that they would do anything.
Even kill someone. And they did.
They killed each other."
-

M A R I K A

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M A R I K A

Questo mondo era pieno di persone egoiste e crudeli,
e avevo promesso a me stessa più volta che non sarei mai diventata una di loro. Volevo rimanere semplice.

Volevo mantenere i miei ideali, le mie teorie e le stesse convinzioni a cui credevo fermamente da quando ero solo una bambina.

Non ero mai stata totalmente innocente, lo ammettevo. Ero una piccola combina guai.

Ma se c'era qualcosa che mia madre mi aveva insegnato erano proprio il rispetto, l'empatia verso i sentimenti altrui, e la voglia di migliorare.

Rispetto, educazione e costanza. Era questo ciò che contraddistingueva la famiglia Monroe dalle altre.

Ma purtroppo, avevo realizzato che non si poteva avere tutto dalla vita. In realtà, dopo la morte di mio padre, era uscito fuori che ero sempre stata esattamente quello che non avevo mai voluto.

Quello che mia madre non avrebbe mai voluto.

Erano passate due settimane da quando si era tenuto il funerale di Jack Monroe, sì, mio padre.

Erano anche passate due settimane dal momento in cui avevo visto mio fratello circondato da assistenti sociali. Infondo io ero ancora minorenne, e a quanto pareva mi ritenevano tutti troppo inesperta per prendersi cura di un bambino che si portava dentro traumi del genere. Come se io non tenessi gli stessi.

Meglio di chiunque altro, io ero l'unica che poteva comprendere Thomas al meglio. Ma le forze dell'ordine non erano dalla mia parte.

Mi avevano persino indagata perché credevano centrassi qualcosa con la morte di nostro padre.

Insomma, una persona esterna poteva pensare che le circostanze fossero perfette: la figlia, vittima di violenza domestica, che dopo l'ennesima aggressione si ribella al padre uccidendolo ferocemente.

Non negavo il fatto che fossi sollevata dalla sua morte, anzi, ne ero più felice che altro. Ma da un lato, mi sentivo in colpa. Era pur sempre mio padre.

Non si era mai comportato da tale, non mi aveva mai dimostrato un briciolo d'affetto, non aveva mai trattato bene sua moglie nemmeno quando era su un letto d'ospedale. Ma in ogni circostanza, era il suo sangue quello che scorreva nelle mie vene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21 ⏰

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