divenire

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La data di domani segna l'inizio del mese di Giugno e Manuel se ne rende conto solo grazie ad un passivo e noioso scrolling su Instagram, mentre attende che il suo ragazzo finisca la sua seduta settimanale con la psicologa. E' diventata un'abitudine non detta o prevista, quella di accompagnarlo ogni venerdì pomeriggio allo studio della Dott.ssa AnnaChiara, situato in pieno centro; abitudine nata da un casuale 'pure parcheggiare una vespa è diventato impossibile a Roma' di Simone, e finita con Manuel che ogni venerdì dopo pranzo lo aspetta in sella alla sua moto per accompagnarlo, aspettarlo, per poi abbracciarlo, baciarlo. E tornare a casa insieme.

Quel giorno, un posto dove parcheggiare legalmente la sua moto lo aveva miracolosamente trovato, e quindi ne aveva approfittato per fare due passi per le vie del centro di Roma. Con un'ora scarsa di tempo a disposizione, si era diretto verso una piazzetta nascosta tra gli edifici, ancora rimasta segreta agli occhi degli innumerevoli turisti presenti in quel periodo nella capitale; e difatti aveva trovato solo un paio di anziani del luogo seduti su una delle tre panchine disposte a cornice, intenti in un'animata discussione fatta di gesti.

Ed è così che adesso si trova seduto su una di quelle panchine, a scorrere il pollice sulle varie immagini offerte dagli account che lui stesso segue senza nemmeno guardare, perché niente sembra attirare la sua attenzione. Si sposta sulla pagina explorer, sperando che l'algoritmo gli offra qualcosa di più interessante, e così succede. E' la terza foto, quella che appare in alto all'angolo destro dello schermo, a catturarlo: ritrae un ragazzo con la bandiera arcobaleno avvolta sulle sue spalle, ed un grande -1 al centro dell'immagine.

Giugno è il Pride Month.

Ammette a se stesso di non averci pensato prima, ed un po' si sente in colpa. Ma tra le ultime interrogazioni per cercare di recuperare latino e matematica, la pressione dell'esame di maturità sempre più vicino, e Simone.. di spazio per altri pensieri non ne ha avuto molto negli ultimi mesi.

Apre subito la pagina Google e digita Pride Roma: 15 Giugno è la data che appare, immediata e quasi ovvia, e che sembra invitarlo ufficialmente alla parata che colorerà di arcobaleno le strade della sua città il prossimo mese.

Ha mille domande, mille pensieri, mille dubbi che improvvisamente affollano la sua mente, si spingono tra di loro, si urtano, si schiacciano per prevalere l'uno sull'altro nel tentativo di trovare risposte.

Vorrebbe mandare subito un messaggio a Chicca ma il suono della sveglia sul telefono lo riporta alla realtà, comunicandogli che il tempo è scaduto e che Simone sta per uscire dallo studio della psicologa. Preme velocemente stop sullo schermo, si alza e scivola il telefono nella tasca posteriore dei suoi jeans. Torna indietro sui suoi passi, cammina rapido senza guardarsi intorno, impaziente di tornare dal suo ragazzo e dimenticare le incertezze degli ultimi minuti.


***


"Secondo voi Simone ce vole annà? Al Pride, dico."
L'insicurezza nella voce di Manuel fa sorridere Chicca, che lo guarda con tenerezza dall'altro lato del piccolo tavolino da bar a cui si trovano seduti, insieme a Matteo. E' una serata tra amici, voluta e richiesta da Manuel con un'onestà senza precedenti, e tutti e tre sanno il motivo di tanta urgenza.

"Dovresti chiederglielo," Chicca gli risponde, "Solo così puoi saperlo."

Manuel beve un sorso di birra e sospira, "Ammazza che aiuto, Chì."

"Dimme te se c'è un altro modo pe' scoprirlo," il tono è ovvio, un mezzo sorriso le appare sulle labbra.

"Ma anche gli etero possono andare?" chiede Matteo, ignorando completamente il discorso in atto. Manuel sembra non averlo sentito, troppo intento a fissare il fondo del bicchiere di birra ormai vuoto.

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