Su una sporgenza rocciosa si erge un albero di pesco perennemente in fiore, le cui radici si intrecciano con la storia stessa della terra. Non è un semplice albero, ma la dimora di uno spirito millenario, un'entità che ha osservato pigramente il pas...
In una soleggiata giornata di inizio estate il Tempio dell'Aurora era un brulicare di attività. Liang Wei e Làn Sé, come tutti i residenti del tempio dai servitori ai monaci, erano indaffarati con i preparativi per la celebrazione del solstizio d'estate. La celebrazione stagionale che ogni anno si teneva in un luogo di coltivazione differente, e che quell'anno spettava a loro ospitare.
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Le porte di legno scolpite erano spalancate. Servitori sudati e ansimanti tiravano i carretti carichi di bauli e mercanzie, provvigioni e altre cose che gli ospiti per tradizione portavano in dono al tempio che ospitava la celebrazione. Le loro vesti e i loro volti riflettevano la fatica del tragitto. Alcuni cultori del tempio ne accoglievano altri nel cortile all'ingresso. Vestiti con abiti dai colori vivaci si radunavano a gruppetti discutendo e confrontandosi sul lungo viaggio e sul panorama. Uno di loro, un uomo di mezza età dall'aria gentile era il Maestro Li, assieme a Ren Chou era un altro fiore all'occhiello del Tempio dell'Aurora. Si staccò dal gruppo per andare incontro ad un carretto che faticava a percorrere l'ultimo tratto di strada in salita, dove un uomo grassoccio e sudato stava seduto su una pila di bauli. Si sventolava con un ventaglio di seta, cercando di alleviare la calura. Il viso del suo servitore era paonazzo e grondante, testimonianza della sua lotta contro il peso del carico. « Più veloce!» gridò al poverino esausto.
Il Maestro Li scrutò l'uomo « Chi è?» chiese con voce tagliente al delegato che stava gestendo l'ingresso degli ospiti « è il Maestro d'Arte Feng, arriva dal nord, per conto del Tempio di Giada! » disse l'uomo accennando un inchino.
« Perché non chiedete direttamente a me! Sono Maestro Feng! La tua fama ti precede e oscura quella di noi altri Maestro Li! » rispose cercando di apparire dignitoso, nonostante il sudore che gli imperlava le guance. « Sono un esperto di preziosi antichi e ho viaggiato per giorni portando questi doni al tempio!».
Maestro Li alzò un sopracciglio « Quindi state li sdraiato per proteggerli, non perché avete bisogno di riposare su di loro? »
Maestro Feng sorrise mostrando i denti ingialliti fingendo di non cogliere il sarcasmo « Oh, Maestro Li, questi bauli sono vuoti. Contengono solo paglia e sassi. Per ingannare i ladri! I veri tesori sono nascosti altrove...» disse sussurrando, e indicò un piccolo baule di legno vicino a lui « questo è il mio... ...Contributo personale!»
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