La serata si sta facendo sempre più fredda, troppo per me, considerando che indosso una tutina con la scollatura sulla schiena. Accidenti, lo sapevo che avrei dovuto portarmi una giacca o per lo meno un foulard per coprirmi. Ma non importa, a riscaldarmi adesso è la rabbia che provo per Pin. Quella discola mi ha provocata per tutta la cena, con quel suo sorriso da bad girl mentre riservava avance a Khun Khua.
"No, no, Anil, non pensare a quanto sia affascinante, deve pagarla per come ti ha fatta ingelosire. Ora vai e le parli".
È questo che mi dico mentre mi avvio verso casa per chiarire quello che è successo.Mi avvio verso la villa al mare dove abbiamo deciso di passare le vacanze. Hua Hin ha davvero delle spiagge stupende. La brezza serale mi accarezza la pelle e rinfresca le mie guance. Prima di avere un confronto con lei mi avvicino alla spiaggia, per respirare l'aria marina e darmi coraggio. Sì, il mare è sempre stato fonte di sicurezza, coraggio e tranquillità per me.
Mentre mi avvicino al bagnasciuga intravedo una sagoma.
Mi avvicino e la vedo, la riconosco, è Pin.
Sentendo i rumori dei miei passi si gira e mi guarda ancora con quel sorrisetto provocatorio."Teerak?! Che ci fai qui? Pensavo fossi già in camera tua"
"Pin, non mi puoi chiamare così, non in questo momento!"
Dopo qualche scambio di sguardi, i suoi perplessi e i miei cagneschi, riprendo a parlare.
"Comunque, stavo venendo in camera per parlarti, ma dato che sei qui ne approfitto."
Il vento vicino al mare è sempre più forte e comincio a tremare per il freddo, o forse sono le mie emozioni a farmi tremare.
"Anil, stai tremando, prendi il mio golfino" disse Pin iniziando a togliersi una manica.
"Dallo a Khun Khua il tuo golfino, posso anche farne a meno" le dico con tono fermo per poi avviarmi verso il piazzale del palazzo, pentendomi di quanto detto al solo pensiero che quello lì possa avere qualcosa che appartiene alla mia Pin.
Pin, dopo una piccola corsetta per raggiungermi, appoggia il suo golfino sulle mie spalle, golfino pieno del suo profumo che inebria i miei sensi.
"Grazie, ma questo non cambia il fatto che io sia arrabbiata con te!" dico in tono arrabbiato tanto che lei si avvicina per accarezzarmi la guancia per tranquillizzarmi. Contatto che, a malincuore, interrompo dopo pochi secondi.
"Pin, quello che hai fatto non è stato giusto. Mi hai provocata e ti sei presa gioco di me per tutta la cena" le dico per poi distogliere lo sguardo e incrociare le braccia.
"Teerak, ma di cosa parli?"
"Sei stata per tutta la sera appiccicata a quel viscido di Khua! Vi siete scambiati il cibo, vi siete riempiti i bicchieri, poco mancava che lo imboccavi pure! Lo sai che quello pende dalle tue labbra e tu stai al suo gioco illudendolo."
Mi rendo conto di quanto possa sembrare stupido quello che sto dicendo.
"Non ti ho provocata, semplicemente sono una donna di buoni costumi. Ho sempre fatto così con Khua, ci punzecchiamo ma per gioco. Sai che ai miei occhi esisti solo tu, Anil."
Le sue mani si avvicinano al mio viso.
"Oh, la mia piccola si è ingelosita..." mi sussurra dolcemente all'orecchio mentre una sua mano mi accarezza la guancia.
Resto ferma come un sasso, sia perché il suo sussurro all'orecchio mi destabilizza sia perché non so cosa dire, mi sento una stupida. Accenno un sorriso e torno in me.
La mia mano sinistra scende sul suo corpo fino a cingerle la vita, e la avvicino a me con un movimento rapido, deciso e allo stesso tempo delicato. Con la mano destra le tocco le natiche. Un brivido la attraversa lungo tutto il corpo, lo percepisco.
Comincio a baciarle dolcemente la guancia, per poi baciarle e succhiarle il lobo dell'orecchio, per poi scendere infine a darle piccoli baci sul collo, la sento tremare ad ogni bacio.
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Ho freddo, Pin | Freenbecky
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