🔵Angolo Videogiochi🔵Masque parla di: Brothers - A tale of two sons

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Genere: Avventura
Anno di uscita: 2013 - 2024 Remake
Tipologia: Co-Op / Singolo
Sviluppatore: Starbreeze Studios AB
Editore: 505 Games


Dopo tanto tempo, eccomi quaaaaa! Questa è una recensione brevisssssssssssima! Non perché me ne sia completamente dimenticata ma è perché il gioco è moooooolto breve e c'è veramente poco da raccontare, e quel poco non posso perché... hey! Ve lo spiegherò più avanti!

"Catapultati in un mondo fantastico dove creature, mostri, troll e giganti e torri incantate coesistono in uno stesso universo, due fratelli senza nome, di cui un fratello maggiore ed uno minore, devono trovare una cura, nel minor tempo possibile, per il loro padre gravemente malato.

Già segnati da un'orribile tragedia della perdita della loro madre affogata in mare in tempesta, i due fratelli viaggeranno per le montagne e luoghi inesplorati alla ricerca dell'elixir contenuto in un enorme albero imparando a collaborare insieme e a condividere un'avventura mista tra il macabro e il magico."

Dai colori accesi e vivaci, dalla cooperatività dei giocatori con un unico controller nelle mani Brothers: A Tale of Two Sons risulta essere un'esperienza breve ma intensissima.
Il gioco ha una durata di pochissime ore per essere completato, contate personalmente almeno 3/4 ore complessive, (ma se volete anche TUTTI gli achievements almeno 5/6 ore abbondanti), semplice e lineare; da una buonissima giocabilità e rapidità.

Il gioco possiede una visuale dall'alto per tutta l'avventura, che personalmente non mi ha dato alcun fastidio, i fratelli sono divisi nei seguenti ruoli: il più piccolo riesce ad imbucarsi in posti anguisti e stretti, risultando molto agile, mentre il fratello maggiore contribuisce il suo aiuto nel sollevare, spingere e azionare macchine più pesanti.

L'inizio dell'avventura si presenta quasi come se si stesse raccontando una fiaba ma che poi, avvicinandosi sempre più verso la meta, i colori del gioco si incupiscono e si trasforma in un racconto dai toni dark e sanguinosi dove il tema della perdita comincia a manifestarsi.
I due fratelli non hanno un linguaggio, parlano a suoni e a gesti un po' come il modello di The Sims. Ma malgrado il sonoro e le voci mancanti, il gioco è toccante e intenso di cui verso il finale, i giocatori rimarranno sorpresi per il colpo di scena...


Riusciranno mai a salvare il loro padre?


In poche parole la trama del gioco è molto limpida: è un semplice viaggio, guidato e lineare. I personaggi anche se non parlano riescono a trasmettere benissimo le loro emozioni e i loro stati d'animo affrontando i pericoli insieme e collaborando per risolvere i puzzle nelle varie aree di gioco regalando anche al giocatore, momenti di ilarità.

I tasti sono pochissimi da premere, sono tra il R1-L1 e gli analogici per muoversi, A, B, X, Y (credo non so bene i tasti della Xbox ma ho il joystick della playstation) per premere tasti di uso comune come tornare indietro o afferrare qualcosa o accettare qualcosa.

Preferisco non narrarvi il finale perché secondo me merita di essere giocato, è molto breve e potreste benissimo finirlo anche da soli senza l'aiuto di un possibile vostro amico o familiare.

Semplicemente che giocare da soli, come ho provato io stessa, è un po' incasinato con il vostro cervello che cerca di capire come muoversi anche per l'altro personaggio :'D

Questo gioco è stato bellissimo, emozionante e toccante il finale anche se è di una cattiveria inaudita a mio parere per alcune cose che il gioco vi costringe a fare narrativamente parlando.

Non ho trovato intoppi o qualcosa di particolarmente negativo in questo gioco, forse è stata una rottura giocare da sola per appunto che le levette analogiche non riuscivo perfettamente a coordinarle nel modo giusto, ma niente di così eccezionale.

Mi sento di NON consigliarvi di acquistare il Remake uscito l'anno scorso, perché non cambia niente dall'originale se non la grafica e che hanno dato la possibilità di giocarlo anche in single-player.

Personalmente non mi è piaciuto nemmeno la "miglioria" perché di un gioco vivo e vivace come lo è l'originale, mi è sembrato più spento e cupo di quanto dovrebbe essere: anzi, secondo me con questa scelta hanno già dato un implicito del finale del gioco.

Angolo curiosità

Ne ho due:

- Il gioco, il remake in particolare, è stato sviluppato da un team italiano: Avantgarden.

- La big curiosità ahahahha
La storia di questo gioco e il "concept" dei protagonisti è stata un'incredibile fonte di ispirazione per lo studio francese Asobo che ha creato il loro primo gioco indipendente che oggi noi tutti conosciamo A Plague Tale. Questa affermazione e curiosità, l'ho individuata nel manuale "The Heart of A Plague Tale a Visual Making of" in francese che posseggo e custodisco gelosamente nella mia libreria xD

Ho dovuto recuperarlo per capire un po' come mai si sono ispirati anche a questo titolo in particolare e... ho capito tante cose su Amicia e Hugo :')

Voto finale: 4/5.

Non ha ottenuto il massimo perché beh, c'è stata una forzatura che avrei preferito non fare. Ma hey, lo scoprirete solo se vorrete giocarci!














Ps. Consiglio, mettetevi qualche pacchetto di fazzoletti da qualche parte xD

Detto questo, alla prossima recensione! Ciauuuuuu!

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