VICTOR L'INVESTIGATORE

la nuova avventura di Victor pt.2

La mattina seguente,dopo la mia solita routine,chiamai il mio capo chiedendogli qual'è la nuova missione,mi disse che dovevo andare a casa dei Costantino e che mi avrebbero detto tutto quanto loro,dopo di ché ci salutammo e scrissi ad Anastasia che doveva andare in quella casa e poi mi diressi in macchina.
Una volta arrivato, affiancato dalla mia collega entrammo nella casa,quando ci aprirono la porta trovammo una coppia,ci presentammo,ci iniziarono a spiegare la situazione.

"Per favore dovete trovare nostro figlio,è scappato con la sua fidanzata,siamo in pensiero per lui,quella ragazza non ci inspira fiducia." ci disse la donna difronte a me

"Ditemi il nome,dei luoghi di dove dovrebbe andare e ci dovete mostrare una sua foto" disse Anastasia

"Faremo del nostro meglio per trovare vostro figlio signori,stiate tranquilli,ci metteremo anche l'anima se serve" aggiunsi io,cercando di tranquillizare i signori Costantino,la signora Matilda andò in una camera per prendere una foto del ragazzo,nel frattempo prese in mano la parola Luca che ci dò delle informazioni sul figlio.

"Allora si chiama Michele,ha 17 anni e lui mi chiedeva sempre di fare un viaggio per New York,me lo diceva fin da quando aveva 6 anni,però lui vorrebbe viaggiare un po' tutto il mondo in generale,viaggiare è la sua più grande passione" disse poi arrivo Matilda con la foto,è un ragazzo alto ,occhi verdi,capelli mori mossi,magrolino,dopo ci salutiamo con i Costantino e ce ne andammo,

Quando uscimmo io e Anastasia ci metteremo d'accordo che saremmo andati a casa,preparato le valigie  e partiti per New York City all'istante,dopo circa un'ora ci incontrammo in aereo porto e nel mentre che aspettavamo il volo ne approfittiamo per conoscerci meglio,scoprì una cosa bella per me,cioè che non si stava frequentando con nessuno,non era fidanzata ne sposata,quindi potevo avere una possibilità di uscire con lei ,quando arrivò la chiamata del nostro volo salimmo sull'aereo,quando l'aereo atterrò era già notte fonda, quindi decidemmo di andare in hotel a riposare per il giorno seguente.