Un riflesso dei ricordi

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Stavo appoggiata sul letto, pronta per coricarmi, quando d'un tratto il mio sguardo volse oltre la ringhiera e scorse un riflesso. Lì in basso, dove la luce bacia la natura poco prima che essa venga avvolta dal buio, ammiravo il vento solleticare le fronde di un albero rigoglioso. Essendo estate, non c'era verde così fresco come quello dell'albero riflesso. Un riflesso vivido, sebbene a tratti offuscato dalla mia miopia. Era ben noto ai miei amici che i miei occhi fossero stanchi, forse da una vita passata, forse per la genetica dei quattr'occhi che scorreva nella mia famiglia. Ebbene, mai quanto ammirare una finestra mi portava a ricordare di dover indossare gli occhiali da vista.

Perché? Come potrei ammirare ciò che il Creatore, con così tanta maestria e cura, ha fatto senza una vista appropriata? Come potrei perdermi nei segreti, nei sogni e nelle speranze che occhi impauriti, fiduciosi o emozionati, possono nascondere nelle foglie di un albero così rigoglioso? Vedete, nel riflesso di tutto, di un albero alla finestra, si nasconde un mondo che per occhi poco lucidi come i miei sono luci del cielo nella notte più buia. È il rinfrescarsi di un'animo spento che d'improvviso s'infiamma alla vista di tanta bellezza. Sì, vedete, perché a un albero che vive così tanto non si può far altro che riservare ammirazione. Sopravvive al gelo dell'inverno, miete in autunno, rivive in primavera e splende in estate. 

 A un ciclo così lungo ed estenuante, aspettandosi nient'altro che le stesse piogge o veder le proprie amate foglie cadere al suolo e venir investite dall'uomo, chi di noi sopravvivrebbe? "Io!" una voce si fa largo tra la folla, "Io potrei, eccome". È la speranza a parlare. Ah, l'amorevole speranza di un cuore in primavera, che batte forte e coraggioso alla ricerca di nient'altro che una ragione per poter continuare a battere. Be', certo che il suo amore lo troverà e lo coltiverà nell'estate. L'autunno, ahimè, sarà causa di delusioni e risentimenti cui l'inverno potrà solo porre fine con un gelido addio. Ma la speranza non muore mai, finché il cuore continua a battere. 

Ah, eccola, la più virtuosa delle emozioni! La speranza di un cuore puro, giovane, che batte all'impazzata alla vista di una figura, un paio di occhi, un tratto riconoscibile –persino di un'ombra! Oh, che dolcezza –ma quanta amarezza– può la speranza covare nei cuori. Bisogna prestarle attenzione, perché da un momento all'altro potrebbe venir fuori e, incontrollata, combinare qualunque cosa! 

 È cautela di un cuore giovane prendersi cura di sé, al costo di perdere un po' di speranza alla volta pur di sopravvivere a questo tortuoso circolo vizioso. Ma se il cuore è già stato ingannato, se la breccia ha già tirato a segno, se c'incantiamo al solo mirare il suo sguardo –allora, e solo allora, la speranza non perderà tempo a tirarsi in ballo e cominciare a danzare. La speranza volteggia, rimbalza da un'emozione all'altra, altera la chimica delle nostre menti arrendevoli e ci consuma fino all'ultima goccia. 

Finché il cuore sarà pronto, vivo, a battere, allora la speranza divorerà, inghiottirà, ridurrà in cenere ogni briciolo della nostra mera esistenza pur di sopravvivere. È un gioco complicato, l'amore, ma non c'è gioco più vivo. 

Ed è così che, mirando dal riflesso della mia finestra, la rigogliosa chioma di un albero in estate, la mia mente viaggia al giorno in cui mirai per la prima volta i tuoi capelli. Indomabile la chioma, vispi ma profondi gli occhi, dolci le parole ma taglienti le azioni di un cuore così giovane divorato dalla speranza. Mi ero lasciata abbindolare da un'emozione tanto frivola pur di darci un'occasione, pur di sperare che tu fossi il lui che tanto avevo cercato, in lungo e in largo, in ogni angolo remoto della mia mente. La personificazione di ogni mio desiderio... ormai, distante. E quindi nulla, come un riflesso, mentre il buio si è impossessato di te, può farmi ricordare che ciò che sei stato lo sarai per sempre: una parte di me, nel bene e nel male.

Il silenzio dei poetiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora