I'm having his baby No, I'm not, but you should see your faces

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Mi sveglio lentamente, il chiarore del mattino filtra attraverso le tende della camera da letto. Sento il respiro regolare di Simone accanto a me, il suo calore familiare mi rassicura. Dall'altra parte, Dadda dorme ancora, il viso rilassato in un'espressione di pace che raramente vedo durante il giorno.

Con movimenti cauti, scivolo fuori dal letto, cercando di non svegliare i due. La stanza è avvolta in una quiete quasi sacrale, il silenzio rotto solo dal fruscio delle coperte e dal leggero cigolio del pavimento. Mi dirigo verso l'armadio, ma un pensiero mi ferma. Voltandomi, vedo la felpa di Simone gettata su una sedia. Con un sorriso affettuoso, la raccolgo e me la infilo. La morbidezza del tessuto e l'odore familiare mi confortano, facendomi sentire più sicura mentre affronto la mattina.

Mi dirigo verso il bagno per darmi una rinfrescata veloce, il viso stanco riflesso nello specchio. Le mani tremano leggermente mentre cerco di districare i capelli. Il pensiero che mi ha tormentato tutta la notte non vuole andarsene: devo sapere, devo essere sicura.

Prendo le chiavi della macchina di simone ed esco di casa, la frescura del mattino che mi avvolge. La farmacia è a pochi isolati di distanza, ma il tragitto mi sembra interminabile. Mentre guido, la mia mente corre a mille: e se fossi davvero incinta? Come reagirà Simone? E Dadda? Soprattutto di chi è tra i due se così fosse?

Entrata in farmacia, mi sento osservata, come se tutti sapessero il motivo della mia presenza lì. Con un sospiro, mi dirigo verso lo scaffale dei test e ne prendo uno. Alla cassa, la farmacista mi sorride gentilmente, ma riesco a malapena a ricambiare il sorriso. Tutto mi sembra ovattato, lontano.

"Buongiorno," disse la farmacista, una donna di mezza età con un sorriso gentile. "Posso aiutarti a trovare qualcos'altro?"

Scossi la testa, deglutendo a fatica. "No, grazie. Solo questo, per favore."

La farmacista guardò il test e poi me, notando la mia espressione tesa. "È la prima volta che compri un test?" chiese con tono comprensivo.

Annuì lentamente, sentendo un nodo alla gola. "Sì, è la prima volta."

La farmacista mi sorrise con calore. "Non ti preoccupare, è molto semplice da usare. Troverai tutte le istruzioni all'interno della confezione. E ricorda, qualunque sia il risultato, va tutto bene. Hai qualcuno con cui parlarne?"

Esitai per un momento, poi mi ritrovai a confidarmi. "È che... la situazione è un po' complicata. Ho avuto... una cosa a tre, con due persone.  Una con il mio migliore amico che ho iniziato ad avere una relazione e con il mio ex. Non so come fare se il test fosse positivo."

La farmacista mi guardò con una comprensione che non mi aspettavo. "Capisco. Deve essere una situazione molto difficile da affrontare."

"Sì, non so come reagiranno. Non so come reagirei io," ammisi, sentendo un peso sollevarsi dal petto solo per averlo detto ad alta voce.

"Bene," disse lei, con un sorriso incoraggiante. "Il prezzo del test è 20 euro e 50 centesimi. Prenditi tutto il tempo necessario per elaborare il risultato e parlare con le persone coinvolte. È importante che tu non affronti tutto questo da sola."

Estrassi i soldi dalla borsa e li porsi alla farmacista, che mi restituì il resto insieme alla ricevuta. "Buona fortuna," disse con un ultimo sorriso gentile.

"Grazie," risposi, uscendo dalla farmacia con il test in mano. Pronta, o forse solo leggermente più pronta, ad affrontare la realtà.

Ritornata a casa, sento il cuore battere forte nel petto. Apro la porta con cautela, sperando di non svegliare ancora nessuno. Ma appena entro in salotto, vedo che sia Simone che Dadda sono svegli e mi guardano con occhi pieni di ansia e preoccupazione.

ℋigh ℐnfedelity/ 𝒟aniel 𝒟'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora