La notte in cui fuggimmo dal nostro paese, fu una delle notti più lunghe e difficili da affrontare.
Ricordo ancora la paura e la tensione che provai quando mi nascosi nella stiva di quella nave, insieme a mio fratello maggiore.Nel nostro paese, ovvero la Repubblica Dominicana, vivevamo nella totale miseria. Abitavamo in un quartiere povero e malavitoso, lì era pieno di criminalità e le persone si sparavano e uccidevano in strada davanti agli occhi di tutti, persino dei bambini, quella era la normalità per noi.
Mio padre e mio zio, facevano parte di un organizzazione criminale della zona, erano conosciuti in tutto il paese.
Possedevano un grande traffico di droga in tutto il nostro quartiere e il loro giro era molto esteso e conosciuto.
Tutto il quartiere era intimorito da mio padre, mio zio e la loro banda, portavano caos agli abitanti e gli derubavano.
Perché per quanto possedessero uno dei più grandi giri di droga, i soldi lì non erano mai abbastanza. Mio padre possedeva molti debiti da saldare e inoltre era in combutta con un altro gruppo criminale, per il loro traffico di droga.Io e mio fratello già alla piccola età, eravamo costretti a lavorare in un piccolo locale vicino casa, poiché mio padre ci odiava e i soldi che si procurava con la criminalità, nostra madre non li accettava.
I miei genitori si erano sposati per un matrimonio combinato, non si sono mai amati davvero, però nostra madre, a me e mio fratello, ci ha amati da morire e ci ha sempre protetti dai problemi di nostro padre.
Lui, al contrario, non gli è mai importato di noi. Abusava di mia madre e la picchiava quando non obbediva, a mio fratello ha cercato di crescerlo con l'idea sbagliata, in modo tale che da adulto si sarebbe arruolato con lui e mio zio, ma ciò mia madre non lo permise, perché ogni sera ci ripeteva che un giorno ce ne saremmo andati via insieme, lontani da qui e lontani da quel mostro che chiamavamo papà.
Purtroppo però una notte di novembre, mentre io e mio fratello eravamo da soli a casa, ricevemmo la notizia più brutta della nostra vita, nostro padre era stato ucciso, ma con lui anche nostra madre.
L'organizzazione rivale, aveva mandato degli uomini per il suo assassinio, ma decisero di uccidere anche nostra madre, poiché fosse sua moglie.
Lei non c'entrava proprio niente, si era sempre fatta in quattro per noi, per tenerci lontani dalla criminalità e farci vivere con cibo e acqua, ma purtroppo non è riuscita lei stessa a salvarsi da essa.
Così qualche giorno dopo quella notte, a soli 8 anni, scappai insieme a mio fratello, che ai tempi ne aveva 12. Ad aiutarci furono i nostri vicini, che avevano sempre aiutato mia madre. Ci dissero che durante la sera, una nave commerciale, sarebbe passata per il porto per caricare delle merci, e verso notte fonda, sarebbe ripartita per tornare in Italia, un paese migliore di questo, in cui viveva una loro vecchia amica che ci avrebbe potuti ospitare e badare a noi.
Dunque, grazie all'aiuto dei nostri vicini, io e mio fratello riuscimmo ad intrufolarci ed a nasconderci nella stiva della nave. Lí era pieno di contenitori in metallo enormi, dove varie persone del nostro paese si nascosero, tra cui noi. Non passava quasi nessuno lì, solo qualche lavoratore di rado.
Faceva molto freddo, e con noi avevamo solo una misera coperta leggera e dei piccoli panini da mangiare.
Mio fratello aveva solo 12 anni ma per tutto il tragitto, che sembrava infinito, si prese cura di me. Mentre io dormivo con la coperta al caldo, lui restava al freddo sveglio e vigile, per controllare che fossimo al sicuro, quando avevo fame, lui mi diede metà del suo panino e quando avevo paura, lui mi rassicurava.
Quando la nave sbarcò, aspettammo il momento giusto per scendere. Una volta fatto, vidimo una donna sulla 50, bassa che ci faceva segno di venire da lei, così capimmo che fosse l'amica dei nostri vicini, non che la donna che ci avrebbe aiutato da lì per molto tempo.Non sapevo cosa ci aspettava in Italia, ma sapevo che qualsiasi cosa fosse, sarebbe stata meglio della vita che avevamo lasciato alle nostre spalle.
❥𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮 𝐬𝐢𝐦𝐛𝐚 𝐥𝐚 𝐫𝐮𝐞, 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐢 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨.
𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮 𝐁𝐚𝐛𝐲𝐠𝐚𝐧𝐠, 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐫𝐨̀ 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫𝐨̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐬𝐮𝐚.
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𝐄 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐡𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐚𝐫𝐦𝐢
FanficYaslin, una ragazza di origine dominicana, arriva a Milano all'età di 8 anni con suo fratello Thiago, in cerca di una vita migliore. Più avanti incontrerà Mohammed, un ragazzo tunisino, la cui personalità è stata segnata da un passato difficile. I...