Lieve è il dolore che parla. Il grande dolore è muto. - Seneca
Katherine's pov:
<<Non posso credere che tu mi abbia seguita!>>
Dissi con tutta la rabbia del mondo a quel bastardo del mio nuovo dolce fratellino. La gente si girò a guardarmi preoccupata che stesse succedendo qualcosa di spiacevole. Avevo deciso di allontanarmi un pochino da Pearl per non spaventarla e ora eravamo di fianco ad un negozio.
<<Non è come sembra, Katherine>>
Mi disse Adrian in tutta risposta mentre mi guardava da capo a piedi e posando il suo sguardo disgustato sui miei jeans e sul mio top.
<<Allora spiegati, su!>>
<Tuo padre mi ha detto che eri qui e che mi avresti fatto conoscere i tuoi amici, la gente importante, i luoghi e soprattutto che avresti aiutato me e Kieran ad ambientarci>>
Fanculo a mio padre che aveva preso degli accordi senza dirmi nulla. e come sempre nessuno si ribella al grande Enzo Martin
<<Io non ne sapevo nulla e come puoi notare sono già in compagnia>>
Indicai Pearl che stava mangiando un delizioso gelato alla crema ignorandoci mentre io e Adrian parlavamo, o meglio, litigavamo
<<La tua "compagnia" deve essere a casa per le 17 e so che dopo 'è una festa>>
Come cazzo faceva questo stalker a sapere che avrei dovuto riportare Pearl a casa per quell'ora?!
<Quindi?>
<<Quindi dopo andremo alla festa insieme come ha chiesto Enzo e dato che sono solo le 15:40 faremo un giro per questo meraviglioso centro commerciale>>
<<Scordatelo>>
<<Enzo non sarà felice di sapere che ti sei rifiutata>>
Fanculo
Rabbrividii all'idea di ciò che papà avrebbe fatto se io gli avessi disubbidito e accettai senza indugiare mentre Adrian mi guardava con un sorrisino compiaciuto e gli occhi pieni di sfida. Per la prima volta abbassai lo sguardo non mantenendo il contatto visivo e gli feci cenno di seguirmi al tavolino dove era seduta Pearl
<<Perchè il fratellino simpatico non c'è?>>
<<Ha già trovato degli amici>>
La voce di Adrian era piena di falsa non curanza, come se volesse essere con suo fratello ma non potesse perciò decisi di scherzarci su
<<Lo capisco, non vuole un rompiballe asociale come te al suo fianco>>
Intanto ci stavamo avvicinando al tavolino della gelateria italiana dove era seduta la mia piccola peste preferita e vidi che lui fece una smorfia
<<Perche quella faccia?>>
<<Non è educato che tu dica parolacce e non va bene dire parolacce davanti ai bambini, Katherine>>
Sbuffai senza la voglia di rispondere al suo commento da damerino dell'alta società e ci sedemmo al tavolo con Pearl che lo guardò estasiata dalla sua bellezza
<<Cucciola, questo signorino qui è Adrian Callum, il mio fratellastro>>
Dissi io dolcemente alla bambina che si era imbambolata a guardare quel "cavernicolo", tanto che aveva smesso di mangiare il gelato che si stava sciogliendo e le sarebbe caduto di li a poco se non fosse tornata alla realtà.
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H&H. Head and Heart- A. Averill
RomanceKatherine Martin è una diciassettenne diversa ma apparentemente uguale alle altre, figlia di un mafioso multimiliardario si ritrova presto a dover fare i conti con i suoi 2 fratellastri dopo il secondo matrimonio del padre e con la sua insopportabi...