Ha senso essere apprezzati dal mondo eccetto da chi tu consideri tale?
Chanel è un'aspirante chef che nutre il desiderio di fare strada nel mondo della gastronomia. La sua fama verrà presto portata al picco da Miguel, un giovane critico dai gusti es...
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Alla fine settembre è arrivato, e con lui lo schifo del rientro a scuola. Niente pavimenti in marmo lucido, niente scale da percorrere e niente paradiso per la sottoscritta. Questo perché all'Enigma non ci sono entrata.
È un martedì mattina quando riprendono le lezioni. Il mio cervello non ne può più della voce del professore che lento e monotono, parla senza freni. Perciò stacco la spina dell'attenzione e lo metto a riposo, io con lui per almeno quindici minuti.
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«SIGNORINA BROCHEN!!»
Mi sveglio di soprassalto, con la stilografica che mi scivola via dalla mano.
«Alla buon ora!»
Stropiccio gli occhi, parzialmente stordita.
Ah, è solo il prof.
E io mi sono addormentata sul serio.
«Sì, Moreau? Cioè, signore... Moreau? Signore...» tento di correggere il mio linguaggio.
Com'è possibile? Qualche secondo fa ero in un'isola tropicale insieme alla mamma, ora mi ritrovo davanti a un uomo di mezza età, che mi fissa severo da dietro degli occhiali rossi.
«Se non è un disturbo per lei, le dispiacerebbe riprendere da dove siamo rimasti?»
Cerco aiuto guardandomi intorno, ma tutto ciò che ricevo sono gli sghignazzi dei miei compagni, disinteressati ad offrirmelo.
«Mhm... Preferirei di no»
«E io preferirei che cogliesse la mia domanda retorica, signorina Brochen. Lo faccia e basta» insiste il professore, alto e molto magro.
«Uhm...»
Vagabondo con lo sguardo assonnato sulle parole che dovrei avere sott'occhio, ma ci sono solo numeri, un sacco di numeri. Non ho il libro giusto sul banco e dalla faccia di Monsieur Moreau, deduco che se ne fosse già accorto.
