2. Scomessa?

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Elija
«Sei stato davvero un stronzo con lei.», disse Derek, passandomi una sigaretta che mi affrettai ad accendere e a portarla delicatamente alla bocca.

«Non voglio figlie di papà nei dintorni, l'ultima volta siamo quasi stati arrestati per colpa di una di loro.», rammentai.

«Allora cosa ne dici del discorso: "non mettere a disagio le ragazze"», ribadì River guardandomi come se avessi appena commesso la cazzata del secolo.

Non risposi, infondo avrei potuto risparmiarmelo quel discorso. Che coglione.

«Tornando a noi... Domani ci sarà una festa. Non crederete quante ragazze ci saranno! Soprattutto Scarlett Ashford.», poi Derek si voltò verso di me e mi fece un occhiolino in segno di intesa.

Tra a me e Scarlett c'erano alcune questioni in sospeso. Cose che chiunque avrebbe potuto immaginare. Sul mio sguardo si aprì un sorriso che cercai di non fare notare pizzicandomi con i denti la guancia.

«Sei sempre il solito Elija, non te ne lasci scappare nessuna.», affermò River dandomi una pacca sulla spalla.

«Nessuna tranne la ragazza di prima...», replicò Derek sorridendomi. Se non fosse stato il mio migliore amico, giuro che lo avrei ammazzato in quel momento, doveva per forza aggiungere qualche cazzata insensata.

Ripensai a poco prima. La sua immagine di lei seduta sulla panchina su cui ero seduto, mentre mi guardava come se mi volesse sfidare. Derek aveva ragione, il fatto che non mi facessi scappare nessuna ragazza era vero, ma lei. Quello sguardo, nei suoi occhi vedevo il pericolo. Era una minaccia per noi. Possedeva un potere che noi non potevamo avere: La ricchezza. Doveva stare alla larga da noi. Da tutto.

«A che cosa pensi?», domandò River, accendendomi la sigaretta che avevo portato prima alla bocca ma che avevo dimenticato di accendere.

Improvvisamente mi venne un idea. La più folle che avessi mai avuto. Mi sporsi in avanti e poggiai i gomiti sulle ginocchia e poi feci passare le mani fra i capelli.

«Voglio fare una scommessa... Lei diventerà mia, e se succederà voi darete a me duemila dollari. Se invece perderò la scommessa sarò io a darli a voi.»

«Certo, come no. Non riesci a mettere stabile nemmeno una relazione Elija, perché fare innamorare una ragazza di te?. Poi come farai?», chiese River.

«Innamorare? River, ho solamente bisogno di toccarla e sarà mia.», dissi vedendola già supplicante ai miei piedi, e questo mi fece sorridere compiaciuto.

«Per quale motivo dovresti farlo? Quando ti ricapiterà di vederla e cosa pensi di fare? saltargli addosso e ficcarle la lingua in bocca solo per duemila dollari?», domandò Derek

«Avete detto che domani ci sarà una festa? Bene, voglio lei in quel posto.»

Avevo solo bisogno del suo numero e lei domani si sarebbe presentata a quella festa. Almeno, era quello che speravo.

«Conosco un po' di gente piena di soldi che potrebbe passarmi il suo contatto. Appena avrò il suo numero il piano incomincerà. Partiresti in vantaggiato, lo
so, ma sappiamo tutti e tre che questo piano andrà a puttane.», ribadì Derek mentre prendeva il suo cellulare e cominciava a mandare messaggi a un po' di gente.

«Ora andiamo a sballarci.», esclamai.

Ci dirigemmo verso un magazzino che si trovava a pochi passi da dove ci trovavamo. Quel quartiere era proprio conosciuto per le feste che venivano organizzate da piccole confraternite e gang dove solo persone del posto avrebbero potuto partecipare. Quella sera avevo proprio voglia di divertirmi.

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