Ciao, io sono Ina! Inizierò con una piccola presentazione:mi chiamo Martina, o semplicemente Ina, ho 17 anni, ho i capelli corvini e gli occhi azzurri,di quelli chiari. Anzi, tutti mi dicono che sono così chiari da sembrare "di ghiaccio".
Vabbè, tralasciando queste descrizioni noiose; oggi, arrivata in classe, sulla sedia accanto alla mia, vi era seduta una ragazza mai vista prima. Nadia, la mia migliore amica, non mi aveva avvisata di nulla, ma intanto quest'ultima stava già chiacchierando con la nuova arrivata.
Mi incamminai verso il banco e presi posto. Subito la ragazza si voltò verso di me e mi porse la mano per presentarsi.
"Natalia, piacere!" disse, sorridendo a quarantamila denti.
La guardai un attimo, per poi stringerle la mano.
"Martina, ma chiamami Ina, odio quel nome" dissi ridendo lievemente.
"Okay, Ina" aggiunse lei infine, sorridendo di nuovo.Dall'accento mi sembra straniera, anche se parla molto bene l'italiano. Ha i capelli biondi, gli occhi cerulei e delle piccole lentiggini sul naso e sulle guancie. È molto carina.
Comunque, dopo due ore di italiano finalmente la ricreazione. No dai, seriamente, non puoi mettere due ore di fila di italiano di lunedì mattina, cazzo!
Appena usciti, tutti gli alunni sembrano venire dal manicomio:c'è chi ripassa, chi è isterico di prima mattina e chi invece dorme in piedi, chi mentre mangia ripete al compagno...non ripetete mai mentre mangiate, perfavore.
Dove aver dato un'occhiata ai posti liberi nei soliti tavolini di legno, ne adocchiai uno sotto l'albero e mi sedetti lì, aspettando con ansia la mia migliore amica. Dopo un pò di tempo sentì la voce cristallina di Nadia avvicinarsi piano piano.
"INAAA" dopo avermi salutata per l'ennesima volta, prese posto difronte a me.
"Ehi, allora?" le domandai
"Cosa?" chiese confusa mentre prendeva una fetta di ciambella dal suo contenitore rosa
"Natalia. Chi è? Da dove viene? Quanti anni-" prima che potessi completare la domanda mi fermò
"Wow, sei davvero curiosa...ti piace di già?" mi domandò ironica, lei era l'unica a sapere delle mie "preferenze diversamente eterosessuali".
"Oh, fanculo!" le dissi ridendo
"Comunque, stamattina le ho parlato è mi ha raccontato che viene dalla Svezia poiché suo padre è Svedese. Il giorno in cui si trasferì in Italia aveva appena compiuto 8 anni. Sua madre è italiana quindi hanno deciso di restare qui." disse, per poi addentare un pezzo del dolce
"Mhh, interessante" le risposi sarcastica."Non mangi nulla?" mi domandò guardandomi pensierosa.
Cambiò discorso, avrei preferito che non lo facesse.
"Ah, ho dimenticato la merenda" mentì
Mi guardò dubbiosa ma ci credette. "Tieni" mi porse una fetta di ciambella ma rifiutai.
"No no, vado a prendere qualcosa alle macchinette".Le sorrisi e mi diressi a quest'ultime.La verità è che in casa c'era un brutto clima, di nuovo.
I miei litigavano per colpa mia; avevo confessato a mia madre di essere lesbica e le avevo pregato di non dirlo a papà. Non mi ascoltò ed eccoci qui.
Di cibo non ne volevo proprio parlare. Mia madre mi disse "se mai dovresti avere una ricaduta dimmelo subito". Si, come no...Mentre mi perdevo nei miei pensieri assai sconsolati, giunsi finalmente ai distributori. Acquistai una bottiglietta d'acqua e mi recai nuovamente in classe. Di solito uscivano tutti durante la pausa, invece c'era già qualcun'altro.
"Ehi, anche tu qui?" mi chiese lei,questa volta con voce velata.
Annuii con forza e mi sedetti al banco, con lei di fianco. Guardavo le mie mani, piene di cicatrici ormai guarite, e la bottiglietta. Poi distolsi lo sguardo e presi una gomma da masticare.
Stavo per posare il pacchetto quando mi ricordai di Natalia.
"Vuoi?" le chiesi allora, porgendole il pacchetto
"Oh, si, grazie" disse sorridendo e prendendo a sua volta una gomma.Era tutto rose e fiori, quando all'improvviso suonò quella maledetta campanella. Pagherei oro al preside per farla rimuovere. Insieme agli altri miei compagni entrò anche Nadia. Vedendomi con la bottiglietta d'acqua quasi finita e l'ennesima gomma in bocca mi guardò preoccupata, ma dovette sedersi in quanto stava per cominciare la lezione.
"Mancini,venga alla lavagna perfavore" mi chiamò la professoressa. Quella puttana della prof di scienze qualche volta la faccio saltare in aria. Frequento l'artistico non lo scientifico.
Nonostante questi pensieri molto carini, mi alzai e mi diressi verso la lavagna. Mi fece qualche domanda, alle quali, per la Grazia di Dio, avevo risposto correttamente. Appena finito di scrivere, riposi il gessetto all'interno della vaschetta di plastica.
Stavo per tornare al posto quando l'insegnante mi fermò.
"Martina, vieni" mi avvicinai nuovamente, già mi stava salendo di nuovo l'ansia.
"Dopo la lezione esci fuori, devo parlati" mi sussurrò
"Va bene" risposi, per poi tornare al mio postoFinita la lezione, come mi aveva già detto prima, la professoressa mi chiamò fuori. Ci piazzammo davanti la porta e iniziò a parlare.
"Martina, brava. Questa volta hai studiato e l'interrogazione è andata bene. Nonostante ciò, ti ho iscritta al corso di recupero, così puoi migliorare." disse. Avrei preferito sotterrarmi a venti metri sottoterra, ma sono costretta ad accettare.
"Ah, grazie mille prof" dissi semplicemente, tornando in seguito in classe."Ehi, quindi? Che ti ha detto la troia?" mi chiese Nadia,ironica
"Che devo andare al corso di recupero. Che puttana, poteva almeno chiedermelo prima!" risposi.
La mia migliore amica fece spallucce e trattenne una risatina. Le tirai un piccolo pugnetto sul braccio per poi girarmi e subire due ore di arte.Oggi avevamo una verifica. L'insegnante stava passando per i banchi, consegnando dei fogli bianchi.
Stavo già leggendo le domande, quando sentì qualcuno tirarmi una leggera gomitata.
"Ahia,che c'è?" chiesi a bassa voce per non farmi sentire
"Puoi aiutarmi?" mi chiese a sua volta Natalia, indicando in foglio
"Non sapevo ci fosse una verifica, insomma oggi è il mio primo giorno" concluse. Effettivamente aveva ragione. Ero un pò titubante, ma alla fine le suggerii tutta la verifica.Nota: Per ora, Martina e Natalia sono, diciamo, ottime amiche. Ma tutto può cambiare...chissà cosa succederà nel prossimo capitolo! 😌
Vi chiedo di lasciare una stellina e di commentare qualcosa che mi aiuti con la creazione della storia. (consigli, se vi sta piacendo, cosa potrei migliorare, ecc.) ❤
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Giugno
Romance(girlxgirl) Martina e Natalia sono due ragazze molto diverse, sia nel carattere che nell'aspetto. Martina ha sempre odiato Natalia per via di una litigata. Ma, un giorno, tutto cambiò.