Capitolo 37

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Pedri è ancora in ginocchio che mi guarda con la bocca aperta e le lacrime agli occhi.
P.G:"Sei i-incinta?" Si alza e mi prende le mani.
Io:"Sì Pepi. Aspettiamo un bambino."
P.G:"È stupendo Sol! Ti amo così tanto!" Mi abbraccia forte e mi solleva da terra facendomi volare.
Io:"Piano Pedri! Fai piano!"
P.G:"Hai ragione, scusa! Gli altri lo sanno? È maschio o femmina? Come stai?"
Io:"Pepi calmati, siamo in un campo da calcio, perché non vai a lavarti e poi ne parliamo a casa?" Lui annuisce, mi bacia e poi va nello spogliatoio con un sorriso a trentadue denti.
S.M:"Vi sposate!" Sira mi fa saltare dallo spavento, non l'avevo proprio vista.
Io:"Ci sposiamo Sira! E c'è un'altra cosa." Non le dico niente, ma mi tocco la pancia e lei spalanca la bocca scoppiando a piangere.
S.M:"È vero? È vero Sol?"
Io:"È tutto vero Sira. Tre mesi."
S.M:"Sono cosi felice Sol! Ve lo meritate, ne avete passate così tante che questo risulta ancora più bello."
Io:"Lo sapete solo tu e Pedri. Domani faremo una cena a casa con tutti quanti e lo annunceremo."
S.M:"Okay, non dirò niente. Ma tu come stai? Quando quattro anni fa ho avuto Marco io volevo sotterrarmi per le nausee e tutto il resto."
Io:"Sto bene. Ho un po' di nausea, certo, ma sto bene. E sono felice Sira, sono così tanto felice che non vedevo l'ora di dirlo a Pedri. I dottori mi hanno detto che, considerando tutto quello che mi era successo, devo stare a riposo e non sforzarmi troppo. Però sta andando tutto bene." Lei mi abbraccia forte, mia sorella è sempre stata il mio porto sicuro, l'altra metà del mio cuore.




















P.G:"Cosa vuoi mangiare? Cucino io, tu devi riposarti."
Io:"No! Stai fermo, ti ricordo che l'ultima volta che avete provato a cucinare ancora un po' saltava la casa!"
P.G:"Quelli sono Ferran e Pablo! Ti ricordo che ho vissuto da solo per sei anni e sono ancora vivo."
Io:"Va bene. Però non fare niente di troppo elaborato, ho un po' di nausea." Lui annuisce, dà un bacio alla mia pancia e poi sparisce in cucina.
Dopo una mezz'oretta torna in camera mia con due piatti di pasta al sugo.
Io:"Grazie amore. Era buonissima."
P.G:"Ora però voglio sapere tutto!"
Io:"Un mese e mezzo fa circa, ho iniziato ad avere le nausee mattutine. Ho controllato il calendario e ho visto che avevo un ritardo, così ho prenotato subito una visita. Il dottore mi ha detto che ero incinta di sei settimane. Gli ho spiegato quello che abbiamo passato e mi ha raccomandato di stare tranquilla, non sforzarmi troppo, ne ho parlato in ospedale ed è per questo che mi hanno diminuito i turni. Non so ancora se è maschio o femmina, la visita è tra due settimane. Sono felice Pedri, volevo così tanto un figlio da te e ora possiamo averlo!"
P.G:"Non vedo l'ora di diventare padre. Avere un figlio con te è sempre stato il mio sogno, non te ne ho mai voluto parlare perché non volevo farti soffrire, ma c'è un motivo se in tutti questi anni che abbiamo passato lontani non ho mai avuto una storia seria. L'unica storia seria della mia vita sei tu, o meglio, siete voi." Posa una mano sulla pancia e mi lascia un lungo bacio sulle labbra.
P.G:"Ma secondo te se facciamo l'amore si fa male?"
Io:"Amore, non mi sembra che in questi tre mesi non abbiamo fatto nulla."






















Io:"Pedri! Dobbiamo andare a fare la spesa! Stasera c'è la cena!" Stasera diremo ai nostri amici ed ai nostri parenti che diventeremo genitori. Quando ho conosciuto la sua famiglia, tanti anni fa, Pedri mi ha raccontato che non l'hanno mai visto così felice come quando era accanto a me. Mi hanno fatto subito sentire una di famiglia, anche il fratello mi ha subito ritenuta la sua nuova sorella minore.
P.G:"Tu non ti devi preoccupare di niente! Andiamo io, Lamine e Pablo!"
Io:"Siete sicuri? Là c'è la lista, non dimenticate niente! Specialmente la Nutella!"
Dopo tre ore e mezza in cui io ho solamente dormito, ecco che i ragazzi tornano con tre mila sacchetti in mano.
Io:"Ma avete comprato tutto il supermercato?" Sbatto le palpebre guardandoli allibita.
L.Y:"Scusaci Sol, il tuo fidanzato ha detto che dovevamo comprare tutto, non so perché." Lamine è sempre stato un ragazzo gentilissimo ed educatissimo, gli ho sempre voluto un gran bene.
Io:"Sapevo fosse colpa sua. Posate tutto là, non preoccupatevi. E grazie." Faccio un passo ma vengo letteralmente trascinata via da Pablo.

Pa.G:"Io lo so cosa ti sta succedendo."
Io:"Ah sì? Illuminami allora."
Pa.G:"Sei incinta, vero?" Spalanco la bocca, come fa a saperlo?
Io:"Te l'ha detto Pedri?"
Pa.G:"No. Sei la mia migliore amica e non sei mai stata così luminosa e bella come in questi ultimi tre mesi. Sono così contento Sol, sarò il suo zio preferito!" Abbraccio forte Pablo e lui, senza farsi vedere dagli altri, mi dà un bacio sulla pancia.
Non so come andrà questa gravidanza, non so se sarò una buona madre, non so niente e sono anche tanto spaventata, ma so che qualunque cosa accadrà, questo bambino avrà sempre una famiglia enorme su cui contare.
















Io:"Ci siete tutti? Dobbiamo parlare." Abbiamo finito di mangiare, manca solo il dolce e mi sembra un ottimo momento. I miei genitori e la famiglia di Pedri vanno d'amore e d'accordo, i ragazzi sono felici e va tutto bene.
L.E:"Sol sto per esplodere! Cosa succede?" Mio padre è sempre stato impaziente, ma anche gli altri non stanno più nella pelle e si vede.
Io/P.G:"Aspettiamo un bambino! Ah e ci sposiamo, ma questo già lo sapete!" Le espressioni sul viso dei nostri amici sono indecifrabili, si vede che sono felici ma chi c'era quando ho perso il primo bambino è anche preoccupato.
F.T:"Diventiamo zii? Seriamente?" Ferran è il primo a parlare, così com'è stato il primo ai tempi.
Io:"Sì. Ho fatto le visite, va tutto bene, il bambino sta bene." Veniamo sommersi dagli abbracci di tutti, tranne i miei genitori che stanno in disparte.

Io:"Non siete felici per noi?"
L.E:"Certo, Pedri è l'uomo giusto per te. Abbiamo solo paura. Ma tu, sei felice?"
Io:"Sono felicissima papà. Non sono mai stata così felice."
L.E:"E allora noi siamo il doppio più felici di te. Ti amiamo Sol, così come amiamo Sira e Pacho. Ci dispiace avervelo dimostrato poco, ma siete la nostra vita." Abbraccio forte mio padre, mi era mancato tanto avere questo rapporto con lui.
Mentre mi faccio coccolare da mio papà, Pedri mi sorride da lontano.
Ha ragione mio papà, lui è l'uomo giusto per me, è l'uomo della mia vita. Anzi, l'uomo della nostra vita.

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