Il peggior difetto di chi
si crede furbo, é pensare
che gli altri siano stupidi.
-Antonia GravinaUn forte rumore fastidioso si propaga in tutta la stanza.
Apro gli occhi lentamente e, ancora assonnata e spiaggiata sul mio letto, tasto il comodino per spegnere questo affare che rimbomba nelle mie orecchie da ormai due minuti.
Non riuscendo a spegnerlo caccio un urlo frustrato tirandomi su con il busto. Prendo il telefono e spengo la sveglia. Guardo l'ora, 6:30.
Sono le 6:30 di Lunedì, ed è il primo giorno di scuola.
Mi lascio cadere sul letto disperata e strizzo gli occhi, mi stiracchio tentando di godermi questi ultimi minuti nel mio adoratissimo letto.
Il mio momento di pace però viene interrotto dalle grida della mia sorellina Evelyn. <<Grace!!>> squittisce spalancando la porta e buttandosi su di me.
<<Aia!!>> urlo dolorante. <<Mi hai rotto un fianco>> mormoro massaggiandomelo. Eve ridacchia divertita. <<Ah si? lo trovi divertente?>> la guardo abbozzando un sorrisetto malefico.
<<Si!>> urla saltando giù e iniziando a correre ovunque per sfuggirmi. <<Vieni qui piccola peste!>> la acchiappo e inizio a farle il solletico.
Ride a crepapelle e sorrido finchè non si vendica e inizia a fare il solletico anche a me. Inizio a scappare e urlare mentre lei ride.
Evelyn però inciampa sulla mia sedia e mi accascio per terra a ridere, quando ormai mi fa male la pancia Eve non sta più ridendo e mi trucida con lo sguardo. Ma prima che lei possa fare qualcosa nostra madre irrompe nella stanza.
<<Grace, Eve, puedes decir lo que estás haciendo? Qué es este ruido?>> esclama esasperata. (Grace, eve, si può sapere che cosa state combinando? che cos'è questo chiasso?)
<<Tranquilla mamma, ci stavamo solo divertendo>> spiego mentre sistemo il letto e controllo l'ora. Sbarro gli occhi <<Merda! sono le 7:10>> urlo fiondandomi sull'armadio per cercare l'uniforme.
<<hey! modera il linguaggio>> esclama mia madre guardandomi male. <<Accompagni tu tua sorella a scuola? io devo passare dalla abuela per spiegarle come si usa la macchina del caffè>> chiede mia madre mentre trascina Eve nella sua stanza, per cambiarsi.
Sbuffo mettendomi l'uniforme velocemente e andando in bagno per farmi una coda alta. <<Mamma sono in ritardo! non so se ce la faccio, se non mi sbrigo perdo il bus!>> urlo dal bagno per farmi sentire.
<<Beh, chiedi un passaggio a Sam e a Nathan!>> esclama a sua volta. <<Non mi va di disturbarli, poi lo sai che non mi oso a chiedere alla loro madre!>> sbuffo sistemandomi i capelli e mettendomi del burro cacao e un po' di mascara. Sistemo la cravatta e prendo il mio telefono mettendomi lo zaino sulle spalle.
<<Perfetto, allora la chiamo io!>> esclama e sbianco. <<Cosa? no! mamma! smettila. Non chiamare nessuno. La accompagno a piedi!>> mi affretto a dire. Niente da fare, sento già gli squilli. Chiude la porta e inizia a parlarci
Mi voglio sotterrare.
Prendo il telefono e controllo le notifiche, noto che ne ho 3 dal gruppo.
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Two souls, one heart.
RomanceGrace Diaz, una ragazza di 16 anni al suo penultimo anno di superiori, é timida ma sa essere anche scontrosa e testarda. Non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno tranne che per i professori. È permalosa e vuole sempre avere ragione, a scuol...