2. fila e vergogna

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ho dato un ultimo tocco ai miei capelli, per poi essere presa da un braccio da sarah «potresti muoverti gentilmente?» e mi sorrise

guidava lei visto che sapeva dove era il posto, era veramente presto per un concerto di una band che non conosce nessuno, però ormai eravamo quasi arrivate e non potevo farci nulla

scese dalla macchina, vedemmo delle sbarre dove era l'entrata del concerto e una ragazza che penso sia della sicurezza o qualcosa del genere, sarah si avvicinò a lei «scusi, è questa la fila per il concerto dei bnkr44?» mi avvicinai anche io «esatto» rispose la ragazza, sarah ha tirato fuori dalla borsa i biglietti che le fece vedere, lei prese infine un pennarello dove scrisse i numeri della fila, scrisse a me l'uno, ero la prima della fila insomma, la prima della fila della band di cui non ho mai sentito parlare, se non prima di oggi.

sarah corse verso l'inizio della fila, io la raggiunsi con calma visto che eravamo le uniche, poi si fermò di colpo vedendo questa bancarella dove vendevano del loro merch «dobbiamo troppo prendere qualcosa» disse lei emozionata «dobbiamo proprio?» «si»

ci avviammo verso la bancarella, o meglio, lei andò,  io rimasi in fila da sola, un palo insomma

sarah tornò con due cappellini e due magliette «amo io ti voglio pure bene, ma la maglietta non me la metto neanche morta sincera» il cappellino mi piaceva molto, era semplice e si abbinava a come ero vestita «vediamo se dirai la stessa cosa anche tra un po' di giorni» alzai gli occhi al cielo

passati un po' di minuti, sarah stava guardando il telefono mentre io leggevo, nel frattempo vidi arrivare un van, con sopra scritto " bnkr44 "

ho realizzato poco dopo che era il nome della band che siamo venute a vedere, vidi uscire dei ragazzi, pensai che fossero quelli del gruppo

«sarah» le diedi un colpetto sulla gamba «che?» «sono loro?» le feci segno di guardare dietro, si girò per vedere, quando tornò a guardarmi stava esplodendo dalla felicità «non ci credo, non ci posso credere» si alzò in un millesimo di secondo saltellando, non ci diedi molta attenzione e tornai a leggere il libro, mentre sarah provava a farsi notare

quando urlò molto dalla felicità e sentì delle voci maschili, pensai che fosse riuscita nel suo intento, infatti fu così

abbracciò un po' tutti i ragazzi, fece foto, ci parlò molto, poi ho sentito un ragazzo chiederle perché fossi seduta e non in piedi come lei visto che erano qui, sarah gli rispose che ero timida, ho temuto per un secondo che dicesse che non li conoscevo per niente e che li avevo chiamati band da quattro soldi

«che leggi?» chiese un ragazzo, alzai lo sguardo per poi fargli vedere la copertina «è più interessante di noi?» sinceramente volevo dirgli si, ma mi limitai a ridere e a scuotere la testa «menomale» risero anche loro «jack, ma dario e marco?» chiese un ragazzo dai capelli neri «saranno ancora dentro al van» per non essere quella che si esclude dal gruppo decisi di alzarmi in piedi «e tu ragazza silenziosa, come ti chiami?» chiese sempre il ragazzo dai capelli neri «giorgia» vidi gli altri due ragazzi che hanno nominato prima arrivare «dobbiamo andare a provare» disse il ragazzo dai capelli bianchi «peccato, mi stavate simpatiche» sarah sorrise, lei si che li conosceva davvero «voi dovete per forza essere le nostre fan numero 1, con che voglia venite qua così tanto tempo prima?» disse sempre il ragazzo dai capelli bianchi che arrivò per ultimo

guardai sarah in cerca di aiuto, in realtà volevo che rispondesse lei perché se no non saprei cosa inventarmi «perché sinceramente noi i primi posti davanti li vogliamo»
«esatto» feci un sorriso falso, sperando che nessuno se ne sia accorto

dietro al ragazzo con i capelli bianchi, c'era un altro ragazzo con i capelli molto corti e degli occhiali neri addosso «dario ha la mania di mettersi gli occhiali anche quando non c'è sole» risero tutti e mi aggiunsi anche io «sempre molto simpatici e gentili voi» alzò gli occhiali per mettersi sulla testa, appena li tolse, capì che era il ragazzo che avevo visto stamattina al centro commerciale, in questo momento mi sto vergognando da morire perché sono qui a vedere un loro concerto e stamattina non l'ho nemmeno conosciuto, sembra che non li conosca e che abbia preso dei biglietti a caso, che in realtà è così

spero veramente tanto che non mi abbia riconosciuta

dall'ingresso del club dove si esibiranno stasera i bnkr44, uscì un ragazzo che venne a chiamarli «è stato veramente un piacere poter parlare con voi» disse sarah con la voce che quasi le tremava in gola «sinceramente anche a me ha fatto piacere, mi state simpatiche, anche tu giorgia ragazza silenziosa» disse il ragazzo con i capelli neri, perché hai detto il mio nome, perché, se prima dario non mi aveva riconosciuta guardandomi, adesso che sa il mio nome è più probabile; gli sorrisi lo stesso

«allora ci vediamo dentro dopo» «già, non vedo l'ora» disse sarah «cerca di far emozionare anche la tua amica, non sembra molto felice di stare qua» disse un ragazzo biondo, bravo, hai proprio detto la verità «ma lei è così, non fa tanto vedere le sue emozioni, dentro starà esplodendo come me, veramente» cercò di pararmi sarah, dicendo in parte la verità «qui ne abbiamo un altro che non fa vedere le emozioni» indicarono dario che non fece altro che alzare il dito medio

«noi andiamo, ciao sarah, ciao giorgia» ci salutarono, proprio in quel momento io e dario ci guardammo negli occhi, probabilmente ha capito che ero la ragazza di stamattina, speriamo di no, il fatto sta che continuammo a guardarci fin quando non è dovuto entrare

«sono troppo felice, però gio, potevi almeno fingere di essere eccitata dall'idea di essere qua» risposi dopo molti secondi «capirai, non conosco nemmeno un loro nome» l'unico era dario, sincera non volevo sapere nemmeno il suo «ma che hai? hai lo stesso sguardo di stamattina al centro commerciale» le dissi che avevo accidentalmente sbattuto contro dario stamattina, senza sapere chi era «e tu me lo dici ora? potevi dirmelo» «amo non sapevo manco che era in questa band, ora sto facendo una figura di merda perché mi vede qua al loro concerto,  in prima fila e stamattina non l'ho neanche riconosciuto, presentandoci pure» stavo in preda all'ansia «stai tranquilla, non agitarti e goditi questo concerto, tanto non li rivedrai più» su questo aveva ragione, tutte ste paranoie per cosa? mica sono miei amici, non li avrei più visti, quindi che me ne frega?

quando entrarono, cominciarono ad arrivare sempre più persone, che mentre erano in fila cantavano le loro canzoni, sarah fece persino amicizia con chi avevamo vicino, io me ne stavo in disparte perché parlavano solo dei ragazzi della band

mentre io pensavo ancora alla figura fatta, ma tanto come dice sarah, non li vedrò più

spazio autrice

ciao belli,
eh già, questa storia continua!!!
ho riletto il primo capitolo e mi è venuta voglia di continuare, perciò eccomi qua!
perdonate la mia lunga assenza, ma non avevo idee su nulla, mentre ora sono qui
scusate se c'è qualche errore durante questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate e secondo voi cosa potrà succedere dopo ♡

vi voglio bene e lasciate tante stelline★

𝓛acrime rosse, le 𝑡𝑢𝑒 - erin bnkr44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora