Era il mio diciottesimo compleanno. In totale 8 anni di vita portata via. Infanzia, pre-adolescenza... tutto. Mi ricordo bene quel giorno. Perché una demone ribelle dovrebbe stare qua dentro a soffrire? Perché non RIBELLARMI?! Presi quella decisione. In pochi secondi mi trasformai. Ruppi le sbarre della mia cella facendo tremare tutte le guardie in turno. Inutile dire che le feci fuori in un attimo. Uscii fuori per sfogarmi ancora. La mia rabbia era incolmabile quasi quanto le colpe che avevo. Però subito vidi Janet fuori ormai in pensione che passava di lì per caso e quando mi vide si notava il terrore nei suoi occhi. Subito arrivarono altre guardie per provare a fermarmi. Io sarei potuta andare avanti sterminando anche tutti gli esseri viventi che potevo avere davanti. Ma lo sguardo di quella Janet ormai avanti con gli anni mi ricordò lo sguardo di mia madre e mia nonna. Mia nonna quando io uscii fuori di casa. Mia madre quando in fin di vita cercava di proteggermi. Mia nonna quando mi vide uscire di casa. Sentivo Diego urlare: <<CORRETE LUMACHE!!>> ma a mala pena riuscivo a sentire qualcosa. Dentro di me si formò di nuovo quel maledettissimo vuoto. Immaginate. Una bimba di 6 anni la cui famiglia viene fatta fuori davanti ai suoi occhi per poi essere rinchiusa in una cella per 8 fottuti anni. Dove una donna ha cercato di essere una nuova mamma ora ti vede pensando: <<Io non ti ho insegnato questo, dov'è la Frana che conosco?>> cosa posso fare? Mi sentii subito più piccola. Debole. Tutta la mia vita mi passò davanti. Dalle regole per i demoni ribelli alla mia tentata fuga rabbiosa. Ho sprecato la mia vita dove potevo semplicemente rimanere in casa coi miei nonni finché quel putiferio non fosse finito e i miei fossero tornati a casa con qualche osso spezzato, ma abbastanza vivi per raccontarlo. Cosa posso fare in momenti come questo? Al massimo ti posso cantare una canzone...ho un'idea! Diego mi cantò una canzone dove spiegava quanto potesse essere figo il posto dove mi avrebbe potuto portare. Allora mi calmai, tornai alla mia normale statura ed iniziai ad intonare: <<Welcome to this digitally, whimsical, eternal parade!
Where we've got infinite adventures, so we don't go insane
Try not to lose my mind, until I find a way to escape
I'll be here day after, day after, day after, day after, day after, day after...>> e mentre continuavo ricominciai a fare strage. Uccisi tutte le guardie sul posto. Quando finii di cantare e di uccidere persone mi girai e vidi Janet che stava avendo un attacco di cuore. Corsi subito da lei e mi disse con una voce sottile sottile: <<Tesoro, sono fiera di te... non rimuginare su ciò che ti è successo, pensa a cosa ti può offrire il futuro>> non sapevo cosa dire. Aveva ragione. So solo lamentarmi del passato. Inoltre ciò che è fatto è fatto non si può cambiare. Il futuro può offrirmi molto se mi impegno. Condivisi questo pensiero con Janet che mi disse: <<Brava amore, ti voglio bene...>> detto questo morì tra le mie braccia.

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Frana: la demone ribelle
Mystery / ThrillerCiao sono Frana, abito nel gachaworld, mondo recentemente preso di mira dagli esseri umani. Ma non sono una di quelle persone che scappa dai combattimenti chiedendo pietà in ginocchio. Sono Frana Gacha, faccio parte della famiglia di demoni ribelli...