ISLA
Questa era la mia ultima estate. O almeno la mia ultima estate a Toronto, in Canada. I miei erano ormai separati da otto anni e finalmente mia madre ha preso la decisione di trasferirci io, lei e mio fratello Jason a Boston. Non ci saremmo trasferiti subito, grazie a dio, lo avremmo fatto alla fine di agosto. Giusto il tempo di salutare tutti.
Era appena finito giugno ed io non vedevo già l'ora di andare, non perché mi fosse facile trasferirmi da un momento all'altro ma solo per il bisogno di cambiare aria, in Canada ho impressi troppi brutti ricordi. Non ero una ragazza molto socievole, diciamo che principalmente mi piace molto stare chiusa in camera a leggere romanzi o gialli, mangiando schifezze oppure correre su un campo da pallavolo e allenarmi fino allo sfinimento come stavo facendo in quel momento. Mi stavo allenando da due ore e non ero ancora stanca. Mi ero appena seduta per terra per fare un piccola pausa per poi rimettermi a lavoro quando il mio telefono iniziò a squillare e sul display apparse la scritta 'PAPÀ' a caratteri cubitali. Rapidamente lo presi con una mano e accettai la chiamata, "Isla" mio padre mi chiamò in modo pacato e tranquillo, "ciao papà" risposi agitata e con il fiatone per l' allenamento, "stavamo pensando io e Jason di andare una settimana in montagna con un po' di persone ti andrebbe?". Ci pensai su per qualche secondo. " Chi sarebbero queste persone?" risposi incuriosita dalla proposta, " mah solo il migliore amico di Jason, Michael, Megan e Alex, Jason ed in fine ovviamente Andrew e suo figlio dato che la casa è loro", rimasi un po' in dubbio. A me andare in montagna piaceva eccome era la compagnia il problema. Con Jason era sempre un rapporto da conoscenti quasi sconosciuti, per via della sua scuola ci vedevamo raramente e ogni volta che tornava a casa si rinchiudevan in camera sua, Michael è una persona del tutto nuova che non ho mai visto e con la quale non ho mai parlato, Megan e Alex invece li conosco da qualche anno ma non abbiamo mai interagito principalmente per la grande distanza di età che c'è tra noi e per il fatto che ci vediamo raramente, con Andrew e suo figlio invece ho interagito molto e mi stanno entrambi molto simpatici ma a volte sembra che mi rivolgano la parola solo perché mio padre è il migliore amico di Andrew e tutto ciò mi mette a disagio, infine c'è mio padre con il quale evito di passare tanto tempo per motivi che mi hanno spinta a farlo. Ma... Anche se la compagnia non era molto ammirevole decisi di accettare, "okay papà, quando ci andremo?" altro lato ci fu un attimo di silenzio, qualche sussurro ed infine mio padre si decise a rispondere "partiremo domani pomeriggio, fai oggi le valigie e m laetti pure qualcosa di caldo in valigia, io ora devo andare a lavorare ci vediamo domani, ciao" dopodiché mio padre riattaccò mentre io rimasi in mobile per qualche secondo per poi rimettermi ad allenarmi.
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ONE SUMMER
ChickLitIsla è una ragazza di diciassette anni che si è appena trasferita a boston con la famiglia a seguito della separazione dei suoi genitori. La sua vita è sempre stata in bilico tra tranquillità e caos, e la giovane la maggior parte delle volte si sent...