In origine, prima della creazione di ogni cosa, esistevano solo due entità primordiali: Kael e Nira. Queste erano le prime forme di vita, conosciute come "I Supremi". Kael e Nira non possedevano un corpo fisico né astrale; erano esseri di pura energia, senza uno scopo nell'esistenza. Sentivano un profondo vuoto dentro di sé, una solitudine che li spingeva a cercare un modo per riempirla.
Desiderando dare un significato alla loro esistenza e porre fine alla loro solitudine, Kael e Nira decisero di creare dei discendenti. Dopo un'attenta riflessione, optarono per 12 figli, ritenendo che questo numero fosse sufficiente per creare un equilibrio e una diversità tra di loro, evitando così che uno solo dominasse sugli altri.
Appena videro i loro figli, rimasero stupiti dal fatto che non fossero fatti di pura energia come loro, ma avessero due corpi: uno fisico, materiale, tangibile, e uno universale. Questi corpi fisici erano diversi tra loro, ognuno con caratteristiche uniche, ma tutti con una figura umanoide: alcuni avevano la pelle luminescente, altri ali di luce, altri ancora capelli simili a fiamme. Il corpo universale, invece, era un intero universo personale, vuoto all'inizio, ma collegato intimamente al corpo fisico. Se uno dei due corpi veniva distrutto, anche l'altro subiva la stessa fine.
I Supremi, non volendo privilegiare nessuno dei loro figli, decisero di dare loro nomi numerici rappresentando così l'ordine di nascita e la loro uguaglianza intrinseca. Tuttavia, ai figli non piaceva il nome che era stato scelto per loro, così ognuno di loro si scelse un proprio nome. Col tempo, vennero conosciuti come "Universali", un termine che indicava la loro razza.
Passarono molti anni, durante i quali gli Universali crebbero e impararono molte cose. Diventarono più consapevoli delle loro capacità e iniziarono a esplorare i loro universi personali. Durante questo periodo, svilupparono una comprensione del mondo e delle loro abilità, forgiando legami tra di loro e con i loro genitori.
Un giorno, Kael e Nira decisero di fare un dono ai propri figli per metterli alla prova. Il dono consisteva in una sfera di energia pura per ciascuno dei figli, concepita dal potere dei Supremi. Ognuno dei figli avrebbe potuto usare la propria sfera nel modo che riteneva più giusto.
I fratelli pensarono che si trattasse di una sorta di test per vedere chi sarebbe stato il più avido o chi sarebbe stato il più generoso tra loro. Dopo molta discussione, decisero all'unanimità di prendere solo una sfera a testa, così da mantenere un equilibrio tra tutti e dimostrare la loro unità.
I Supremi, colpiti dalla loro decisione di equilibrio e moderazione, decisero di premiarli aggiungendo una sfera extra per ciascuno di loro come riconoscimento della loro scelta. Non appena ricevettero il dono, ognuno di loro portò le sfere all'interno del proprio corpo universale per decidere quale fosse il modo più giusto di usare tale potere.
Ma poi, un giorno, Drackstar il , il più impulsivo tra i fratelli, decise di fare qualcosa di diverso. Annoiato, prese le due sfere e iniziò a giocare con esse, trattandole come un pallone. Con un tocco particolare, riuscì a farle rimbalzare e a scambiarle con destrezza. E così, mentre giocava, esclamò con entusiasmo:Drackstar: «Ehi, guardate! Ho inventato un nuovo gioco! Lo chiamerò... calcio!»
Mentre continuava a giocare, Drackstar decise di vedere cosa sarebbe successo se le due sfere si fossero scontrate con forza. Non appena le due sfere si unirono, ci fu una grande esplosione che generò un intero universo all'interno del suo corpo universale. Questo universo iniziò a popolarsi di galassie, stelle, pianeti e tutta la vita che conosciamo oggi, trasformando il suo universo personale in un luogo vibrante e dinamico. Quella fu l'esplosione che noi conosciamo come il Big Bang.
L'energia dell'esplosione fu così intensa che il corpo fisico di Drackstar venne sbalzato via e colpito dal calore e dalla forza dell'evento, si solidificò in una pietra indistruttibile. Intrappolato nel suo corpo universale e pietrificato, Drackstar perse i sensi e rimase così per miliardi di anni.
Il corpo di Drackstar vagò nell'universo che aveva creato all'interno di sé, fino a che un giorno il suo corpo entrò nell'atmosfera di un pianeta, schiantandosi al suolo. Lo schianto fu così potente da indebolire lo strato di pietra attorno al suo corpo e da fargli riprendere i sensi.
Non appena rinvenne completamente, riuscì a liberarsi dallo strato di pietra che lo teneva imprigionato. Ma la prima cosa che notò era che non si trovava più nel vuoto universale e nemmeno nel regno dei Supremi, ma su un pianeta sconosciuto, pieno di vita e di creature.Drackstar: «Mhm... mi trovo su una gigantesca palla fatta di verde e con cubi altissimi!... figata!!»
Un pianeta, composto da terra, animali, rocce ed acqua. Drackstar decise di esplorare questo nuovo mondo e iniziò a scalare il palazzo più alto che riusciva a vedere. Tentò di arrampicarsi per 49 volte, ma ogni volta la gravità del pianeta lo riportava giù.
Drackstar: «Cosa posso fare?»
Poi, improvvisamente, si ricordò che poteva volare nel vuoto. Non sicuro se avrebbe funzionato anche su un pianeta con gravità, Drackstar non esitò un attimo:
Drackstar: «Wee, posso volare anche qui!! Alla faccia tua gravità!»
Utilizzando il suo potere di volare, Drackstar raggiunse la cima del palazzo in pochissimo tempo. Guardandosi intorno, rimase stupito dal vedere che gli abitanti del pianeta usavano dei strani mezzi per spostarsi.
Drackstar: «Delle roccie che sono capaci di volare!»
Mentre osservava i velivoli che vagavano per la zona, Drackstar notò che tutti si stavano allontanando di fretta. Non capiva perché, pensava che fosse perché non avevano mai visto qualcuno volare. Ma guardando verso il basso, vide un grattacielo con un buco esattamente della forma del suo corpo pietrificato, e che tutti stavano scappando prima che il palazzo crollasse.
Drackstar dalle reazione degli abitanti, decise di esplorare ulteriormente questo strano nuovo mondo.
Non appena si affacciò dall'edificio udì una voce minacciosa provenire da dietro:???: «Non vi lascerò distruggere questo pianeta un'altra volta, mostro!!»
Drackstar si girò e vide uno strano essere in grado di volare proprio come lui!?!
Drackstar: «Ma chi è questo?!?»
L'essere misterioso, emanando una luce intensa, si avvicinò lentamente a Drackstar, preparandosi a combattere.
«FINE ATTO I»
STAI LEGGENDO
Universal Chronicles
Science FictionIn un tempo primordiale, Kael e Nira, due entità di pura energia conosciute come "I Supremi", desiderano dare un significato alla loro esistenza. Decidono di creare 12 figli, ciascuno con un corpo fisico e un universo personale. Ogni figlio riceve u...