INIZIO

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Tornare indietro nel tempo? Accade solo nella fantascienza. Se si parlasse alle persone di viaggiare nel tempo tutti diranno una singola parola: impossibile. Ma se quell'impossibile avvenisse senza un motivo logico dietro?
È notte, e la gente sta dormendo profondamente nei letti. In questa tranquillità due figure stanno correndo verso un palazzo a tre piani che sembra essere abbandonato. La prima figura è un uomo sulla quarantina che arrampicandosi da una scala entra nell'edificio e se la dà a gambe levate. Il secondo, invece, è un giovane ragazzo, forse vent'anni, e anche lui compie le stesse azioni dell'uomo precedente. Tuttavia, il giovane ha in mano un oggetto molto pericoloso: una pistola. Uno sta scappando dall'altro!
Il giovane sente il suono delle sirene che si stanno facendo sempre più rumorose e vicine, quindi urla -Dove credi di andare?!- alza la mano con cui tiene l'arma, prende la mira e... BANG! L'uomo cade a terra urlando di dolore e vede la sua gamba perforata dal proiettile. L'inseguitore finalmente lo raggiunge e gli dice guardandolo -Ho dovuto attendere troppo a lungo, ma la ricompensa è squisita.- il ferito sa che è spacciato e implora il ragazzo di non ucciderlo. Parole sprecate... Il giovane prende di nuovo la mira, stavolta più lentamente, ammira la sua vittima con occhi disprezzanti, preme il grilletto... BANG! L'uomo è morto e il ragazzo è soddisfatto fino a quando non sente voci che esclamano -Mani in alto!- i poliziotti sono arrivati! L'aggressore è diventato la preda. Corre il più veloce che può con gli agenti alle spalle che sparano cercando di colpire le gambe. Giocando di astuzia li semina, riuscendo anche ad ucciderne un paio, ma arriva davanti a un punto cieco senza via di fuga, con i passi dei poliziotti che si fanno più intensi. Guarda ovunque finché non trova quella che forse è l'unica strada per sfuggire, ma per farlo deve saltare sopra il vetro per un'altezza di cinque metri. Non ha più scelta, il ragazzo si butta rompendo il vetro e cadendo, ma è tanto ferito. Troppo ferito per riuscire a scappare.
Si rialza dolorante e si ritrova circondato da un sacco di agenti che lo dichiarano in arresto. Il giovane non fa niente e non oppone resistenza, ma dalla sua faccia sembra essersi rassegnato. Poi scoppia in lacrime, in mezzo agli agenti, e quando uno di loro si avvicina un poco di troppo riprende in mano la pistola e le forze dell'ordine reagiscono immediatamente puntandogli le loro armi contro. Il ragazzo osserva la scena e ripete due volte -Non è come pensate...- chiude gli occhi senza smettere di piangere sospirando lentamente. Alza la sua pistola, ma la indirizza verso la sua testa premendo il grilletto subito dopo... L'ennesimo sparo tuona nella tranquillità, ma è l'ultimo di questa notte.

20 ANNI DA BUTTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora