1.Just me

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"ogni volta che ho una strana sensazione su una personaho ragione"

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"ogni volta che ho una strana
sensazione su una persona
ho ragione"


Aprii gli occhi e misi a fuoco la stanza, cercai di alzarmi ma un dolore forte alla testa mi fece sbattere il capo contro il cuscino.
Rimarrei molto volentieri sdraiata sul mio letto ma se non mi alzo mia madre mi uccide.

Cosi mi alzai con un po' di forza e iniziai a sistemare il letto, cosa che accadeva raramente visto che non ero una persona molto ordinata.
Sappiate che vi invidio se lo siete, ma poi come fate a tenere tutto ordinato?
Bah, siete dei pazzi.

Andai in bagno e mi iniziai a sistemare, è il primo giorno del secondo di università oggi.

Che gioia.

Mi lavai la faccia e i denti, infine presi i trucchi.
Passai il correttore sotto le occhiaie, la matita nera per fare un eyeliner.

-A noi due- dissi alla matita nera.
L'eyeliner il mio più grande nemico.

-Vi devo dire, niente male- dissi tra me e me quando notai la riga perfetta.

Soddisfatta, andai in camera e presi dei cargo beige e una maglia bianca larga.

Mi guardai allo specchio, i capelli neri contornavano il mio viso pallido, l'unica cosa che dava un po' di colore al tutto erano gli occhi azzurri, sul naso mi ero fatta un piercing ad anello e nelle varie zone del braccio comparivano dei piccoli tatuaggi.
Scrollai le spalle e ignorai i miei pensieri.

Presi lo zaino e mi avviai in cucina.

-Buongiorno, tesoro. Dormito bene?- disse all'improvviso mia madre appena mi vide.
'Ma che domande fai mamma?'
-Da Dio mamma- risposi ironicamente.

Mio padre si alzò in piedi, ma sentì il rumore di un motore.

Derek mi stava aspettando.

-Ma guarda chi si è svegliata.-
-Oggi vai dallo psichiatra, ti accompagno io- mi informò in modo molto gentile mio padre.

-No- risposi impassibile.

-Si che ci andrai, e ti manderò con le cattive-

-Mi vuoi portare di peso? Bene accomodati pure- girai i tacchi e me ne andai.

Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a mio fratello.

-Gara di prima mattina?-

La domanda mi fece sorridere.

-Certo, fratellone...-
-Grazie per ieri, comunque-

-Smettila di fare la sdolcinata e prendi il casco, vediamo chi arriva prima a scuola-

Non me lo feci ripetere una seconda volta, presi il casco e raggiunsi la mia moto.

Arrivai ultima a scuola e gli feci la linguaccia.
Appena scesi mi sentì gli occhi di tutti addosso.

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