CAPITOLO 2: Il nuovo studente

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Ho sempre amato le grandi città. Caotiche, sorprendenti e confusionarie. Come delle grandi bolle in cui tutto ciò che succede è estraneo alle grandi regole del mondo. Non puoi mai sapere cosa succederà o cosa si nasconde nelle intricate vie di esse. Quasi quasi tutto questo caos mi fa dimenticare il casino che invece dimora nella mia testa.

Alzo lo sguardo dal telefono quando mi accorgo che il semaforo è verde. Premo l'acceleratore e la mia Maserati blu prende velocità, mentre rilasso i muscoli lentamente. Mi piace avere il controllo su ció che faccio, e nessuno può togliermelo. Stringo il volante, giro a destra e rallento. Sono quasi arrivato, dovrebbe essere qui vicino. Infatti, poco dopo, la Haerts Academy si presenta davanti a me in tutta la sua maestosità. 

Sembra proprio una scuola per ricchi figli di papà. 

Anche tu lo sei. 

Beh, si, io non faccio eccezione. 

Da oggi sono Jet Morrison, e frequento la Haerts Academy. Mio padre è un ricco imprenditore, e com'è giusto che sia, io erediterò la sua fortuna. 

Sarà questo ciò che dovrò raccontare a chi incontro, la mia copertura. 

Mio padre è stato molto chiaro su ciò.

Lascio la mia amata auto nel parcheggio dell'accademia, e quando scendo, ammiro l'enorme struttura. 

Sarà' alta più o meno sei metri senza calcolare le punte delle torrette. 

E' fatta in pietra, con portici sorretti da colonne bianche, e un enorme parco verde e curato attorno. I capitelli sono ornati da statue di marmo e il frontone è decorato con ogni tipo di scultura. Penso che la parola più adatta per descriverla sia "maestosa". 

Mi avvio verso l'entrata, con la mia enorme valigia al seguito, attorniato da studenti che indossano tutti le divise della scuola

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Mi avvio verso l'entrata, con la mia enorme valigia al seguito, attorniato da studenti che indossano tutti le divise della scuola. Fortuna che anche io mi sono adeguato e ora porto una camicia bianca, dei pantaloni blu e una cravatta del medesimo colore. Con l'aggiunta di giacca, anche. 

Il chiacchiericcio che aleggia nell'aria mi infastidisce, così entro nell'edificio, che è ancora più stupefacente all'interno. 

Una grande scalinata di pietra bianca si trova al centro dell'atrio, e il pavimento a scacchiera bianco e nero è lucidissimo. 

Due colonne di marmo mastodontiche sorreggono il portone d'ingresso. 

Davvero, sono stupito. 

Pure io.

Voglio dire, è strano trovare una costruzione del genere in una grande e moderna metropoli come Los Angeles.

Lascio i bagagli in segreteria dopo aver preso il numero della mia stanza e mi dirigo verso ciò che mi sembra l'auditorium, perché - do un'occhiata veloce all'orologio d'argento al mio polso - sono le 9.17, e dovrei aver letto da qualche parte sul programma che c'era l'assemblea del primo giorno oggi, alle 9.30. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12 ⏰

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Haerts Academy: Game of SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora