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Forse era la delusione a muovere i suoi piedi e, razionalmente parlando,  Izuku si vergognava persino di sé stesso per essere capace di formulare un pensiero tanto orribile e malato

Ma quasi Sperava che Shigaraki gli avesse mentito e che quell'incontro,  avvenuto un mese prima, fosse solo un modo malato del villain per passare il tempo e ribadire i loro ruoli.

Ma era tutto vero.

Ciò che c'era scritto sul foglio era tutto vero ed era solo grazie a quello se  ora Best Jeanist era ancora vivo o se la presenza di Endevor ed Hawks aveva salvato centinaia di vite in quell'attacco  , ai danni di un enorme centro commerciale,  fatto da un Noumu potentissimo.

E persino una piccola nota a piè di pagina, quella che in realtà sembrava solo una cancellatura  e che aveva ossessionato Izuku per giorni, si era rivelata  una soffiata incredibile che aveva fermato un'altro piccolo attacco ma che sarebbe stato, per l'umore dei ragazzi della UA,  un vero colpo

Per quanto potesse sembrare inutile, e sostituibile, il preside Nezu aveva guadagnato la fiducia dell'intero istituto e l'interesse di All for One verso di lui, e soprattutto verso il suo cervello , per farlo diventare un Noumu capace di auto gestirsi...aveva fatto letteralmente rabbrividire il verdino portandolo a parlare con l'uomo-topo ed a convincerlo a prendere misure precauzionali  maggiori per la sua salvaguardia

Su questo punto Izuku non poteva sapere se aveva fatto bene e se realmente quell'attacco ci sarebbe stato, dato che Nezu ora era tutelato da un'intera sfilza di eroi, ma qualcosa nel suo istinto gli faceva pensare che non fosse una bugia nemmeno quella.

Com'era successo?

Come poteva fidarsi di lui?

" questo ora non è importante "

Questo pensò Izuku quando afferrò il piccolo zaino giallo che si era portato dietro, affermando con tutti i suoi compagni di star andando semplicemente da sua madre, e prendendo il cellulare in mano per avvisare proprio quest'ultima che per un pò non sarebbe stato disponibile a causa di un allenamento a sorpresa alla UA

Un pò quella situazione lo faceva persino ridere, dato che questi di solito sono i trucchi usati dagli adolescenti e che lui non aveva mai usato, ma il sorriso gli morì sulle labbra quando si rese conto di ciò che stava facendo

Era completamente esposto e completamente isolato ed in caso di attacco, verso di lui, non ci sarebbe stato modo di arrivare in tempo a salvarlo..nemmeno con la velocità di Iida kun...

Ma cos'altro poteva fare?

Qualunque fosse la motivazione del villain , per dargli quelle imbeccate, erano comunque risultate veritiere...ed Izuku voleva conoscere per lo meno il motivo di questo cambio di rotta.

A cosa si stavano preparando?

Era una macchinazione  di All for One anche questa?

Era un loro modo malato di giocare al gatto con il topo?

" Hai intenzione di entrare o pensi di rimanere ancora a lungo ad attirare l'attenzione di mezzo mondo?"

La voce di Shigaraki riportò Izuku velocemente alla realtà,  la consapevolezza di essere già arrivato all'indirizzo che il villain gli aveva dato e di essere di fronte ad una villetta in palese disuso, ed One for All si attivò immediatamente sotto lo sguardo divertito del villain

T:" Dio come siete suscettibili... Se avessi voluto attaccarti lo avrei fatto mentre eri nel paese dei balocchi e te ne stavi fermo lì, come un ebete, con un bel bersaglio piantato sulla schiena"

Gli occhi verdi del minore scivolarono sulla figura di fronte a lui, una spessa tuta nera con il cappuccio calato sulla fronte e solo qualche ciocca bianca a pendere sui lati, prima di fare lui stesso un passo avanti e stringere la spallina dello zaino

I:" perché mi hai fatto venire qui?"

Anche i piedi di Shigaraki si mossero, esponendo incredibilmente la schiena al verdino e mettendosi a rischio di attacco nello stesso momento,  ma dirigendosi verso il cancello di quella proprietà e posando un dito sul lettore di impronte che vi era posto al di fuori

T:" questo è un posto sicuro e nessuno ci verrà a cercare qui. Appartiene ad un mio amico, un amico che non vedo da anni in realtà,  e ci servirà come base per le trattative e per decidere come muoverci"

Il cancello cigolò  sugli argini, la ruggine a far da padrone sui cardini e sulle viti, ed Izuku strinse ancora più forte la spallina dello zaino rimanendo inchiodato al suo posto

I:" non ho la minima intenzione di entrare li dentro senza nemmeno sapere a chi appartiene questa casa..."

Un accenno di risata provenne dell'albino,  che in quel momento posò il dito su un'altro lettore posto sul portone principale,  prima di girarsi a mezzo busto ed  abbassarsi il cappuccio sulle spalle

T:" te l'ho già detto... questa è la casa di un mio vecchio amico che ha deciso di uscire fuori e collaborare... Questa è la casa di Tenko Shimura"

 Questa è la casa di Tenko Shimura"

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