braccialetti dell'amicizia

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Uccellini di merda. Unico difetto di Barcellona, troppo uccellini canterini.Marc sta ancora dormendo, tutti stanno ancora dormendo, tutti tranne me. Voglio solo dormire io, provo a riaccoccolarmi a Marc, ma niente da fare e tra l'altro credo di averlo svegliato perché mi stringe a se appena sente che mi muovo, cosa faccio ora? io volevo solo togliermi dall'abbraccio, si insomma, tutto bellissimo, ma ho bisogno dei miei spazi appena sveglia, con delicatezza mi sfilo dall'abbraccio spostandogli il braccio, lo avessi mai fatto, ha aperto gli occhi per poi alzarsi di scatto, ha troppa energia questo ragazzo la mattina, io sono qui rincoglionita e lui potrebbe tranquillamente fare un discorso di quelli difficili, io non riesco neanche a pensare, mi alzo dal letto e vado a chiudere la finestra, mentre lui socchiude la porta della camera, non sento più gli uccellini bastardi, mi siedo a letto, sono solo le otto, lui fa lo stesso e inizia ad accarezzarmi il braccio -dobbiamo ancora parlare da ieri sera- ha ragione, non so da dove iniziare, però devo, annuisco, raccolgo tutta l'energia dell'universo e provo a fare un discorso di senso compiuto -Marc, questi giorni sono stati tra i più belli della mia vita, con te sto bene, sei fantastico, ma tra due giorni e mezzo non sarò più qui e anche se tu mi hai già detto di provarci non so se questo é ciò che tu vuoi davvero, insomma io sono parecchio presa da te e si diciamo che di cose assieme ne abbiamo fatte, ma io sono un nessuno, tu invece sei Marc Guiu, tu sei candidato al Golden Boy di quest'anno, sei un astro nascente del calcio, potresti avere chiunque e sarebbe tutto più facile- lui prova ad interrompermi -ti prego prima fammi finire, ciò che non capisco é perché io? e perché ci ostiniamo così tanto se abbiamo l'universo contro?- sento gli occhi lucidi, mi guarda e anche i suoi occhi sono lucidi, mi prende le mani e se le porta al petto -Camilla, capisco ciò che dici e i tuoi dubbi, ma sia dal momento che ti ho vista in quel locale non ti ho più dimenticata, in pochi giorni sei entrata nella mia vita e mi hai travolto con un uragano di emozioni e se anche tu dici che io potrei avere chiunque non mi interessa, perché chiunque non sei tu, tra due giorni e mezzo torni in italia? questa cosa non mi spaventa, lo sai che David Beckham una volta ha guidato 7 ore per vedere Victoria 10 minuti? io un aereo lo posso tranquillamente prendere, c'è solo la francia in mezzo che rompe i coglioni, ma é come se fossimo vicini di casa, come ti ho già detto, se tu vorrai io ci sarò- mi viene da piangere, lo abbraccio facendolo cadere sul letto, lo stringo forte e lui fa lo stesso -quindi tu in realtà vuoi solo emulare David Beckham?- dico quasi ridendo -più o meno- scoppiamo a ridere -quindi sei convinto di che cosa stiamo andando incontro- lui si rimette a sedere -mai stato più convinto di qualcosa- e mi da un bacio sulla fronte, sorrido -grazie- anche lui sorride -di che?- faccio spallucce -ne avevo bisogno- lui mi stringe nuovamente in un abbraccio, restiamo li così per non so quanto tempo, avevo davvero bisogno di lui, é arrivato all'improvviso ed in poco tempo non so come farei senza di lui, senza di lui che mi lascia prendere i suoi vestiti, che si preoccupa che io dormi bene o che arrivi a casa, che non sa in piattare della pasta, che mi stringe in un abbraccio ogni volta che può, che mi fa sorridere e ridere in continuazione,aiuto gente, sono proprio fusa. Vi auguro davvero con tutto il cuore, a tutti voi cari lettori di trovare il vostro Marc,chiunque ne merita uno. Ci stacchiamo e come sempre lui mi prende le mani -ti va di aiutarmi a preparare la colazione?- annuisco, Marc mi prende per mano e dopo avermi fatta alzare apre la porta scorrevole della camera e fa un salto alto mezzo metro dopo essersi trovato davanti Fermin -ai! dios mio que hace! eres loco?- e insulto che non metterò, Fermin se la ride -calmo, stavo solo vedendo a vedere se eri sveglio- Marc lo squadra -perché?- lui fa spallucce -perché sono l'unico sveglio e ho il telefono scarico- lo dice come se fosse ovvio -e scusa la tua idea era venire a svegliarmi?- -no, ce si, ma no, volevo prendere il caricatore- poi riprende a parlare -dai Marc, tanto sei già sveglio, tanto vale- dopodiché si fa spazio tra Marc e il muro e va ad attaccare il suo telefono al caricabatterie sul comodino, poi si gira e mi sorride innocentemente -buongiorno camilla, come stai? dormito bene? ti sei ripresa da ieri?- gli sorrido anche io -buongiorno Fer, io dormito benissimo, te?- -Gavi russa, ad un certo punto gli ho messo il cuscino sulla faccia, poi però si é svegliato e si é messo i cerottini apposta- -per fortuna, altrimenti vi teneva tutti svegli- -e già!- poi mi si avvicina e mi mette il braccio intorno alle spalle -che c'è per colazione?- e guarda Marc sorridendo, non aspetta una risposta e sempre attaccato a me esce dalla stanza e va in cucina -ora li svegliamo- ha un sorriso maligno sul volto, si accuccia davanti ad un mobiletto, tira fuori due coperchi in metallo e me li passa -non potrei mai Fer, non a gente appena sveglia- lui si alza di scatto e si riprende i coperchi -faccio io allora, non preoccuparti- e dopo questo inizia a sbatterli l'uno contro l'altro saltando in giro e cantando qualcosa in spagnolo, un calmante gente, un calmante, per la mattina, non é possibile, crimine contro l'umanità chi fa casino la mattina.
Eccoli che iniziano, gli insulti, le bestemmie, le minacce, fanno bene. Io sono qui accasciata sul bancone della cucina, mi starei riaddormentando se non fosse per lo strazio di Fermin, tante botte, Marc é dietro di me che intanto se la ride -voi avete dei seri problemi la mattina- dico girandomi verso di lui -come scusa?- dice tra una risata e l'altra -la mattina é buia, triste e silenziosa- lo avessi mai detto, Fermin mi sta venendo incontro cantando, mi alzo di scatto e vado a nascondermi in un angolo in cucina tutta rannicchiata e con le mani sulle orecchie, se io non li vedo loro non mi vedono. Fermin inizia a cantarmi nell'orecchio sinistro e a dondolarmi, voglio piangere, finalmente se ne va, e finisce lo strazio. Io mi chiedo solo perché, già ho fatto una conversazione difficile, in più devo subire sta cosa da appena sveglia? gente non va bene. Marc mi ha fatta rialzare e mi ha dato un bacio sulla guancia -dai, cosa vuoi per colazione?- mm te? non non posso dirlo, Camilla torna a fare pensieri puri valà -non saprei, del te coi biscotti?- lui scuote la testa -posso fare meglio di questo- lo guardo scettica -non so quanto fidarmi dopo aver sentito gli altri- lui fa un verso di frustrazione buttando indietro la testa -sono drammatici, sono bravissimo a cucinare- dall'altra parte della stanza arriva una frase detta all'unisono da tutti i donzelli -no, non lo sei- Marc é obbiettivamente infastidito, fa ridere, é lì tutto corrucciato, che cerca di capire come riscattarsi, ammetto secondo me cucinare a petto nudo non é la cosa più igienica del mondo e poi che cazzo vuole cucinare per 14 persone a colazione? Marc scompare in cucina e prende in mano il suo telefono e chiama un numero, ascolto, non capisco, lascio perdere, mette giù, mi avvicino -Marc- si gira -tutto apposto? cosa succede?- lui non risponde e fa un ghigno, come se stesse architettando qualcosa, si abbassa con tutto il suo corpo e mi sussurra all'orecchio sinistro -tra poco vedrai- é così allegro, non ho idea di cosa voglia fare, ma mi piace il Marc che complotta, quando si allontana resta alla mia altezza, non so se considerarlo carino o offensivo, in tutto ciò gente io sono ancora truccata da ieri sera perché col cazzo che portavo pure i beauty delle donzelle qui ieri sera e col cazzo che mi faccio vedere struccata così a gratis, sono superficiale e insicura? si e pure tanto.
Marc continua a ciondolare in giro per casa tutto contento e sempre senza maglia, il che mi permette di ammirare la sua schiena scolpita, gente, é scolpito nel marmo cazzo, lo sto fissando ? si, assolutamente e non mi sento in colpa -guarda che così lo consumi- mamma mamma mamma, che spavento! penso di aver perso un giorno di vita, Cubarsi é di fianco a me che se la ride, bastardo, dio santo che spavento gente -non farlo mai più, ti prego- lui continua a ridere per qualche secondo, per poi fermarsi e farsi serio -quindi tu e Marc dopo così poco tempo state già insieme?- sbarro gli occhi, domanda inaspettata, in effetti non ho idea di cosa siamo, mi era interessato fino ad ora? no, ne ho idea? assolutamente no, Pau é lì che se la ride -capisco capisco, chiederò a lui- e se ne va verso Marc, vedo che anche lui sussulta quando dalle spalle l'amico inizia a parlare, penso che stia per chiedergli la stessa cosa che ha chiesto a me quando suona il campanello, Marc ciondola tutto contento e saltella verso la porta, la apre appena, giusto quello che serve per far passare un sacchetto di carta, non dà spiegazioni a nessuno, ma corre in cucina, anche perché tutti si stanno facendo gli affari loro, cioè stanno giocando al nuovo videogioco di Lamine, vado da Marc in cucina, mi viene da sorridere, ha ordinato delle brioches e le sta sistemando su un vassoio, che cucciolo, mi metto di fianco a lui e aspetto che mi noti, non mi guarda -dimmi tutto mi linda- non ho capito che stava parlando con me finché non si é girato e mi ha parlato di nuovo -que pasa? todo bien?- annuisco e mi avvicino a lui e al vassoio -che pensiero carino- lui mi mette le braccia attorno al corpo e appoggia la testa sulla mia spalla, penso di avere la tachicardia, mamma mia, altro che cardio, lui é il mio cardio con tutte le emozioni che mi fa provare, appoggio la mia testa alla sua -lo pensi davvero?- chiede riferendosi alla mia affermazione di prima, giro la testa e gli do un bacio sulla sua -si Marc, sei una persona gentile che si preoccupa per i suoi amici e vuole farli felici- lo intravedo arrossire con la coda dell'occhio, si alza dalla mia spalla e va a mettersi una maglia in camera, poi torna trionfante e annuncia -gente!- tutti si fermano -la colazione é in cucina- ho un vantaggio su tutti e c'è una sola brioche al pistacchio, la afferro assieme ad un tovagliolo e vado a mangiare sul tavolo gli altri litigano e pure tanto, devo caricare il telefono ora che ci penso, io finisco con calma il mio cibo seduta tranquilla a tavola, ma tre gli altri sono tutti in piedi, Marc é ancora dove era quando ha annunciato la colazione che sorride compiuto, mi alzo e vado da lui -hai ancora il mio spazzolino?- lui fa un sorriso a 32 denti -non avrei mai potuto sbarazzarmene-, vado verso il bagno e lui mi segue -sai stavo pensando che tu hai tante cose mie, ma io non ho niente di tuo, come farò quando te ne andrai?- dice facendo gli occhioni dolci e il labbro tremante, tipo il gatto con gli stivali in shrek, devo restare seria e non ridergli in faccia, é stato difficile, ma ci sono riuscita -devo pensarci, dubito ti vada bene una mia maglietta- -in effetti- siamo in bagno che parliamo, con la porta chiusa, io volevo solo lavarmi i denti e questo vuole parlare di avere una mia maglietta come top, mi sto lavando i denti quando mi ricordo che in spagna é pieno di posti dove tipo farsi i braccialetti dell'amicizia, mi sbrigo e corro fuori dal bagno senza spiegare nulla a Marc che mi segue preoccupato, gli altri hanno finito e stanno cercando di fare l'armocromia a Fermin -RAGA!- tutti si fermano e mi guardano preoccupati -idea geniale! andiamo a farci dei braccialetti matchati in uno di quei posti carinissimi?- i ragazzi fanno una risatina, le mie donzelle subito si gasano, volevamo farlo domani ora che ricordo, per l'ultimo giorno, ma tanto vale farli assieme ai nostri nuovi amici.
Dopo aver insistito un po' e aver convinto i signorini usciamo di casa tutti assieme, vi risparmio il devasto di come ci siamo preparati in 14 con un solo bagno, però almeno noi eravamo truccate dalla sera prima, se no apriti cielo. Seguiamo papà Fermin che sa dove andare, i ragazzi sono tutti coperti con dei cappucci e cappellini, Marc mi tiene un braccio sulle spalle e io gli tengo la mano, dopo 15 minuti buoni, raga sembriamo ubriachi, camminiamo storti, ridiamo in continuazione e non ci capiamo, arriviamo in questo posticino adorabile con tutte le pareti ricoperte di perline, pendenti e spaghi di diverso colore -raga decidiamo cosa vogliamo fare- dice Maria, la ragazza che lavora lì ci é venuta incontro -ragazzi posso aiutarvi? sapete già come funziona?- scuotiamo la testa e lei molto gentilmente ci spiega -per prima cosa dovete decidere il colore e la lunghezza dello spago, poi cosa metterci e il modo in cui lo volete chiudere, poi venite da me in cassa e ve lo compongo- la ringraziamo e corriamo verso gli spaghi colorati e iniziamo a litigare per i colori, io riesco ad accaparrarmi il giallo caldo senza troppi problemi, gli altri variano dal viola di Hector al turchese di Emma al rosso di Lamine al rosa di Sofia, insomma l'arcobaleno gente. Ora arriva il vero problema, il ciondolo/ i ciondoli, ci mettiamo a confabulare davanti alla parete proponendo varie idee, finché non arriva Elena che sincera, ha avuto la idea migliore di tutte -perché non scriviamo qualcosa con le lettere? tipo in spagnolo?- perfetto, abbiamo concordato su quello, ma ora il punto é un altro, cosa scriviamo?, sta volta é Rachele ad avere l'idea -perché non scriviamo barça juntos? poi ne facciamo uno a venezia con scritto venezia insieme- e nulla gente, pensavamo non bastassero le lettere e invece sono bastate. Quando usciamo ci mettiamo i braccialetti e poi Marc mi viene vicino, avevo visto che si era trattenuto dentro, mi si pone davanti e apre la mano mostrando due catenine dorate, su una c'è un ciondolo a forma di C e sull'altra un cuore -Volevo qualcosa da portare sempre con me che mi ricordasse te- dice, per poi baciare delicatamente il ciondolo con la C e riprendere a parlare -dartene una con la mia iniziale senza chiederti mi sembrava eccessivo, quindi ho optato per questo, spero ti piaccia- non dico nulla, mi getto a capofitto al suo collo abbracciandolo, lui mi alza e mi fa fare un giro in aria -é bellissima, grazie- dico mentre mi rimette a terra -mi aiuti a metterla?- gli chiedo subito, lui sorride e mi invita a girarmi, tiro su i capelli in modo che abbia il collo libero, le sue mani sono molto grandi e il gancetto è molto piccolo, però ciò non sembra causargli problemi, infatti mi accarezza quasi impercettibilmente il collo con le dita mentre infila in gancio nell'asola al primo tentativo, per poi accarezzare il mio collo dall'attaccatura dei capelli scendendo lungo le spalle fino ad arrivare ai gomiti, ho la pelle d'oca, vorrei farmi fare un massaggio ovunque da quest'uomo, secondo me ha le mani magiche.
Lui mi porge la sua collana e dopo che si é abbassato e tolto il cappuccio della felpa gliela infilo e dopo un paio di tentativi falliti ci riesco, sentite  é difficile, la sua é stata tutta fortuna, lì dove c'è il gancio gli lascio un bacio. I nostri amici ci richiamano, io vengo presa sottobraccio da Pablo e Maria, mentre Marc viene spinto da Hector e Lamine,  -Cosa era questo momento?- mi chiedono i due contemporaneamente, palese si sono messi d'accordo, scuoto la testa -non saprei, voi come lo definireste?- i due si guardano , é Pablo a parlare -eravate intimi- continua Maria -parecchio intimi- non capisco dove vogliono arrivare -io non ci ho visto nulla di che- loro si guardano di nuovo e sospirano -é sempre così?- chiede Pablo -a volte pure peggio- dice la mia migliore amica trattenendo una risata, la fulmino, ma davvero non ho idea di dove vogliano andare a parare, li lascio parlare, non ho idea di dove stiamo andando, é sempre papà Fermin a guidarci, ci fidiamo? ci fidiamo -ragazzi ho due proposte- esordisce il nostro uomo -o andiamo a vedere un museo o andiamo per negozi- allora gente, il viaggio culturale lo abbiamo fatto, é una bella giornata, mica dobbiamo stare dentro a quattro mura. Concordiamo tutti per la seconda opzione e qui partirebbe una scena iper mega bella da film, ma quasi quasi ve la racconto per filo e per segno, ma non adesso anche perché non ho idea in che vie stiamo andando, spero raccomandabili.




lo so, lo so, ci ho messo tanto, ma spero vi piaccia, la vacanza sta giungendo al termine e io sono indecisa sé fare anche il punto di vista di Marc prima di andare avanti con la trama, potrebbe piacere?

¿barça juntos? - Marc Guiu PazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora