CAPITOLO 1 -Ansia sociale-

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Giovedì 15 maggio 2023
Mi sono trasferita da poco a Milano, dopo aver lasciato la bellissima città di Bari per affari di lavoro che riguardavano mio padre. Adesso mi ritrovo in un posto sconosciuto alla mia vista. Che caos..Beh non è per niente per me Milano, io amo la campagna! Silenzio e tranquillità, tutto quello che voglio è la calma. Qui si sentono grida, schiamazzi, parolacce e bestemmie che volano.
Dopo essere arrivata in centro città, esattamente davanti al duomo, seguì mio padre in un vicoletto. Ovviamente non era di mattoni come quelli dei piccoli vicoletti di bari.
Mentre oltrepassavamo la via, un gruppo di ragazzi di circa sedici anni ci passò accanto. Cazzo per avere circa la mia età sono altissimi...
Pensai tra me e me. Avevano un anno in meno di me e sembravano già maggiorenni.
Uno di loro urtò le mie valige e con un segno della mano si scusò.
Lui era il più grande e sotto il cappello di pelle finta di ghepardo si intravedevano i capelli lunghi rosa. Aveva il collo coperto di tatuaggi di disegni che non riuscivo a distinguere. Era forse un serpente? O forse una sorta di maschera cinese?
Dopo questo piccolo scontro e sempre dopo aver chiesto scusa mi guardò negli occhi.
aveva in bocca una sigaretta. Sembrava avere sui 30 anni.
Mortacci quanti anni a sto tipo?!
Mi girai subito ma sentivo i suoi occhi ancora su di me. Sarà stato un artista di musica trap?
Dopo 15 minuti eravamo arrivati al nostro alloggio. Eravamo al quinto piano. MA PERCHE'?! MA PERCHE' SONO SOLO SCALE?!
Dopo essere arrivata alla porta in legno color nocciola, tutta sudata e con i capelli un po' in disordine, mio padre bussò alla porta e quest'ultima si aprì.
Un ragazzo dai capelli verdi aprì la porta.
"Matteo?.." dissi quasi in lacrime.
Era proprio lui, il mio migliore amico.
Mio padre, neanche il tempo di salutarlo, che mi spinse dentro e chiuse la porta.
"Hey piccolina" disse Matteo scompigliando i miei capelli.
"MI SEI MANCATO UN SACCO!!" Lo abbracciai fortissimo e lui mi abbracciò a sua volta.
"UN PO' MENO FORTE L'ABBRACCIO O MI ROMPI LE COSTOLE!!" disse lui ridendo.
Mi era mancato così tanto! Rivederlo dopo cinque anni è stata una vera e propria fortuna.
"ti voglio bene..." cominciai quasi a lacrimare per la felicità.
"Shhh baby, non piangere" Matteo mi strinse a sé e mi baciò la sommità della testa. Il suo respiro caldo mi fece sobbalzare leggermente ma lui non ci fece troppo caso.
Per un attimo chiusi gli occhi.
Finalmente potevo cominciare una nuova vita più felice.
"Perché tuo padre non ti ha salutata?" chiese innocente Matteo.
Quella domanda mi fece tornare alla realtà. Mio padre mi odiava. Diceva che ero un fallimento e una disgrazia, solo uno sbaglio.
"lascia stare..."
"Eddai"
"No."
"Eddai" mi guardò in faccia e mi pizzicò una guancia per scherzo.
"NO."
"Eddai, amo"
"HO UNA BRUTTA SITUAZIONE FAMILIARE OKAY?!" sbraitai dopo un po' di 'eddai' da parte di Theo.
"okay, non infierisco più di così"
"mi aiuti con le valige? Please?" lo guardai con degli occhi da cucciola.
Dopo un piccolo sospiro prese una delle mie valigie, precisamente quella argentata dove tenevo make-up, prodotti per la skincare, intimo e qualche top disperso.
Io presi quella rosa dove tenevo magliette, pantaloni, pigiami, felpe ecc.
Dopo essere passata per un lungo corridoio dove erano presenti quattro stanze. Le porte erano neutre tranne una, l'ultima porta aveva uno sticker attaccato sopra che recitava "DANGEROUS". Pensavo fosse una delle camere dei suoi coinquilini, siccome fa parte di un gruppo punk.
Matteo si fermò proprio davanti a quella porta.
"Questa è camera tua" disse indicando la porta per poi aprirla. La stanza era accogliente. C'era un letto matrimoniale,una piccola scrivania bianca accanto al letto, sopra la scrivania c'era una finestra che dava sulla città affollata. Più avanti c'erano una libreria e un grande armadio, accanto ad esso ce n'era uno più piccolo e stretto. Le pareti erano di un grigio chiaro e i mobili bianchi come il latte.
"Wow! Che figata!" esclamai felice.
"Più tardi arriveranno anche i miei coinquilini, sono molto socievoli" sorrise il verde dagli occhi rossi.
"Lo spero..." sussurrai sperando di non essere sentita
"Hey stai tranquilla, sono dei bravi ragazzi, forse" Matteo sorrise e io feci lo stesso.
Matteo, dopo essere andato via, si sedette sul divano.
Io cominciai a sistemare qualcosina, come intimo e libri scolastici.
"Pizza o sushi?" chiese matteo dal salotto.
"E' uguale!! Fai tu!"
Il verde si limitò a fare un piccolo gemito di approvazione, io mi alzai per posare le uniche cose poco 'normali' nei miei cassetti della biancheria.
Proprio in quel momento sentii la ta di casa aprirsi e, ascoltando attentamente, le avevo già sentite quelle voci.
Erano le voci di due ragazzi.
AH NO. Io non vivo con tre ragazzi. mi passò per la mente questo pensiero.
"Dov'è la nuova recluta?" chiese una voce soave con accento del sud.
"E' nella sua stanza"
"Bene" rispose una voce più roca.
Dei passi si avvicinarono alla mia camera, la porta venne aperta proprio mentre avevo un completino sexy in mano. Un ragazzo con i capelli riccissimi e blu arrossi e l'altro...L'altro era quello che avevo incontrato 10 minuti fa! Era proprio lui.
"Ciao...(?)" dissi incerta.
"Ciao! Io sono Francesco, ma puoi chiamarmi Plant." il blu si fece avanti.
"E io sono Enrico" si fece avanti quello rosa.
"Io e te ci siamo incontrati prima, vero?" chiesi sottovoce.
"Sì, sono io" disse portandosi una mano dietro la testa.
I capelli rosa sciolti sulla testa pelata, era un uomo con lineamenti duri ma una voce molto più dolce di quello che mi aspettavo.
"ALLORA!! Parlaci un po' di te!" disse Francesco sorridendo.
Piuttosto carino il ragazzo mentre sorride..EH NO!! EH NO NO NO!! NON POSSO METTERE PIEDE IN UNA CASA E' INNAMORARMI DEL PRIMO UOMO CHE INCONTRO!
Dopo aver pensato qualche secondo risposi.
"MI chiamo Cecilia e ho diciassette anni.."
"COSA?! SOLO DICIASSETTE ANNI?!" disse l'omino blu.
"Sì...?" imbarazzo o panico?, mi chiesi.
"RAGA!! NON METTETE CECY IN IMBARAZZO!!" Gridò Matteo dal salotto.
Dopo quelle parole cominciai ad arrossire guardare in basso per nascondermi.
"MATTEO, CRISTO SANTO!! MI METTI ANCORA PIU' IN IMBARAZZO!!" Dissi mentre gli altri si girarono per guardare la mia testolina.
"Scusami baby!" disse mentre correva da me per abbracciarmi e riempirmi di bacini.
"Non sei proprio cambiato in questi cinque anni, eh?" sorrisi e gli diedi un bacino sulla guancia.
"Neanche tu, amore mio"
Il verde continuò a darmi baci mentre i due pastelli colorati ci guardavano. Enrico era stranito e
Francesco aveva una faccia compiaciuta come avesse appena scoperto una nuova ship.
Ma se avesse pensato che io e Matteo siamo fidanzati? No no no, ma no no no. Io e lui siamo incompatibili.
"THEØ SI È FIDANZATO, YEEE" cominciò il blu per poi essere seguito con gli esulta del rosa.
"Uhm...In realtà io e lui siamo single...Nel senso...Non siamo fidanzati" sussurrai mentre guardai gli evidenziatori. Erano due scemi e lo avevo capito dopo solo la prima ora lì dentro.
"Sisisi ovvio ovvio, come no" disse Enrico.

La mia pricess <33 (Plant)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora