quattro: Soy un bandolero donde voy

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12 maggio 3:44 am

Brianna pov:

Non ci avrei scommesso manco tutto l'oro del mondo di ritrovarmi alle quattro del mattino in fila per una discoteca quando la festa che si sarebbe tenuta proprio in quest'ultima sarebbe terminata fra poco meno di tre ore.
La mia serata era stata completamente rovinata ed io ero stata una folle, una totale incosciente.
Non so cosa cazzo mi era passato per la testa, avevo esagerato.
Non potevo ritrovarmi con lui nella stessa stanza, ormai lo avevo capito.
Mi mandava fuori di testa e mi spingeva al limite, mi portava a fare cose che mai avrei pensato di poter fare.
Ero in fila con lui e poco meno di mezz'ora fa la mia mano era dentro i suoi boxer.
Mi imbarazzavo, mi imbarazzavo così tanto per quello che avevo fatto.
Mi faceva impazzire, quello che dicevo e facevo in sua presenza non mi apparteneva, non appartiene assolutamente alla mia persona.
Ora era dietro di me e i miei amici discutevano animatamente per cercare di trovare un modo per farci entrare senza problemi.
Avevamo già perso parecchio tempo ed avere ulteriori problemi solo perché tre persone di quel gruppo erano minorenni non rientrava nei nostri piani.

"Vi ho già detto che non ci saranno problemi."

Sento il suo respiro troppo vicino al mio orecchio, così mi allontano immediatamente.
Stavo realmente considerando l'idea di licenziarmi perché da quel giorno giuro che non l'avrei rivisto più, non avrei permesso a me stessa di farmi prendere ulteriormente per il culo da quel montato.
Probabilmente era il tipo di ragazzo che una volta uscito da qui, quando si sarebbe ritrovato solo con Marc e i suoi amici mi avrebbe deriso raccontando loro che aveva fatto dei preliminari con una ragazza che non conosceva minimamente, perché quest'ultima pendeva dalle sue labbra e allora lui le aveva fatto un'opera di carità.
Non l'avrei permesso, mai.
Non dopo aver passato un'intera vita con il timore che qualcuno potesse prendersi gioco di me per una cosa del genere.
Una volta uscita da qui avrei indagato su di lui.
Tutti avevano del marcio ed io avrei scoperto cosa aveva da nascondere il ragazzo "bei polpacci" e niente più.
Ci avrei scommesso perché uno come lui non poteva non avere degli scheletri nell'armadio.
Dovevo solo sopravvivere all'idea di dover condividere altre tre ore in sua compresenza.

"Non puoi dirlo con tanta sicurezza Hector."

Gli fa notare la mia migliore amica.

"Sono Hector Fort, con me è tutto sicuro."

Pff, sono Hector Fort, dio greco di sto cazzo e siccome mi è stato offerto un contratto valido fino al 2026 posso entrare in qualsiasi posto a qualsiasi ora perché tutto mi è dovuto.
Decido di non dire niente e seguo Marc verso la fila, per quanto potesse risultarmi antipatico era l'unica persona di cui mi fidavo veramente in quel momento.

"Prego"

Il bodyguard ci indica di avanzare verso la fila quindi facciamo come ci dice.
Francesca,Niccolò e Marc gli porgono i documenti  e l'uomo li fa subito passare alzando la corda rossa che bloccava l'ingresso.
Loro rimangono fermi dietro la corda ma il bodyguard fa segno a Marc di entrare perché altrimenti avrebbero bloccato il passaggio.
I miei amici mi fanno segno con la mano di chiamarli una volta entrati dentro.

Perfetto ora io ero rimasta fuori con Hector e loro erano dentro, avevo già detto a Francesca di non lasciarmi assolutamente, per niente al mondo sola.
Molto gentile da parte tua cara.

"Bri, chiamaci quando siete dentro."

Mi fa un'occhiolino che faccio finta di non notare e vedo Marc guardare Hector con preoccupazione.

"Hector non lasciarla sola neanche per un momento."

Strizzo gli occhi innervosita per l'affermazione di Niccolò e accendo una sigaretta.
Se qualcuno mi avesse detto che avevo assunto inconsapevolmente droghe pesanti
ultimamente,gli avrei creduto senza esitare neanche un momento perché la situazione era surreale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08 ⏰

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Mad about you-Hector FortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora