Jake stava cercando una scusa per non far entrare i suoi genitori in camera durante la sua assenza.
Cercò della carta e vi scrisse sopra un messaggio semplice -Sto dormendo, non disturbate- lo attacò fuori dalla porta e poi la chiuse a chiave.Arrivato in piazza, Jake si rese conto di una cosa non trascurabile: cosa fare adesso? Lui non sapeva da dove iniziare... come e dove si possono acquistare delle lenti a contatto?
Chiamò la sua amica Clara e, siccome lui sapeva che lei possedeva delle lenti a contatto nere, di chiederle come le aveva ottenute.
"Pronto?"
"Ciao Clara, sono Jake."
"Diamine Jake, quanto tempo! È tutta l' estate che non ti sento. Ho provato a chiamarti un sacco di volte, ma i tuoi genitori mi hanno sempre detto che eri impegnato in chissá cosa."
I miei genitori non le avevano detto che sono rimasto praticamente tutta l' estate in ospedale. Nemmeno dell' operazione...
"Ehi Clara..." Dovrei dirglielo.
"Pensavo non volessi più parlarmi o peggio, che ti fosse successo qualcosa..."
Meglio di no, ci rimarrebbe troppo male. "Posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Come hai fatto ad ottenere quelle lenti a contatto che usi per fare i cosplay?"
"Sono andata da un oculista per fare una visita" disse. Io avevo giá fatto quella visita prima dell' operazione e adesso mi sembrava di vedere... alla perfezione.
"Altro?"
"Dopo la visita sono andata in un negozio e le ho ordinate. Ora me la concedi tu una domanda da farti?"
"Certo"
"Ma a cosa ti servono?"
"Ehm, mi occorrono per un... piccolo aiuto! Il dottore ha detto che mi aiuteranno... volevo dire..."
"Jake, ti senti bene? Stai dicendo cose strane"
"No, cioè... Mi occorrono per fare un cosplay!" Quante bugie ho detto? Pensò subito dopo.
"Di chi?" Disse lei stupita.
"Di.. Ehm, Naruto."
"Ma tu hai giá gli occhi azzurri, a cosa ti servirebbe prendere delle lenti dello stesso colore?"
"Per avere un colore più intenso"
"Ma cosa?" Rise, quanto tempo che non sentiva la sua risata "Sei un tipo strano, ma mi sei mancato"
"Anche tu. Devo andare, ciao"
"Ciao"
Mi avviai verso l' oculista più vicino che si trovava, ovviamente, nell' ospedale nel quale sono stato... quel giorno.
Entrai e chiesi dove si trovasse l' oculista.
"Al piano 4" disse la signora della zona informazioni. Ringraziai e mi avviai sulle scale.
Arrivato nella sala d' aspetto si sedette vicino a un bambino che era in parte ad un uomo, probabilmente suo padre.
Dopo qualche istante il bambino lo guardò "Signore, posso provare i suoi occhiali?"
"Ehm, non mi sembra una buona idea"
"Solo per poco" il bambino li prese e se li mise. Come se tutto questo non fosse giá una cosa assurda, non avendo avuto nemmeno il tempo di coprirsi gli occhi, in quel preciso momento uscì dalla porta dell' oculista un uomo sulla cinquantina, con gli occhiali e in camice bianco che appena vide Jake fece cadere involontariente il suo block notes e penna "Jake, cosa è successo?"
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Ci ho impiegato quasi cinque mesi, ma ho finito il capitolo. Ci tengo a sottolineare che io non ho la più pallida idea di come si ottengano delle lenti a contatto (chiedo il vostro perdono minna-san). Comunque sia, spero di non aver fatto troppi errori mortali. Grazie per aver letto, alla prossima (che non sará fra quasi cinque mesi! XD)