Capitolo 1

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Dahlia's pov
Sono in macchina con mia madre e sto cercando di leggere un libro anche se la mia testa è altrove.

«Sei in ansia?» domanda Lily Fisher, mia mamma «di incontrare l'uomo con cui hai sostituito papà? Mhh no.. non direi» osservo la sua espressione delusa e per un attimo mi pento di ciò che ho appena detto «Dahlia....» fa una breve pausa prima di continuare «hai intenzione di fare i musi per tutto il viaggio?»

Ecco, l'attimo è passato.

Non rispondo e la mia attenzione ritorna sul libro fino a quando arriviamo davanti a una villa enorme.

Cazzo, è grande quanto la mia vecchia scuola.

Quando scendiamo John è davanti al portone che ci aspetta mentre un signore anziano si avvicina per prendermi la valigia «No grazie non c'è bisogno» gli faccio un sorriso cortese ma lui non molla la presa. «Posso farlo da sola» insisto tirando con tutte le mie forze «Signorina.. lasci che la aiuti è il mio lavoro» me la strappa dalle mani e la porta dentro mentre sento mia madre sbuffare.

Sicuramente mi starà osservando con il suo solito sguardo da madre arrabbiata per il comportamento della figlia che non sa apprezzare.

Una volta entrata nella villa rimango a bocca aperta, all'entrata c'è un tavolino con un mazzo di fiori, sulla destra invece il salone occupa tutto lo spazio umiliando quasi le dimensioni di quello vecchio; sulla sinistra invece sono presenti la sala da pranzo, la lavanderia e la cucina.

Mi fermo ad osservare la maestosità della casa quando mi accorgo che una bambina mi sta osservando. «Ciao! Come ti chiami?» provo a sorridere ma quando non ricevo nessuna risposta la mia attenzione va sulle scale più avanti.

«Di sopra ci sono le camere e la palestra» mi giro verso John ascoltandolo attentamente «E la liberia?» mia madre ci raggiunge e mi rivolge uno sguardo di rimprovero «Che c'è? Hanno qualsiasi cosa, magari hanno una libreria» John mi rivolge un sorriso caloroso e annuisce «Si certo; è al secondo piano»

Annuisco sorridendo e mi dirigo al piano superiore.

E adesso come trovo la mia stanza?

Decido di aprire la porta più vicina e mi ritrovo in una camera gigantesca; il letto è a sinistra con la scrivania e degli scaffali con dei libri, vicino c'è una portafinestra mentre sulla destra ci sono due porte che penso portino al bagno in camera e alla cabina armadio.

Ci sono delle foto appese al muro ma una in particolare attira la mia attenzione, è sul comodino e quando mi avvicino per osservarla meglio sento dei passi avvicinarsi

«Ma che cazzo» mi giro di scatto ritrovandomi davanti un ragazzo. Nudo.

«Ahm.. io...» mi affretto a trovare una spiegazione mentre osservo che è senza asciugamano «Tu?» mi sorride mettendo in mostra le fossette «Scusami» mi volto sentendo la sua risata dietro di me «Tu devi essere Dahlia» annuisco «Già.. ma non ho la più pallida di chi tu sia», «Sono Ian e tu puoi girarti» mi volto e riprendo a respirare adesso che si è vestito.

Dopo un attimo di silenzio decido di aprire bocca «Stavo cercando la mia stanza»  «In fondo al corridoio, ciao» aggrotto le sopracciglia per il tono scorbutico ma me ne faccio una ragione.

Arrivo finalmente davanti alla porta della mia cosiddetta camera e rimango felicemente sorpresa quando entro: c'è il letto sulla sinistra della porta, più avanti c'è il bagno mentre davanti al letto c'è la cabina armadio e di fianco un balcone, le pareti sono bianche e ci sono delle decorazioni in oro qua e là.

La prima cosa che faccio è buttarmi nel letto e chiudere gli occhi cadendo in un sonno profondo.

È la suoneria del telefono a svegliarmi, apro lentamente gli occhi mettendo a fuoco ciò che mi sta intorno, prendo il telefono e noto che mia madre mi sta chiamando e rispondo con voce assonnata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10 ⏰

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