Capitolo 5

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Sissi's Pov

Stando qua sotto ho completamente perso la cognizione del tempo.
Non so che ore siano, non so neanche che giorno è oggi.

Megan ha dormito tranquilla, o almeno credo, continua ad essere completamente buio.

La cosa di cui sono sicura è che io non ho chiuso occhio e continuerò così fino alla fine.

Non mi addormenterò rischiando che quello psicopatico faccia qualcosa mentre dormo. Non mi addormenterò con l'ansia di non riaprire più gli occhi, non ancora, non voglio morire cazzo.

Sento qualcosa muoversi nell'oscurità ma sono abbastanza sicura che non sia Isaac, non ho ancora mai visto la porta aprirsi, ma non sono sicura che non ci siano altre porte secondarie.

Mi rimpicciolisco acquattandomi e stringendomi alle mie gambe mentre involontariamente inizio a tremare.

Qualche osso scricchiola e sento forte e chiaro uno sbadiglio, Megan poi parla «Buongiorno, dormito?» sbatto le palpebre quasi sconvolta. «No che non ho dormito. Non so neanche come faccia tu a dormire.» Lei ridacchia «se non dormissi sarei morta da un pezzo» ha ragione, lo so, ma io non riesco ancora a credere di essere qui.

Non riesco a concepire come sia possibile che queste cose succedano nella realtà, non posso credere che sia successo propio a me.

La porta in cima alle scale strascica per terra e fa un rumore bestiale e la conversazione muore, quel fascio di luce ci illumina e i miei occhi si incastrano di nuovo in quelli di Megan, il suo sguardo tranquillo fa contrasto con il mio nel completo panico e capisco solo ora la realtà. Lei non ha più paura di lui.

Non voglio arrivare al punto in cui anche io smetterò di avere paura, non voglio che questa diventi abitudine perché cazzo preferisco uccidermi.

Mentre il mio monologo interiore andava avanti Isaac è arrivato con due ciotole in mano. Mi fa schifo solo vederlo. Appoggia le ciotole a terra e tutto quello che riesco a vedere è controluce, illuminato da dietro dalla luce della porta.

Il mio sguardo passa dalla ciotola alla figura di Isaac svariate volte. Vorrei quasi chiedere cosa dovrò fare ma... sono abbastanza sicura che la risposta sia palese.

Giro lo sguardo verso Megan e la noto già china sulla sua ciotola, il mio sguardo torna su Isaac che finalmente parla «Cazzo Sissi non ho tutto il
giorno. Mangia che devo andare a scuola» faccio di no con la testa. Non mangerò nulla di quello che mi verrà dato dalle sue mani.

Preferisco morire di fame che sottomettermi a quest'uomo.

Lui sbuffa e riprende la mia ciotola, ancora piena di non so cosa dato che non mi sono neanche affacciata a controllare cosa ci fosse dentro.

Megan finisce in fretta il suo pasto e quando lui riprende la sua ciotola al posto di muoversi verso le scale va verso di lei.

«Andiamo su» dice e lei annuisce seguendolo.

Io rimango imbambolata a controllare cosa stia succedendo e quando finalmente mi muovo è troppo tardi, loro sono arrivati in cima a tutta la scalinata e la porta si è chiusa alle loro spalle.

Ora sono di nuovo al buio, e sono sola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06 ⏰

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