Prologo

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[TW:in questo capitolo sarà presente violenza ]

~2Anni prima~

Non vedo nulla.

Sono immersa nel buio di questo posto umido e freddo, dove sono? perché sono qui? che fine ha fatto lui? mi faranno del male? mi uccideranno? perché sono legata?

Mille domande mi balenano in testa e non riesco a mettere il mio cervello a tacere.

Fino a un secondo fa ero a parlare con il ragazzo più bello della scuola, anche se è solo al terzo anno e io al quinto, e ora non so dove cazzo sono finita e perché io sia qui.

Lui dov'è? Che fine ha fatto? è qua con me?

Provo a parlare ma mi accorgo che oltre che avere i polsi e le caviglie legate ho una bandana in bocca che mi tiene zitta.

Cazzo.

Provo a mugolare, a muovermi, a spostarmi ma il mio corpo nudo si scontra con il pavimento gelato e la voglia di strisciare alla ricerca di un uscita diventa meno allettante.

Ho gli occhi aperti, niente me li sta coprendo, eppure non vedo nulla.

Esiste nel mondo un posto così buio? cazzo avrei detto di no ma a quanto pare mi sbagliavo.

Rimango ferma a sedere su quel pavimento glaciale per almeno 5 minuti prima di sentire dei passi  avvicinarsi a me, è così buio che non posso immaginare come questo sconosciuto riesca a raggiungermi a passi sicuri come se sapesse perfettamente dove sono.

Come fai a saperlo?

Una mano passa sulla mia spalla, mi accarezza e arriva al collo che stringe. Non respiro. Spalanco gli occhi, gli può vedere?

Capisco che è un uomo perche questa mano è troppo grande e forzuta per essere di una donna, la cosa mi fa solo più paura.

L'altra mano si avvicina ai miei capelli, gli stringe tra le sue dita tirandoli portandomi a spostare la testa verso l'alto, potrei dire che sto guardando il soffitto ma non vedo nulla.

La presa sui miei capelli si fa meno dura e sento che la stoffa che avevo in bocca viene tolta da queste mani... sei buono quindi?

«trattenersi dallo stringere la tua stretta gola così tanto da ucciderti è stato uno sforzo enorme. Dovresti ringraziarmi.»

Che cazzo?!

«Chi sei?» Chiedo subito e mi accorgo solo ora che la mia voce suona debole e incerta.

«Non sei qua per fare domande puttanella. Ringraziami perché mi sto già pentendo di non aver fatto nulla»

La sua mano torna sul mio collo ma non stringe come prima.

«Grazie grazie grazie» dico subito in fretta e posso giurare che anche se non vedo nulla lui adesso sta sorridendo.

«Vedi che sai essere una brava bambina quando vuoi?» ridacchia e la sua mano scende sul mio seno nudo.

Perché sono nuda? vorrei chiederlo ma forse farei peggio che meglio.

Dopo un po' che sfiora il mio corpo si allontana da me e torno a non vedere nulla. Fino a che, quando i passi diventano abbastanza lontani, non vedo una luce in alto.

Sembra che sia una porta in cima ad una scalinata.

È la mia via di fuga.

Devo raggiungerla e appena vedrò un po' di luce potrò slegare il nodo che ho intorno alle caviglie e quello intorno ai polsi.

La bocca ora è libera ma non serve a nulla. Assolutamente nulla.

Inizio a muovermi verso la porta, non so quanto ci metterò ma devo riuscire a scappare in qualche modo.

Piano piano arrivo a quella che credo essere l'inizio della rampa di scale.

«CAZZO»

Urlo non appena il mio braccio, che usavo per tastare il terreno davanti a me e muovermi, viene intrappolato in una cazzo di trappola per orsi.

La luce che proveniva dalla porta torna dopo il rumore di passi, chiunque sia è tornato e non sarà sicuramente buono come prima.

Mi sa che è finita.

~SPAZIO AUTRICE~

Piano piano capirete il significato di questo Prologo anche se ora mette solo angoscia.

Rettifico: l'angoscia è giusta, la storia sarà tutta così, anzi, peggio, ma capisco che partire così prima del primo capitolo-

Ma io sono questa🎀🎀

Vado a scrivere il capitolo 1 mentre penso come farvi disperare per bene con questa storia 😝

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