nessun miglioramento

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Ero tornato nel passato. Avrei potuto salvare Kisaki, e per farlo gli avrei fatto dimenticare di Hina, e al suo posto, l'avrei fatto innamorare di me.
Ho deciso che il mio approccio nei suoi confronti dovrà essere provocante e sfacciato... non mi viene in mente nessun altro modo per provarci con lui.

Ora sono in moto. Sono una pedina di Kisaki.
Sto andando a prenderlo per accompagnarlo dove vuole. Mi fermo al punto prestabilito. Eccolo là, Kisaki, fermo nel marciapiede ad aspettarmi.

"ehi, Kisaki!" gli faccio un cenno con la mano.
Kisaki si avvicina alla moto e monta dietro

"dimmi dove portarti" gli sorrido, sempre in quel mio solito modo che gli da tanto fastidio.

"vai al punto di ritrovo della Toman"

Noto che Kisaki non si reggeva a me, nonostante andassi veloce e non avevamo alcun tipo di protezione.
"ehi, kisaki" alzo la voce per farmi sentire "aggrappati a me. è pericoloso"

Mi guarda quasi sorpreso. Lo osservo attraverso lo specchietto, mi concentro sul suo viso e la sua espressione, che iniziava a mutare.
"col cazzo che mi aggrappo a te, frocio di merda " dal riflesso intravedo un'espressione schifata. "mi aggrappo alla moto senza problemi" conclude così.

Come cazzo sarei riuscito a far innamorare questo piccolo omofobo di me?! Impossibile.
Scelgo di evitare di parlargli per il resto del tragitto, e lui fa lo stesso con me, anche se le nostre motivazioni erano ben diverse.

***

Era passata una settimana, e il nostro rapporto non si era evoluto. Spesso provavo ad avvicinarmi più del dovuto, ad aumentare il contatto fisico tra noi, a far scontrare "casualmente" le nostre mani nel mentre che camminiamo... niente da fare. Risultava un impresa impossibile.

Al contrario Kisaki si impegnava ad evitarmi e ad impedire di accorciare le distanze. Cazzo... Probabilmente mi aveva già etichettato come gay.

Spesso mi veniva in mente di dominarlo con la forza, e mi partiva un forte impulso. Ma mi sono sempre controllato, nonostante la mia forza e il mio fisico erano nettamente superiori ai suoi.

Non sapevo che fare.

***

Eravamo da soli, a camminare. Kisaki mi parlava del suo piano, io lo ascoltavo.
"Kisaki, tu fai tutto questo per Hinata Tachibana, vero?" azzardo questa domanda
"sì, te l'ho già detto. è la ragazza dei miei sogni. la ruberò a Takemichi e la farò mia. la bramo da sempre... è l'unico amore che abbia mai provato in vita mia"
Cazzo... fa male sentirglielo dire...
"sei così ossessionato da Hina.... moriresti per lei?"

La risposta già la sapevo. Mi torna alla mente il corpo freddo di Kisaki. Ripenso al momento dell'impatto con il camion, alle sue urla strazianti di dolore e alle sue lacrime che, fondendosi con il sangue, cadono a terra colorando l'asfalto.

"sì, darei la vita per lei" aveva uno sguardo serio, ma deciso. Il mio obbiettivo mi pareva sempre più distante.

"e se ti rifiutasse direttamente?"
"lo ha già fatto. ma non mi arrenderò... ho un piano impeccabile."
Decido di provarci con lui ancora più sfacciatamente
"come può averti rifiutato?... sei bello e intelligente"

Kisaki mi guarda infastidito.
"smettila di fare il leccaculo"
"guarda che sono sincero"
"allora smettila di fare il gay"
...non dico niente. Mi limito a sorridere.

"beh, ti aiuterò a rendere Hina tua... anche se mi dispiacerebbe vederti con lei"
"tsk. cazzo sei fastidioso" Kisaki era molto scocciato.
"fai il serio qualche volta"

Ah. Ecco. Per lui queste attenzioni che gli davo erano uno scherzo, Nulla di serio.
Cazzo. Come avrei fatto? Era impossibile.

Inizio a perderee speranze.

commento personale
capitolo abbastanza leggero. più che altro di passaggio... per rendere tutto un po' più graduale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 28 ⏰

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