[Κεφάλαιο 8]

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30 marzo 1998



Quella notte Sandie non dormì, la sera dopo sarebbe andata da lui, e avrebbero terminato ciò che avevano interrotto.

Guardava il soffitto, provò a chiudere gli occhi con i metodi più infantili e perspicaci, come ad esempio contare le pecore. Cercò ogni modo di addormentarsi, ma l'entusiasmo le privava del sonno, e per una settimana intera non faceva altro che sognare le mani di Michael sul suo corpo.

Quel bacio, quelle carezze, le aveva sognate per anni, era passato tanto tempo da quando si erano toccati l'ultima volta, e una volta ritrovati l'attrazione divenne così forte da cedere il loro controllo.
Era drogata, ubriaca di lui. Entrambi erano ubriachi di loro stessi, e sarebbe stata pronta ad accoglierlo dentro di lei con l'amore e la passione di esattamente quattro anni fa. Niente sarebbe cambiato.

Era eccitata, emozionata, e sapeva bene che era tutto un errore, anzi, li sapevano entrambi.
Da troppo poco si erano ritrovati, ma la chimica li aveva presi in sopravvento, non era programmata, e non potevano resistere né tantomeno farne a meno dell'uno e dell'altro.

Avevano il terribile bisogno di essere uniti, di lasciar parlare ai loro corpi, cominciando con le spinte, le carezze e le reazioni fisiche, comunicando a quei giovani ormai adulti, di quanto si erano mancati.

Il fare l'amore era una delle cose più belle che una coppia potesse fare.
Talvolta, le emozioni, mentre lo si faceva, prendevano in sopravvento la situazione, fino a commuovere i partner dell'atto che stavano compiendo.

Quante volte desideriamo essere una di quelle coppie che fanno l'amore invece di fare sesso?
Non ci deve essere solo il piacere in un rapporto sessuale, ma anche l'amore.
L'amore verso quella persona di cui non si stanca mai di avere accanto.
Di cui daresti tutta te stessa o te stesso per quella persona.
Consumarsi fino a non rimanere niente.
Niente dentro di te, niente.
Nemmeno una goccia di sangue.
Essere consumati per amore, era una dolce tortura, ma poteva essere anche la condanna a morte di una persona.

Nel caso di Michael e Sandie, avrebbero usato la sessualità per averne un disperato bisogno di attaccarsi, si volevano a vicenda, nonostante i loro i sentimenti, entrambi volevano metterli da parte e seguire il loro istinto.

C'erano tanti modi di comunicazione, ma quello del corpo era il più potente di qualsiasi altro mezzo.

Erano stati insieme per tanto tempo, amati disperatamente, e la distanza aveva dato il  permesso di riunirsi, cominciando dal principio, ovvero dalla chimica.
Era come se stessero riprovando a innamorarsi di nuovo, per la prima tutta.

Fu tutto un deja-vù

Sandie si alzò dal letto, completamente nervosa, andò in giardino a fumare una sigaretta con la speranza che la tensione si placasse, ma niente da fare.

 𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓  Volume IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora