Capitolo 1

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Colin aveva scoperto tutto, aveva scoperto che lei fosse Lady Whisteldown e da quel momento tutto era andato in frantumi. Il suo cuore e lei stessa erano andati in frantumi nello stesso momento in cui lui aveva pronunciato quelle parole. «Io non ho più idea di chi ho di fronte. Non so più se sei la ragazza di cui mi sono innamorato, ma di una cosa sono certo non ti perdonerò mai per esserti presa gioco di me e della mia famiglia.» Quando lo vide andare via si lasciò cadere a terra. Lo aveva perso per sempre anche se aveva provato a spiegargli che ciò che aveva fatto era stato per proteggere lui ed Eloise. Ma Colin non volle ascoltarla. Nei giorni successivi si rinchiuse a chiave nella sua stanza perché non aveva voglia di vedere nessuno, ne di parlare, ne di mangiare e se fosse stato possibile non aveva voglia neanche di respirare. Se ne stava seduta sul sofà posto sotto alla finestra a contemplare la neve che cadeva su Mayfair quando sentì qualcuno bussare alla porta. «Penelope aprirmi per favore sono preoccupata per te. Non esci da giorni, non mangi... Dimmi almeno a me cosa è accaduto. Pen? Colin ha chiesto di te ma io non ho saputo cosa rispondergli, ti prego dimmi qualcosa» Sentì i passi di sua sorella Felicity allontanarsi e tornò a guardare fuori dalla finestra. Erano giorni che la sorella provava ad entrare nella sua stanza per parlare con lei ma fu tutto inutile perché Penelope non aprì mai quella porta, neanche quando sentì la voce di Eloise chiamarla e chiederle di parlare. Aveva paura che fosse giunta sino alla sua porta per accusarla di aver ferito Colin e purtroppo avrebbe dovuto darle ragione. Aveva ferito l'unico uomo che aveva sempre amato e lui non lo meritava. Si guardò l'anello che aveva al dito e con lentezza se lo tolse, ormai non le serviva più perché non ci sarebbe più stato alcun matrimonio. Nessuna unione Featherington - Bridgerton, nessun lieto fine per lei. Aprì la finestra e rabbrividì quando sentì l'aria gelida della sera sfiorarle la pelle. Guardò quella neve cadere sempre più fitta sulle strade imbiancandole e si ritrovò a pensare che sarebbe voluta essere come quei fiocchi di neve. Voleva diventare gelida come la neve per poi sparire senza lasciare più traccia di sé. Richiuse con cura la finestra e andò verso la sua scrivania per pendere carta e penna così da scrivere quella che sarebbe stata la sua ultima lettera. Scrisse tutta la verità, tutti i suoi sentimenti fino a mettere nero su bianco che lei fosse Lady Whisteldown. Poi aggiunse alla lettera delle scuse. Scuse verso sua sorella Felicity perché sapeva che lei avrebbe sofferto molto per il gesto che aveva intenzione di compiere, ma ormai aveva preso quella decisione e l'avrebbe portata a termine. Scrisse delle scuse ad Eloise che era sempre stata la sua migliore amica e come un altra sorella per lei. Scrisse delle scuse all'intera famiglia Bridgerton per averli fatti soffrire e infine scrisse delle scuse a Colin. Lui che era sempre stato l'unico a comprenderla, l'unico che l'aveva fatta sentire donna e l'unico che le avrebbe fatto battere il cuore. Gli chiese scusa per i suoi articoli, per avergli mentito, per non aver avuto il coraggio di dirgli di Marina senza usare il Whisteldown. Gli scrisse che sarebbe stato libero con la sua scomparsa e che in questo modo non sarebbe stato costretto a doverla sposare, però voleva che sapesse che il suo amore per lui era sempre stato sincero e che lo avrebbe amato per sempre. Lasciò quella lettera sul suo letto e sopra ci appoggiò l'anello che Colin le aveva donato. Quando si rese conto che in casa tutti fossero andati a dormire, aprì per la prima volta dopo quasi quattro giorni la porta della sua camera e dopo essere uscita la lasciò accostata per paura che richiudendola potesse fare rumore. A piedi nudi e con passo lento scese le scale raggiungendo l'uscita sul retro della casa che dava sul giardino e quando i suoi piedi toccarono la fredda neve provò una sensazione di gelo pungente ma quella sensazione non era nulla in confronto al gelo che provava dentro al suo cuore. Fece un respiro profondo sentendo i suoi polmoni quasi andare a fuoco e iniziò ad incamminarsi nel cuore della notte allontanandosi dalla sua casa, da sua sorella, da Bridgerton House e di conseguenza da Colin. La neve iniziò a cadere con più intensità, il vento che le soffiava gelido sulla schiena sembrava quasi volesse aiutarla a proseguire nel suo cammino. I suoi piedi scalzi ad ogni passo che faceva nella neve iniziavano a farle male ma lei non voleva fermarsi, voleva allontanarsi dalle quelle case, voleva trovare un luogo dove poter finalmente sparire senza essere trovata. Camminò allungo iniziando a sentire i primi effetti collaterali del gelo: tremava, faticava a muovere i suoi arti, la sua veste da notte era completamente bagnata e ghiacciata, sentiva il cuore tamburellarle nelle orecchie. Quando vide di aver raggiunto Hyde Park accennò ad un sorriso perché involontariamente aveva raggiunto il luogo dove aveva conosciuto per la prima volta Colin e senti gli occhi iniziare a pungere ma non voleva piangere. Si addentrò nella parte più fitta ed alberata del parco ritrovandosi in difficoltà perché la visibilità era veramente scarsa. Ad ogni passo vedeva qualche brandello della sua veste venire lacerato da qualche ramo o spina, il vento le soffiò forte contro il volto smorzandole il respiro e facendole volare via il suo scialle, si resse con una mano al tronco di un albero e capendo di essere ormai troppo stanca per proseguire si lascio cadere a terra sul quel manto di neve bianca. Appoggiò la schiena contro l'albero e alzò lo sguardo verso le fronde degli alberi dove riuscì ad intravedere la luna. Per la prima volta provò una sensazione di pace e anche se il suo corpo le stava facendo tremendamente male non le importava. Ormai non aveva più importanza. Sentì le palpebre iniziare ad essere sempre più pesanti e ad avere sonno, non provò neanche a resistere a quella stanchezza e così dopo un leggero sospiro chiuse gli occhi pensando per un ultima volta al volto e agli occhi dell'uomo che amava e infine intorno a lei fu solamente pace e buio.

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