Sono esattamente le 18:35 e stiamo atterrando in questo momento. Non vedo l'ora di rivedere Daphne, non ci vediamo da tanto e l'ultima volta che ci siamo chiamate è stato tre giorni fa, e mi sembrava strana. Da quando è a Tokyo infatti mi ha detto che non ha fatto tante amicizie, e che a scuola veniva presa in giro perché era americana, ma ora che arriverò io le cose cambieranno, in meglio. Sono così emozionata, appena usciti dall'areo porto vedo la mia migliore amica ad aspettarmi a braccia aperte, ed ovviamente senza pensarci due volte gli corro in contro.
<<cazzo Daph quanto mi sei mancata, senza di te non era più lo stesso fumare>> dissi ridendo un po' e contagiai anche lei <<anche tu mi sei mancata tanto amore, spero che con te qua le cose cambino in meglio>> mi disse tristemente <<giuro se vedo quei giapponesi rompere il cazzo non mi fermare anche perché non mi riuscirai a trattenere>> e lei mi rispose con un sorriso malinconico e pieno di felicità <<ora andiamo, che mi devo preparare per stasera>> dissi <<stasera?>> <<si daph, stasera, e anche te>> con uno sguardo ci capimmo al volo << di daph>> disse mio fratello venendoci in contro e salutando la mia migliore amica <<come stai?>> <<bene dai, te?>> daph non era sincera, e lo si poteva capire dai suoi occhi, infatti anche Gabriel se ne rese conto, ma non fece altre domande <<bene, Ash ora dobbiamo andare che mamma e papà ci stanno aspettando>> <<va bene un minuto e arrivo>> e con questo mio fratello se ne andò alla macchina. <<Daphne lo sai vero che mi puoi dire tutto? e che con me ora qua tutto tornerà normale?>> chiesi preoccupata <<sisi Ash, veramente ti ho detto tutto, poi con te qua mi sento meglio, ora vai sennò tuo padre si incazza>> <<va bene, dopo ti scrivo>> dissi abbracciandola per poi andarmene anche io.
In macchina mio padre cominciò a parlare e a guidare. <<qua a Tokyo voglio che vi facciate rispettare, Ashley devi prendere il comando alle gare clandestine e tu Gabriel voglio che guardi i nostri giri di droga>> sentendo le parole di mio padre sgranai gli occhi, insomma mio fratello si spacciava, ma prendere tutto il comando? cazzo è troppo <<prendere tutto il comando? Gabriel ha solo 22 anni e dovrebbe già rischiare la galera?>> dissi incazzata <<Ashley stai zitta, il compito è di tuo fratello non il tuo quindi pensa al tuo>> mi rispose mio padre alterato <<va bene papà, con chi lo guarderò?>> <<ci sono dei figli di alcuni miei amici che ti aiuteranno, si chiamano Kaere ed Ethan, Kaere come puoi immaginare è giapponese mentre Ethan inglese, ma quest'ultimo abita qua già da molti anni. Hanno la tua stessa età, e sono sicuro che diventerete amici>> <<ah bene, e quando li vedrò?>> chiede incuriosito Gabriel <<questa sera stessa, uscirete ed andrete a guardare i nostri quartieri per controllarli>> mio fratello annuì solamente <<ah Ashley, tu domani l'altro avrai il tuo primo giorno di scuola, a casa c'è già la divisa>> parlò finalmente mia madre <<divisa?>> <<esatto, Daphne non ti aveva detto che c'erano?>> <<no, ma va bene, io stasera vado alle gare con Daphne>> << Vedi di gareggiare e vincere, dobbiamo pulire il nostro nome>> mi rispose mio padre <<ormai quello di tuo nonno si è impolverato>> <<ovviamente>> dissi sicura di me. Arrivammo a casa, ma non restai così tanto colpita, l'avevo già vista dalle foto. È una casa a tre piani, al primo si trova la cucina, il salone, un bagno e la sala da pranzo, al secondo tutte le camere ed al terzo, il mio preferito, una mansarda con un tavolo da biliardo, un mini frigo con alcolici, e una scaletta che portava al tetto, dove c'era una terrazza. Decisi di sedermi sulla terrazza a fumarmi una sigaretta, e dopo cominciarmi a preparare per la serata.
Iniziai a pensare come tutto stava per cambiare, la mia vita non sarebbe più stata la stessa e sarei dovuta partire da capo per farmi di nuovo un nome, cosa molto pesante da fare visto che ti devi guadagnare il rispetto di tutti. Ero incerta di come potesse andare questa serata, se avrei vinto avrei già fatto gran parte del mio lavoro qua, ma se avessi perso sarebbe stato ancora più difficile far capire a tutti il mio nome. Ero incerta sulla piega che potesse prendere la mia vita qua a Tokyo, e facendo l'onesta, avevo anche un po' paura, ma decisi di metterla da parte, insieme a tutti questi pensieri, e di andarmi a fare una doccia.
Avevo il bagno in camera, e devo dire che non era nemmeno male. Smisi di sottofondo una playlist con i Linkin Park e Lil peep e cominciai la mia doccia fredda terapeutica. Quando uscì guardai l'orario e mi accorsi che erano già le 20, mi sarei dovuta vedere con Daphne alle 22 quindi avevo ancora del tempo. Mi asciugai i capelli con tranquillità e li lasciai naturali lisci neri, e poi iniziai a truccarmi. Il mio trucco era un dark feminine make-up(foto fine capitolo),che usavo sempre per le serate, e per l'outfit (fine capitolo foto) optai per un jeans baggy che mi stava a vita bassa con una cintura, un top nero a fascia e le mie campus.
Riguardai l'orario ed erano le 21:30, e visto che ci saremmo dovute incontrare ad un bar, salutai mio fratello e andai al garage. La mia macchina era una bellissima nissan skyline r34 rosa che feci portare dall'America visto che ne ero troppo affezionata. Questa è stata la terza auto con il motore completamente modificato che facemmo io, Daphne e i Red Devils tutti insieme, e ci tengo in particolarmente. Scacciai via i pensieri per l'ennesima volta e partii.

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run or die - theø
FanfictionAshley, una ragazza di 19 anni, si dovrà trasferire insieme a quella che dovrebbe ritenere famiglia a Tokyo. La ad aspettarla ci sarà già la sua migliore amica, Daphne, che si trasferì qualche anno prima. Le due però non hanno mai frequentato dei gi...